Consiglio regionale rinviato a data da destinarsi. Insorgono le opposizioni.(Video)

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La seduta pomeridiana odierna del Consiglio regionale della Basilicata è stata aggiornata a data da destinarsi. A comunicare la decisione, “dettata da impegni istituzionali della Giunta regionale”, è toccato alla vicepresidente dell’Assemblea, Maddalena Fazzari (FdI) al termine di una giornata di attesa (la seduta era inizialmente convocata per la mattinata). Secca la nota unitaria immediatamente diffusa dalle Consigliere Regionali e i Consiglieri Regionali di opposizione in Regione Basilicata. Eccola: “Con scarso senso delle istituzioni e poco rispetto per le funzioni di rappresentanza elettiva dei singoli consiglieri regionali, senza avvertire neanche la sensibilità di un propedeutico passaggio in sede di Conferenza dei capigruppo, l’ibrida maggioranza che dovrebbe governare la Regione Basilicata gestisce con modalità domestiche la massima espressione della volontà popolare, ossia il Consiglio Regionale, che è stato dapprima convocato per le ore 10,00, successivamente rinviato alle ore 17,00, con una mail inviata ai consiglieri regionali alle ore 10,30, per poi non tenersi proprio ed essere aggiornato a data da destinarsi con una mera comunicazione in aula della Vice Presidente del Consiglio Maddalena Fazzari. Eppure, all’ordine del giorno dell’odierna adunanza vi erano argomenti fondamentali per lo sviluppo ed il futuro della Basilicata, quali il Piano Strategico Regionale, la relazione 2024 sulla sessione comunitaria e la risoluzione sullo stabilimento Stellantis di Melfi ed il suo indotto, oltre all’esame della proposta di legge presentata da tutti i consiglieri d’opposizione per la riduzione dei costi della politica. Sembra quasi che ogni qual volta debba essere affrontato lo spinoso tema delle indennità di carica e funzione e dei rimborsi spese per l’espletamento del mandato elettivo si trovino pretesti per non svolgere una discussione trasparente e di merito. E’ evidente anche alle pietre che all’interno della maggioranza e nella dialettica tra i vertici della Giunta e del Consiglio Regionale vi sia una diatriba ed uno stato di tensione, legati alla spartizione degli incarichi negli enti sub regionali e di sotto governo, per la definizione delle cui nomine ancora non è stata trovata una quadra, nonostante siano abbondantemente scaduti i termini previsti già dalla fine dello scorso anno. Assistiamo, dunque, allo sfilacciamento di una spuria coalizione di maggioranza che, anziché fornire risposte concrete alle aspettative ed ai bisogni dei cittadini lucani, si mostra divisa e litigiosa e ad essere tenuta insieme soltanto dal collante del potere che, laddove non soddisfa tutti gli appetiti in campo, genera persino il mancato funzionamento del massimo organo collegiale. Invitiamo la litigiosa maggioranza ad onorare il mandato per il quale il popolo lucano li ha eletti ed ad adempiere alle funzioni pubbliche con disciplina ed onore, come prescrive l’articolo 54 della Costituzione Italiana. I problemi che dilaniano la comunità lucana sono enormi, a partire da quelli riguardanti lo spopolamento, l’occupazione e la sanità.
Per fronteggiarli non si può aspettare che cessino le ostilità nella variopinta maggioranza e che tutti i tasselli del mosaico della lottizzazione vengano collocati in modo tale da soddisfare tutte le aspirazioni. I cittadini sono stufi di questi anacronistici giochetti di posizionamento e richiedono che le istituzioni funzionino efficacemente ed a pieno regime, dando soluzioni e prospettive alle tante problematiche che assillano la comunità lucana.”

Secca anche il comunicato che poco prima aveva diffuso Piero Lacorazza che ipotizza: Regione nel pantano per le nomine?  Ancora una volta -scrive- salta il Consiglio. Se ‘causa neve’ poteva essere un po’ la scusa della precedente seduta, oggi possiamo dire che l’ulteriore rinvio è ‘causa nomine’ che da tempo erano state annunciate dal Governo regionale ma che ancora non arrivano. Possiamo dirlo a gran voce proprio perché su questo punto il Pd, e il sottoscritto in qualità di capogruppo, ha rinunciato ad indicare nomi, così come la legge avrebbe consentito, lasciando spazio alle aspirazioni, non proprio motivate, delle altre forze di minoranza. Il Consiglio regionale e la comunità lucana non possono rimanere ostaggio della ricerca, per troppo tempo, di equilibri che determinano ritardi e problemi, aggravando anche una situazione economica e sociale già preoccupante”. È stato rinviato il Consiglio senza un motivo a data da destinarsi – conclude l’esponente del Pd – e riteniamo che questa scelta determini uno strappo istituzionale che non fa onore alla Istituzione che con onore e disciplina dovremmo rappresentare”. A seguire il video in diretta, al momento del rinvio di AML LuvaniaTV:

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