Chieti, Mercorelli a SportAbruzzo: “Samb? Dobbiamo pensare a noi. Contro l’Ancona esame di maturità”

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Simone Mercorelli è un portiere di altissimo livello e lo sta dimostrando anche con la maglia del Chieti. E’ un leader in campo ma anche fuori. I più attenti avranno sicuramente notato e sentito come l’ex Pineto sia un vero trascinatore anche quando non gioca perché dalla panchina incita a squarciagola sia il suo compagno di reparto che tutta la squadra.

Domenica i neroverdi hanno ottenuto un pareggio in rimonta sul campo della Forsempronese. Mercorelli analizza così l’1 a 1: “E’ un pareggio che va contestualizzato. Se la vediamo nell’ottica che dobbiamo rincorrere e quindi vincerle tutte è un passo falso.

Nel momento in cui vado ad analizzare la partita in maniera più profonda emerge come siamo andati sotto, riusciti a riprenderla e poi quasi a ribaltarla completamente. Dunque vedo una risposta notevole da parte di una squadra importante e unita come la nostra.

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Ci può stare che vai sotto in una partita come quella di domenica, contro una squadra ben attrezzata, solida e in un campo in quelle condizioni. Sono un perfezionista e non mi accontento mai. Il pareggio molto spesso è un risultato che non mi piace perché significa che poteva andare peggio da una parte ma dall’altra fare anche molto meglio. Va sottolineata la reazione che abbiamo avuto”.

Sul momentaneo vantaggio siglato da Nigel Kyeremateng non sono mancate alcune critiche social: “Non leggo i social o i giornali. L’errore può capitare e nel mio ruolo è più facile individuarlo. Lavoro sempre ai margini dell’errore o di una cosa fatta bene. Ognuno può criticare, sarebbe troppo facile da parte mia prendermi solo i complimenti di quando le cose vanno bene. Sono molto sereno. Facendo tutti gli scongiuri del caso sto facendo un buon campionato e sto dando il mio apporto a questa squadra.

Nel portiere ogni situazione è a rischio errore e io cerco di abbassare al minimo tutte queste probabilità. Sbagliano anche i grandi, è successo a Maignan di recente ma anche ad altri giocatori. L’unica cosa che devo fare e lo so fare è rispondere sul campo. Le parole se le porta via il vento. Potrei usare alibi, dalle condizioni del campo o dal rimbalzo che è stato irregolare ma non l’ho mai fatto e non lo farò ora e parlo in generale, non solo nel calcio ma anche nella mia vita”.

Sulla panchina del Chieti oggi c’è Daniele Amaolo, un allenatore che Mercorelli conosce molto bene visto che insieme sono stati protagonisti di quella storica promozione del Pineto in Serie C. Da quando c’è il tecnico marchigiano (da cinque partite) il Chieti ha conquistato 3 vittorie, un pareggio e una sconfitta. Ecco che cosa è cambiato rispetto alla precedente gestione secondo il portiere classe 2001:“Amaolo ci ha dato più stabilità. Non parlo di mentalità o di unione ma a livello tattico. Prima ci allungavamo spesso e lavoravamo a reparti singoli invece che come unico blocco di squadra. Conoscendo il mister e quello che lui vuole manca ancora un po’ per arrivare a quel livello di blocco che attacca in undici e difende in undici. Ci stiamo lavorando, la squadra si è messa completamente a disposizione. Non è mai facile cambiare in corso però c’è stata disponibilità da parte della squadra ma anche del mister stesso”.

Con una Sambenedettese a +12 e quindi con il rischio di disputare un girone di ritorno in cui le motivazione possono scendere Mercorelli traccia la strada con saggezza ed esperienza: “Sicuramente la Sambenedettese ha un buon margine ma il calcio è strano. Anzi, direi particolare. Bastano due risultati sfavorevoli e tutto si riapre. Poi entrano in gioco la pressione e cose varie. L’obiettivo deve essere quello di lavorare, allenamento dopo allenamento e partita dopo partita, pensando a noi. Poi a fine anno si tirerà una linea.

Stare prima di una partita con il fiato sul collo a vedere cosa fa la Samb o anche semplicemente vedere contro chi gioca non aiuta. Noi dobbiamo pensare al nostro, a fare il risultato e a preparare bene le partite. Qui ti posso dire che la preparazione alla partita dei miei compagni è maniacale. Siamo molto focalizzati su quello che dobbiamo fare piuttosto che su quello che non deve fare la Sambenedettese. E’ normale che a fine partita si vanno a vedere i risultati ma questo non significa niente. Dobbiamo lavorare per noi stessi e per dare una risposta sul campo a chi ci sta intorno e vive il Chieti con passione, ovvero il tifoso”.

Domenica allo Stadio Angelini arriva l’Ancona:”E’ una squadra molto forte”, dichiara Mercorelli. Aggiunge: “Ci aspetta una partita molto difficile e combattuta. Loro sono molto fisici e hanno fatto un campionato in cui non sono partiti benissimo e poi hanno fatto una rimonta straordinaria. Sarà innanzitutto una bellissima partita, dobbiamo entrare già da oggi nell’ottica che ci aspetta una battaglia. Soprattutto è una battaglia che giocheremo in casa, davanti ai nostri i tifosi e a tutta la città. E un esame di maturità molto importante per noi, lavoriamo affinché il risultato possa essere favorevole“.

Foto: Chieti F.C. 10922

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