Ancona, Chiara Burattini e Martina Giordani in “Suoni della Memoria”

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Al Teatro Sperimentale, il 27 gennaio  per la Stagione 2024-2025 degli Amici della Musica Guido Michelli, il concerto  con il patrocinio della Comunità Ebraica di Ancona

ANCONA – Gli Amici della Musica “Guido Michelli” aprono il nuovo anno con un appuntamento importante ormai consolidato, quello del Giorno della Memoria. Lunedì 27 Gennaio 2025, alle ore 20.30, al Teatro Sperimentale, due giovani e note musiciste anconetane, Chiara Burattini, violoncello, e Martina Giordani, pianoforte, saranno impegnate in “Suoni della Memoria”.

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L’evento, che ha il patrocinio della Comunità Ebraica di Ancona,  sarà preceduto da un’introduzione a cura del dott. Marco Ascoli Marchetti, Presidente della stessa Comunità.

Il concerto, nell’ambito del cartellone Ancona Classica, prevede la prima esecuzione assoluta di “Rivkele” del compositore senigalliese Daniele Gasparini, commissione d’opera degli Amici della Musica; seguiranno di M. Ravel, “Kaddish”, da Deux mélodies hébraïques; M. Bruch, “Kol Nidrei”; e di F. Mendelsshon, la Sonata n.2 in re magg. per violoncello e pianoforte, op.58.
“Rivkele” di Daniele Gasparini, “Kaddish” di Maurice Ravel, e “Kol Nidrei” di Max Bruch sono pagine ispirate a canti, preghiere e formule ebraiche.
Rivkele di Shabesdike (Rachele di quel sabato) è un canto della tradizione polacca con un testo in lingua yiddish scritto da Peysakh Kaplan, figura poliedrica e anima culturale di Białystok, cittadina polacca tristemente nota per aver ospitato uno dei più grandi ghetti nazisti e per una immane strage in cui cinquemila ebrei furono dai nazisti trucidati.

La canzone ricorda quella strage che si consumò di sabato, il 12 luglio 1942, e le vedove di quegli uomini furono chiamate “Shabesdike” (di quel sabato). Rivkele, scrive Gasparini, “si lega a doppio filo con questa canzone, perché da un lato la melodia popolare diventa fondamento generativo della costruzione musicale nelle sue diverse componenti, dall’altro …. si appropria dell’angosciosa atmosfera del testo di Kaplan fino a radicalizzarne l’intensità emotiva”.
“Kaddish” è la prima delle Deux mélodies hébraïques che furono composte da Ravel nel 1914. Il Kaddish, termine aramaico che significa Santificazione, è una delle più antiche preghiere ebraiche, una formula nella quale si esalta la grandezza di Dio e, in epoca successiva, si riferirà anche ai rituali del lutto. Le Deux mélodies hébraïques sono servite come principale capo d’accusa nel processo indiziario sulla non sicura “arianità” di cui Ravel fu accusato intorno al 1933-34, e per cui gli fecero sapere che le sue opere, in Germania, rischiavano la stessa sorte di quelle di Mendelssohn, ossia di essere inserito tra gli autori vietati presenti nella famigerata lista della musica definita “degenerata”.

Mendelssohn, di cui le due musiciste eseguiranno la Sonata n. 2 in re magg. op. 58, apparteneva infatti a una importantissima famiglia ebrea tedesca convertitasi al protestantesimo quando Felix era piccolo, adottando poi il cognome, più volte modificato, Mendelssohn Bartholdy. Questo non protesse la sua musica, però, dalla scomunica di Wagner (Il giudaismo nella musica) prima, e poi, dall’odioso divieto imposto dai nazisti di eseguirla.

Di “Kol Nidrei”, scritta da Max Bruch nel 1880 per il violoncellista Robert Hausmann, furono composte cinque versioni per diversi ensemble, a dimostrazione della grande popolarità conquistata grazie alla bellezza del pezzo.
L’opera è basata su due commoventi melodie ebraiche, di cui la prima rimanda alla formula in aramaico “Kol Nidrei” (letteralmente “tutte le promesse”) che assolve dai voti pronunciati nel corso dell’anno, da uno Yom Kippur all’altro. Come secondo tema il brano utilizza la canzone inglese-ebraica “Oh Weep For those that Wept on Babel’s Stream”, che il protestante Max Bruch potrebbe aver imparato nella comunità ebraica durante la sua permanenza a Liverpool.

