Continua l’impegno dell’Esercito Italiano per bonificare il territorio nazionale dai residuati bellici

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​​​​​La bonifica dagli ordigni residuati bellici che ancora oggi sono presenti su tutto il territorio nazionale è una delle attività di rilievo che conduce l’Esercito Italiano, impiegando gli uomini e le donne specializzati in tale settore, inquadrati negli assetti specialistici del Genio.

Nel 2024 appena concluso, nell’area di responsabilità del Comando Forze Operative Sud di Napoli, che comprende Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna, sono stati effettuati complessivamente 604 interventi di bonifica che hanno portato alla distruzione di ben 5.172 ordigni. Tra questi anche 6 interventi complessi, ovvero bonifiche da ordigni particolarmente rilevanti e pericolosi (come le bombe d’aereo) che hanno comportato durante le operazioni di disinnesco lo sgombero di residenti dall’area interessata nonché, in alcuni casi, il fermo della circolazione sia stradale che ferroviaria.

Gli interventi sono disposti dai Prefetti e vengono effettuati dai militari specializzati appartenenti ai reparti del Genio, in particolare, nel centro/sud della penisola italiana, operano il 6º reggimento Genio Pionieri di Roma, il 21° reggimento Genio Guastatori di Caserta, l’11° reggimento Genio Guastatori di Foggia, il 4° reggimento Genio Guastatori di Palermo e il 5° reggimento Genio Guastatori di stanza a Macomer in Sardegna.

Tra gli interventi più complessi che il Comando Forze Operative Sud ha gestito nell’ultimo anno, è necessario citare le operazioni di bonifica e brillamento di una bomba d’aereo americana di 600 libbre rinvenuta all’inizio del 2024 nel comune trapanese di Santa Ninfa; gli artificieri dell’Esercito in forza al 4° reggimento Genio Guastatori di Palermo, dopo aver trasferito l’ordigno presso una cava in disuso, lo hanno fatto brillare. Il luogo dove si trovava la bomba è stato evacuato per un raggio di 1,5 km per poter condurre in sicurezza le operazioni.

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I militari del 4° reggimento Genio Guastatori di Palermo, su richiesta della prefettura di Enna, sono intervenuti anche nel territorio del comune di Regalbuto (EN), per bonificare una bomba d’aereo da 250 libbre (circa 113 kg. di cui 54 kg. di esplosivo), risalente all’ultimo conflitto mondiale. Le operazioni condotte in massima sicurezza, hanno comportato l’evacuazione dalle proprie abitazioni di civili in un raggio di circa 400 metri dalla camera di espansione, costruita dai militari che hanno operato da remoto con sistemi robotizzati.

In Sicilia, nel 2024, i guastatori della Brigata meccanizzata “Aosta” hanno effettuato circa 80 interventi per bonificare più di 300 ordigni bellici.

Gli artificieri del 6° reggimento Genio Pionieri dell’Esercito, nel mese di maggio, hanno provveduto al disinnesco di una bomba d’aereo di circa 2.000 kg, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuta in pieno centro del Comune di Viterbo. Le operazioni, coordinate dalla Prefettura di Viterbo, comportarono lo sgombero di un’area di 1.400 metri di raggio dal punto di rinvenimento del residuato e la conseguente evacuazione di circa 36.000 cittadini, inoltre per la sicurezza dell’area fu disposto il divieto di sorvolo dello spazio aereo interessato, nonché la chiusura del traffico ferroviario sulla linea ferroviaria regionale Roma – Viterbo.

Ad Aquino nel frusinate, nel dicembre scorso, gli artificieri del 6° reggimento Genio Pionieri hanno condotto le operazioni di disinnesco e brillamento di una bomba d’aereo di fabbricazione inglese Mk1 da 250 libre, rinvenuta da un contadino mentre arava un suo terreno, a poca distanza dalla ferrovia Roma-Napoli via Cassino, all’interno di quello che era il Campo di Volo con la scuola della Regia Aeronautica bombardato e messo fuori uso dagli alleati la notte del 19 luglio 1943. Anche in questo caso fu necessario evacuare circa 400 persone, poiché la bomba aveva una portata esplosiva di 1.170 metri lineari.

Nel mese di giugno a Foggia, invece, gli artificieri dell’11° reggimento Genio Guastatori hanno disinnescato una bomba d’aereo risalente al secondo conflitto mondiale del peso di circa 250 kg e contenente oltre 100 kg di carica esplosiva, rinvenuta in un cantiere tra le vie del centro cittadino. Le operazioni comportarono l’evacuazione di oltre 8.000 residenti nel raggio di circa 430 metri dal punto di rinvenimento dell’ordigno. Gli artificieri dell’Esercito disarticolarono il congegno di attivazione della bomba che, una volta resa inoffensiva, fu trasportata in una cava per il brillamento.

La bonifica dai residuati bellici è una delle attività più importanti che il personale specializzato dell’Esercito Italiano conduce sul territorio nazionale, questo anche in virtù della specifica formazione.

Su tutto il territorio nazionale, nel 2024 sono stati 2487 gli interventi di bonifica durante i quali sono stati trattati 17.185 ordigni, tra cui 49 bombe d’aereo, garantendo la sicurezza pubblica e l’incolumità della popolazione, missione in cui l’Esercito svolge un ruolo fondamentale.



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