Fratelli d’Italia ipotizza l’impugnazione, ma l’assessora risponde: “Sarebbe servito un parere tecnico, con il rischio di un esercizio provvisorio”
PONTEDERA — L’ultima seduta del Consiglio comunale, a Pontedera, ha lasciato qualche strascico. Del resto, l’assemblea si è espressa sul bilancio di previsione, uno degli atti più rilevanti per le amministrazioni locali e, per questo, più dibattuti.
Oltre al confronto sul merito, però, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale anche sulla forma. Dopo aver presentato tre emendamenti in apertura dell’assemblea, poi respinti, l’opposizione di centrodestra ha infatti annunciato la possibilità di ricorrere per vie legali, accusando la maggioranza di aver creato un pericoloso precedente.
“Gli emendamenti al bilancio non si presentano il giorno del bilancio – ha replicato Sonia Luca, assessora al Bilancio – per quanto riguarda la questione di legittimità, la segretaria ha spiegato i motivi del rigetto; ma c’è anche una giustificazione logica: gli emendamenti su questi atti hanno bisogno della ammissibilità tecnica, affinché non influiscano negativamente sugli equilibri del bilancio. Insomma, se la votazione politica avviene ovviamente in Consiglio comunale, occorre un parere tecnico fondamentale”.
I tre emendamenti presentati da Fratelli d’Italia, come spiegato anche dalla vice segretaria comunale Cinzia Ciampalini e dal presidente del Consiglio comunale, Marco Salvadori, non sono stati infatti accolti in quanto mancanti del parere tecnico, che secondo il Regolamento di contabilità richiede almeno cinque giorni di preavviso. Se accettati, dunque, il bilancio sarebbe stato espunto dall’ordine del giorno, facendone slittare l’approvazione.
“Ciò avrebbe indirizzato il Comune verso l’esercizio provvisorio, con tutto quel che ne consegue per i servizi e per la cittadinanza, che sarebbe stata sicuramente l’unica a essere danneggiata – ha proseguito Luca – ciò che non capisco, però, non è tanto la contrarietà sul significato politico, che ognuno è libero di esprimere; quanto, invece, la continua messa in dubbio delle competenze e delle professionalità di chi lavora al bilancio all’interno del Comune”.
“Questo discorso vale anche per quanto riguarda le alienazioni – ha aggiunto – il nostro non è un bilancio di fantasia, perché ci basiamo sulle valutazioni, non certo su numeri a caso. Poi, un conto è la previsione, un altro è la sua realizzazione: stiamo parlando di un bilancio di previsione, non di un consuntivo. Nel 2019, per esempio, abbiamo approvato un bilancio che il 2020, con l’arrivo del Covid, è stato completamente rivisto: come potevamo immaginarlo?”.
Il dubbio dell’assessora, allora, è che gli emendamenti presentati da Fratelli d’Italia siano stati soltanto un modo per ostacolare l’approvazione. “Da parte nostra seguiamo sempre un principio di prudenza – ha concluso – da Fratelli d’Italia, questa mossa in questo periodo dell’anno, con il rischio di slittare a Gennaio, sembra più orientata all’ostruzionismo, che a fare il bene della cittadinanza”.
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