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Foggia e la crisi della raccolta differenziata: necessarie politiche ambientali più incisive

Foggia continua a essere un simbolo delle criticità ambientali in Puglia, con risultati allarmanti sulla gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata. I dati pubblicati dalla XVI edizione di “Comuni Ricicloni Puglia” confermano il quadro desolante: nel 2023, il capoluogo dauno si è posizionato penultimo tra i capoluoghi pugliesi, con una percentuale di raccolta differenziata ferma al 17,1%. Nel 2024 si è registrato un modesto incremento al 24,34%, ma la città resta lontanissima dall’obiettivo minimo del 65%, previsto dal Testo Unico Ambientale (D. Lgs. 152/2006) già dal 2012, e dagli standard europei che fissano un massimo del 10% di rifiuti in discarica entro il 2035.

Un confronto impietoso

Se confrontata con realtà come Bari, che condivide la stessa azienda di gestione rifiuti (Amiu Puglia), la situazione di Foggia appare ancora più drammatica. A Bari, l’introduzione della raccolta porta a porta ha prodotto risultati concreti, dimostrando che una gestione più attenta e strategica può portare a progressi significativi anche in contesti urbani complessi.

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A Foggia, invece, la raccolta porta a porta rimane un miraggio, e si continua a investire in soluzioni come cassonetti stradali “intelligenti”, accessibili tramite tessera elettronica. Sebbene innovativi, questi strumenti si sono dimostrati poco efficaci in altre città a causa di atti vandalici, manutenzione onerosa e una gestione complessa. Anche la precedente esperienza dei cassonetti interrati ha evidenziato limiti evidenti, sottolineando che la tecnologia, senza una visione organica e una gestione capillare, non è sufficiente.

Le promesse mancate

La Commissione Straordinaria del Comune di Foggia aveva avviato progetti ambiziosi per migliorare il servizio, tra cui la creazione di tre centri comunali di raccolta (in via Pinto, via Gentile e via Patroni), l’introduzione della raccolta a domicilio per le utenze non domestiche e l’installazione delle isole ecologiche con cassonetti intelligenti. Tuttavia, l’attuazione di queste iniziative procede a rilento, e manca un piano chiaro per incentivare la raccolta porta a porta, unanimemente riconosciuta come la soluzione più efficace per sensibilizzare i cittadini e migliorare i tassi di riciclo.

Un costo insostenibile per cittadini e ambiente

Le conseguenze della cattiva gestione dei rifiuti a Foggia non si limitano all’ambiente. Le bassissime percentuali di raccolta differenziata comportano costi elevati per lo smaltimento dei rifiuti, traducendosi in un inevitabile aumento della TARI, che pesa sempre più sulle tasche dei cittadini. Recentemente, la tassa sui rifiuti è aumentata del 5%, aggravando una situazione già insostenibile.

Legambiente Foggia denuncia con forza questa situazione, sottolineando come l’inerzia politica e amministrativa penalizzi una comunità che ha diritto a vivere in un contesto più pulito e sostenibile.

La necessità di un cambio di passo

“Le risorse esistono, i fondi europei sono disponibili, ma mancano volontà politica e visione strategica”, accusa il presidente di Legambiente Foggia, Prof. Giuseppe Maccione. “È fondamentale introdurre il sistema di raccolta porta a porta come regola, non come eccezione. Solo così possiamo invertire la rotta e fare di Foggia una città più pulita e sostenibile.”

L’associazione invoca un intervento deciso da parte dell’amministrazione comunale e di Amiu, chiedendo un impegno concreto per trasformare le promesse in azioni e per allineare Foggia agli standard delle altre città pugliesi. La sostenibilità ambientale non può più essere relegata a un tema secondario: è una priorità che riguarda la qualità della vita e il futuro della comunità.

Il futuro è ora
È arrivato il momento di cambiare marcia. I cittadini di Foggia meritano un ambiente più sano, tasse commisurate a un servizio efficiente e un’amministrazione che lavori davvero per il benessere della comunità. Non si tratta solo di rispettare le normative, ma di garantire un futuro migliore per le prossime generazioni.

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