di Riccardo Bellardini
Anno Domini 2025, Elon Musk incendia la folla per il suo discorso d’ingresso nel pantheon dei massimi decisori americani. Un’incontenibile felicità lo inebria. Il patron di Tesla e X sarà, infatti, con l’amministrazione entrante, al vertice del Dipartimento per l’Efficienza Governativa (Doge). Elon ringrazia con inaudita foga i sostenitori che hanno permesso tutto questo, sono gli stessi d’altronde che hanno consentito al tycoon Trump di tornare al timone d’America per la seconda tragica o forse tragicomica volta, sarebbe meglio dire.
Talmente è pervaso da un’irrefrenabile gioia, che mister X decide di entrare, ancor di più nella storia e nell’immaginario collettivo. Si poggia la mano destra sul cuore, e poi tende il braccio in una maniera inequivocabile, esibendo un saluto che non può passare inosservato e che sembra davvero, a primo impatto, non lasciar spazio ad alcun dubbio. Ma poi, pure se lo riguardi di nuovo, i dubbi mica ti vengono, è difficile sviare la mente.
Se un nazista della prima ora tornasse in vita, probabilmente avrebbe dubbi sul suo saluto al Fuhrer, teso così non sarebbe mai stato in grado di farlo. Che perfezione! Poi sai com’è, gli acciacchi della vita, il braccio che si indolenzisce, pure per queste cose che sembrano tanto automatiche, serve massima concentrazione. Questo pare proprio un gran soldato! Soldato d’assalto!
Ma stiamo calmi, signori! Come al solito mi trovo a fare i conti con queste putride, sciocche fantasie, con quest’animo condito da quello che il buon Silvio avrebbe chiamato “il solito comunista”, una specie di fantasma che alberga in me, e mi porta a vaneggiare, ad impaurirmi per nulla, a trasformare questo bel mondo che progredisce in un oceano d’inquietudine, a immaginare malsanamente che le libertà si restringano invece di moltiplicarsi. Questa presenza mi annebbia la testa, mi porta ad esagerare.
Ma poi, ad esempio, per stare nel concreto, Musk per caso appoggia qualche forza politica estremista? Tipo i neonazisti tedeschi di AfD? Perché in quel caso beh, ci sarebbe da preoccuparsi… ah no, piccolo vuoto, li appoggia, e pure con convinzione. Allora niente, come non detto. Fate finta di non aver letto. Cancellate.
Comunque, a parte le chiacchiere e il mio rimuginare, il caro Musk non ha fatto nessun saluto nazista. Lo ha spiegato bene Andrea Stroppa, suo portavoce in Italia. È stato netto, pure scientifico il buon Andrea, perché ha tirato in ballo il disturbo da cui Musk è affetto, l’autismo, e non se ne capisce bene il motivo, ma va bene, è probabile che permetta di vedere le cose da una prospettiva diversa, anche gesti simili assumono nuovi contorni, più comprensibili forse, più civilizzabili.
“Musk è autistico, e quel gesto è stato un modo per esprimere i suoi sentimenti”. Così ha sentenziato.
Solo un ricordo il post che lo stesso Stroppa aveva pubblicato poco prima, un video del gesto del neo-(quasi)ministro trumpiano corredato da un’esaltazione dell’impero romano, e dell’antico saluto imperiale. Ma alla fin fine, sti cazzi, come si dice a Roma. Quel post è sparito. Puff. Così funziona oggi.
Tutto è cancellabile. Era solo amore, puro amore, e io sono il solito comunista. Niente panico. Anno domini 2025, i saluti nazisti sono diventati slanci amorevoli.
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