Musicista dalla vivace versatilità unita ad un virtuosismo elegante, Chiara Burattini si è esibita come solista e camerista nelle più importanti sale italiane e internazionali, tra cui Kammermusiksaal Philarmonie e Konzerthaus (Berlino), Concertgebouw (Amsterdam), Palais Ehrbar (Vienna), Teatro alla Scala (Milano), Auditorium Parco della Musica (Roma). Ha inoltre tenuto concerti in Francia, Slovenia, Spagna, Irlanda del Nord e Palestina.
Già allieva di G. Sollima, G. Gnocchi, B. Canino, R. Filippini, M. Scano, E. Bronzi e del Trio di Parma, è attualmente docente di Musica da Camera presso il Conservatorio “Vecchi-Tonelli” di Modena.

Ospite di programmi radiofonici e televisivi,  ha inciso per etichette come Decca, Warner Music, Stradivarius e Brilliant Classics. Nel 2022 ha vinto il primo premio nel concorso internazionale Vienna Classical Music Academy V.C.M.A. International Competition e il primo premio al Golden Classical Music Awards, a seguito delle cui vittorie è stata invitata a suonare da solista alla Carnegie Hall di New York e da solista con la Wiener Stadtorchester al prestigioso Palais Ehrbar di Vienna. Dal 2014 si cimenta anche nel repertorio jazzistico con un suo trio.
Alterna un violoncello costruito dal Maestro Liutaio Frédéric Fantova nel 2012 a uno splendido violoncello scuola londinese del 1710.

Martina Giordani appartiene a una famiglia di radicate tradizioni musicali e ha iniziato da giovanissima lo studio del pianoforte. A soli 13 anni debutta come solista con l’orchestra da camera “Mannheimer Ensemble” e a 15 anni con la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, eseguendo il Concerto op. 37 di Ludwig van Beethoven. Nel 2008 fa il suo primo debutto importante come solista per la prestigiosa Società dei Concerti di Milano, presso la “Sala Puccini” del Conservatorio “G. Verdi”. Ha studiato all’Istituto Pergolesi di Ancona sotto la guida del pianista Lorenzo Di Bella, si è diplomata con il massimo dei voti lode e menzione speciale, cimentandosi da subito nelle competizioni pianistiche e ottenendo numerosi primi premi assoluti.

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Appassionata e assidua frequentatrice del repertorio cameristico, collabora con diversi strumentisti nelle più svariate formazioni. Nel 2019 ha fondato Ankon Duo insieme alla violoncellista Chiara Burattini. Dal 2022 collabora con il noto violinista Davide Alogna e dal 2023 con il Trio Gigli di Recanati. Nel 2012 le è stato conferito per meriti artistici il premio internazionale “Universum Donna” dalla Universum Academy (Università della Pace della Svizzera Italiana), con il quale è stata insignita del titolo di Nobildonna e ha ricevuto il mandato di Ambasciatrice di Pace. Nello stesso anno, sempre per meriti artistici ha ricevuto una targa dalla Regione Marche insieme alle campionesse olimpiche Valentina Vezzali ed Elisa Di Francisca per aver rappresentato le Marche a livello nazionale e internazionale.

Biglietti in vendita alla biglietteria del Teatro delle Muse, da 5 a 20 euro.
Prossimo concerto: Filippo Gorini, pianoforte, domenica 9 febbraio, ore 17,30 Teatro Sperimentale.
Info: www.amicimusica.an.it

Suoni della Memoria

La Stagione Concertistica degli Amici della Musica “Guido Michelli”
si realizza grazie al contributo di: MIC; Regione Marche; Comune di Ancona; Università Politecnica delle Marche.

BIGLIETTI: INTERO€ 20 | RIDOTTO: € 15 | RIDOTTO extra: € 5 (studenti delle scuole di ogni ordine e grado, studenti universitari, giovani fino a 26 anni)

BIGLIETTERIA MARCHE TEATRO (Teatro delle Muse)
martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 14.30
giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19.30 (in caso di spettacolo serale, apertura continuata fino all’orario di inizio spettacolo)
Tel. 071 52525 | biglietteria@teatrodellemuse.org.
BIGLIETTERIA TEATRO SPERIMENTALE
Aperta la sera del concerto da un’ora prima dello spettacolo
Vendita on-line abbonamenti e biglietti su www.vivaticket.com

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