Israele estende lo stato d’emergenza a dicembre 2025. Bombe su Gaza, 58 morti in 24 ore

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan guiderà una grande delegazione di ministri in missione in Siria, riferisce oggi il quotidiano turco Hurriyet. La delegazione includerà ministri responsabili dell’Economia e degli Investimenti. Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan e il capo dell’intelligence Ibrahim Kalin hanno già fatto visita a Damasco. L’ufficio presidenziale turco ha precisato che le date esatte della visita di Erdogan in Siria sono in fase di elaborazione.

Centinaia di dimostranti sono scesi in piazza nei quartieri cristiani di Damasco per protestare contro l’incendio di un albero di Natale nei pressi di Hama, nella Siria centrale. “Pretendiamo i diritti dei cristiani”, urlano i manifestanti mentre marciano attraverso la capitale siriana verso la sede del Patriarcato ortodosso nel quartiere Bab Sharqi.

Il parlamento monocamerale israeliano (Knesset) ha approvato l’estensione dello stato d’emergenza del Paese fino al 16 dicembre 2025, in conformità con le raccomandazioni del gabinetto di sicurezza. Lo riportano i media locali.

La nave cargo russa “Ursa Major”, inviata da Mosca per evacuare armi ed equipaggiamenti dalla Siria, ha subito un guasto al tubo del carburante del motore principale e sta andando alla deriva nel Mediterraneo al largo della Spagna. Lo riportano i siti web di monitoraggio marittimo.

Secondo altre fonti non confermate l’incidente avrebbe causato un’esplosione a bordo e l’imbarcazione sarebbe già affondata, con un almeno due marinai che risultano dispersi. 

L’intelligence militare ucraina Hur parla da parte sua di una nave mercantile russa “Sparta” inviata in Siria che si trovava alla deriva vicino alla costa del Portogallo.

L’esercito statunitense ha dichiarato lunedì di aver condotto un attacco aereo in Siria, in cui sono morti due agenti dello Stato islamico e ne è rimasto ferito uno. Gli agenti dello Stato islamico stavano trasportando un camion carico di armi nella provincia di Dayr az Zawr, un’area precedentemente controllata dal governo siriano e dai russi, quando sono stati presi di mira dall’attacco aereo, ha affermato il Comando centrale statunitense in una dichiarazione sulla piattaforma di social media X.

Le forze israeliane hanno fatto irruzione nei campi occupati della Cisgiordania. Lo riporta Al Jazeera secondo cui l’esercito di Netanyau ha schierato cecchini nel campo profughi di Tulkarem e si sta scontrando con combattenti palestinesi nel campo profughi di al-Ein. Sono segnalati raid israeliani in altre parti del territorio occupato, tra cui la città di Azzun, a est di Qalqilya, e la città di Hizma, a nord della Gerusalemme est occupata.

È salito ad almeno 45.317 morti e 107.713 feriti nella Striscia di Gaza il bilancio delle vittime palestinesi dall’inizio della guerra il 7 ottobre del 2023. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, precisando che il bilancio di 24 ore è di 58 morti e 86 feriti. 

Secondo il ministero, molte vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade e le ambulanze e gli equipaggi della Protezione civile non sono in grado di raggiungerle.

Israele afferma di aver intercettato con successo un missile lanciato Houthi lanciato dallo Yemen. Il missile è stato bloccato prima che entrasse nello spazio aereo israeliano, aggiunge l’esercito. Le sirene di allarme rosso sono state attivate in tutto il centro di Israele a causa della possibilità che frammenti potessero cadere all’interno del territorio israeliano, dicono i militari. Al momento non ci sono notizie su feriti o danni. 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all’esercito di “distruggere le infrastrutture” Houthi dello Yemen che hanno lanciato numerosi missili contro Israele negli ultimi giorni. Un alto esponente degli Houthi ha promesso che gli attacchi continueranno “fino a quando non cesserà l’aggressione contro il nostro popolo a Gaza”: “Netanyahu scoprirà che i suoi sogni di un nuovo Medioriente non sono altro che una punizione per lui e per la sua entità importata,” scrive su Twitter Hezam al-Asad, citato da Times of Israel.

Le forze israeliane continuano i loro attacchi martellanti contro l’ospedale Kamal Adwan, a malapena funzionante, nel nord di Gaza, facendo esplodere veicoli telecomandati e ferendo almeno 20 pazienti e personale medico. Lo riporta Aljazeera.

Il Ministro della Difesa Israel Katz ha ammesso che Israele era dietro l’assassinio del famoso leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuto a luglio a Teheran. Katz ha affermato che Israele “decapiterà i leader degli Houthi, proprio come abbiamo fatto con Haniyeh, Sinwar e Nasrallah”.

Tre soldati israeliani sono stati uccisi ieri durante i combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato le Forze israeliane. Secondo una prima indagine, i soldati sono stati uccisi da un ordigno esplosivo nella zona di Beit Hanoun. Il bilancio di Israele nell’offensiva di terra a Gaza ammonta a 391 morti.

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando alla Knesset ha riferito di progressi nei colloqui per un accordo di tregua e di rilascio di ostaggi israeliani. “Non so quanto tempo ci vorrà”, ha detto Netanyahu, “posso dirvi che non posso dirvi tutte le cose che stiamo facendo”.

Netanyahu ha detto di voler firmare nuovi accordi di pace per “cambiare radicalmente il Medio Oriente”. “Insieme ai nostri amici americani, intendo espandere gli accordi di Abramo e cambiare cosi’ il Medio Oriente in modo ancora più radicale”, riferendosi agli accordi negoziati dagli Stati Uniti nel 2020 che hanno visto Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Marocco e Sudan stabilire legami formali con Israele.