È il Natale di Gesù più il Giubileo della Speranza –

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


Intervento di Mons. Francesco Giorgi

Siamo a Natale, ma non parlo volentieri del Natale. Condivido pienamente quanto scriveva il grande cardinale Carlo Maria Martini, Arcivescovo di Milano, sul Corriere della Sera del 23 dicembre 2010: “Oggi il Natale ha quasi perduto il suo senso originario. Lo «celebrano» anche uomini di altre religioni. Perfino parecchi non credenti vivono in questo giorno una qualche forma di liturgia profana. Non v’è alcuno che rifiuti per Natale qualche dono o almeno una buona cena. Per questo non parlo volentieri del Natale. Da quando ho conosciuto un po’ meglio la Sacra Scrittura – afferma Martini – è la Pasqua che mi attrae e mi pone dinnanzi a un preciso programma di vita”. Benché il Natale sia una splendida manifestazione della gloria di Dio in Cristo e del suo amore per noi, i discorsi che si fanno a partire dal Natale sanno spesso di buonismo e di speranza a buon mercato.

Essi sono un segno di poca lealtà con se stessi e con gli altri. Infatti diciamo delle cose che non sono vere e a cui nessuno crede. Ci auguriamo a vicenda lunga vita, felicità, successo, ci facciamo doni che vogliono dire l’affetto che ci portiamo, ma per lo più sappiamo che non è così. Per vivere bene il Natale, è necessario sforzarsi di capire ciò che viene detto nei Vangeli. In essi, soprattutto nel Vangelo secondo Luca, emerge un progetto di uomo che vive il dono di Dio nella meraviglia, nella gratitudine e nella condivisione. Questo uomo nuovo può essere o un semplice come i pastori o uno studioso come i Magi. Tutti siamo chiamati, a partecipare all’esperienza dei pastori a cui fu detto: «Non temete! Vi annuncio una bella notizia che procurerà una grande gioia a tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato il vostro Salvatore, il Cristo, il Signore» (Lc 2,10). Questa è la verità del Natale. È conosciuta, è capita, è vissuta? Susanna Tamaro scrive che abbiamo perso il senso dell’umanità, è necessario “Tornare umani”. Da parte mia ho capito che la più grande gioia del prete è quella di riuscire a portare i propri fratelli a toccare con mano l’umanità di Dio. Ora parlo volentieri del Giubileo 2025. Il giubileo ha radici bibliche. L’evangelista Luca narra che Gesù entrato nella sinagoga di Nazareth, si alzò per leggere il testo sacro. La lettura del profeta Isaia diceva: “Lo Spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà agli schiavi, la scarcerazione ai prigionieri, a promulgare l’anno di misericordia del Signore (Lc 4, 16-30)”. Si conosce la conclusione a cui Gesù giunge: questa profezia si realizza nella mia persona. Il Giubileo trova in questa proclamazione uno dei suoi punti salienti. Esso, infatti, si pone come un anno di misericordia, di perdono (indulgenza) e di speranza. Papa Francesco lo definisce “Giubileo della Speranza” e ci invita ad essere “Pellegrini di Speranza”. Quale speranza? Oggi, stiamo attraversando tempi bui. Ci sono conflitti armati in molte aree del mondo, discriminazioni razziali e religiose, crimini d’odio, attacchi terroristici. Il divario fra ricchi e poveri si sta ampliando, provoca rabbia e inquietudine. La pandemia di Covid-19 ha causato tante sofferenze e tanti morti, perdite di lavoro e caos economico in tutto il mondo. In più la crisi climatica è una minaccia ancora più grande per il nostro futuro, anzi per ogni forma di vita sulla Terra. È possibile ritrovare una convivenza pacifica, solidale, inclusiva, responsabile, desiderando e sperando un presente diverso e un futuro migliore? L’arcivescovo di Milano Delpini nella festa di San Ambrogio ha sottolineato che la città è stanca per tante cose. La Chiesa ci offre l’opportunità del “Giubileo della Speranza”. Nella bolla di indizione del Giubileo Papa Francesco scrive: “La speranza non delude”. Altrove afferma: «Il prossimo Giubileo, dunque, sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio”. I tre “sogni” di papa Francesco per il Giubileo: tacciano le armi, si abolisca la pena di morte, siano condonati i debiti dei paesi poveri. Auspica anche la creazione di un Fondo per abolire la fame. Come sarà il futuro? A 93 anni sono consapevole di quello che sta succedendo nel mondo, leggo molto, affronto la realtà dei fatti, e sono ancora abbastanza ottimista. Sono cresciuto durante la seconda guerra mondiale, quando il mondo rischiava di essere invaso da Hitler e dai nazisti. Ho vissuto la corsa alle armi della guerra fredda quando il mondo era minacciato dall’olocausto termonucleare, e gli orrori delle molte guerre hanno condannato milioni di persone a torture e morte in tutto il pianeta. Come tutti coloro che vivono a lungo, ho passato periodi bui e ho visto le difficoltà del momento. Ma ogni volta che mi sento perplesso e quasi smarrito, penso a tutte le magnifiche storie di coraggio, perseveranza e determinazione di coloro che stanno lottando contro le “forze del male”. La storia mi conferma che i criminali passano in fretta. Credo sia ancora possibile nella nostra società intravvedere la luce in fondo al tunnel. Senza speranza tutto è perduto. C’è una speranza che si fonda sulla Fede e accende quella Stella di Betlemme che ci conduce a incontrare Colui che ancora può salvare il mondo, il nostro mondo di oggi. Il Giubileo della Speranza è il tempo in cui il Signore può restaurare il mondo e l’uomo, per riportarlo all’antico splendore dell’immagine e somiglianza di Dio. Non perdiamo l’occasione: lasciamoci restaurare.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Mons. Francesco Giorgi





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link