La Banca centrale croata frena sui mutui. Ecco gli esempi

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Foto: Sanjin Strukic/PIXSELL

La Banca centrale croata (HNB) ha annunciato l’introduzione di nuove misure macroprudenziali volte a limitare i criteri di concessione dei prestiti ai consumatori, con l’obiettivo di preservare la stabilità del sistema finanziario. Queste misure, che entreranno in vigore il 1° aprile 2025, mirano a rallentare l’indebitamento delle famiglie, in particolare nel segmento dei prestiti personali non finalizzati, riducendo così i rischi sia per i consumatori che per la stabilità finanziaria complessiva.

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Principali cambiamenti

– Rapporto tra rata mensile e reddito (DSTI): Per i mutui immobiliari, la rata mensile totale del debito non potrà superare il 45% del reddito del mutuatario. Per gli altri tipi di prestito, inclusi quelli personali, il limite è fissato al 40%.

Rapporto tra importo del mutuo e valore dell’immobile (LTV): L’importo del mutuo non potrà eccedere il 90% del valore dell’immobile posto a garanzia.

Durata massima dei prestiti: La durata massima per i mutui immobiliari sarà limitata a 30 anni, mentre per i prestiti non immobiliari, inclusi quelli personali, il limite sarà di 10 anni.

Queste misure sono state adottate in risposta alla rapida crescita dei prestiti alle famiglie, osservata sin dall’inizio del 2023. In particolare, i prestiti personali non finalizzati hanno registrato un aumento significativo, con un tasso di crescita annuale passato dal 3,6% alla fine del 2022 al 15,9% alla fine del 2024. Contestualmente, si è notato un peggioramento nella puntualità dei rimborsi di questi prestiti, con circa il 4% dei prestiti concessi nel 2021 che risultavano in sofferenza entro la fine del 2023.

La HNB sottolinea che queste misure preventive sono necessarie per mitigare l’accumulo di rischi per la stabilità finanziaria associati all’aumento del credito alle famiglie e per rafforzare la loro resilienza finanziaria in scenari macroeconomici avversi. Inoltre, in un contesto economico caratterizzato da una rapida crescita dei consumi delle famiglie, tali misure contribuiranno a ridurre le pressioni inflazionistiche legate all’aumento della domanda.

Le banche avranno comunque la possibilità, basandosi su valutazioni interne, di concedere fino al 20% dell’importo totale dei mutui immobiliari e fino al 10% degli altri prestiti al di fuori dei criteri sopra menzionati. Queste eccezioni saranno principalmente applicate ai consumatori che utilizzano il prestito per soddisfare esigenze abitative primarie, al fine di attenuare eventuali impatti negativi su coloro che acquistano la prima casa o necessitano di un’abitazione più adeguata alle loro circostanze familiari.

La HNB continuerà a monitorare l’efficacia di queste misure e il loro contributo alla stabilità del sistema finanziario, apportando eventuali aggiustamenti in base all’evoluzione dei rischi sistemici e alle condizioni macrofinanziarie generali.

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Ecco come le nuove regole influenzano i prestiti

La Banca centrale croata (HNB) ha fornito esempi concreti per illustrare come le nuove regole influenzeranno la concessione dei prestiti, con un focus particolare su mutui immobiliari, prestiti personali e situazioni di finanziamento combinato.

Mutuo immobiliare
Un esempio riguarda una coppia sposata con un reddito mensile complessivo di 2500 euro che desidera contrarre un mutuo per 25 anni con un tasso di interesse del 4%. La proprietà immobiliare che intendono acquistare vale 240.000 euro. Qual è il massimo importo del prestito che la banca può concedere?

1. Requisito 1 – Rapporto DSTI:
Il rapporto massimo tra rata mensile e reddito è del 45%. Questo significa che la rata mensile non può superare i 1125 euro (45% di 2500 euro). Con un periodo di rimborso di 25 anni e un tasso d’interesse del 4%, l’importo massimo del mutuo risulta essere 213.135 euro.

2. Requisito 2 – Rapporto LTV:
Il prestito non può superare il 90% del valore dell’immobile. Il 90% di 240.000 euro è pari a 216.000 euro.

Risultato:
La coppia può ottenere un prestito massimo di 213.135 euro. Tuttavia, se il periodo di rimborso fosse esteso ai 30 anni consentiti, l’importo massimo salirebbe a 235.644 euro.

Prestito personale (per acquisto auto)
Un consumatore desidera richiedere un prestito personale di 15.000 euro per acquistare un’auto. Il prestito ha un tasso di interesse del 6% e una durata di 10 anni. Il consumatore ha un reddito mensile di 1800 euro. Può ottenere il prestito richiesto?

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1. Requisito 1 – Rapporto DSTI:
La rata mensile non può superare il 40% del reddito, cioè 720 euro (40% di 1800 euro). Nel caso specifico, la rata mensile del prestito sarebbe di 166 euro, ben al di sotto del limite di 720 euro.

Risultato:
Il consumatore può tranquillamente ottenere il prestito desiderato, in quanto la rata di 166 euro rientra nei limiti.

Combinazione di mutuo immobiliare e prestito personale
Un consumatore desidera richiedere un prestito personale di 5000 euro con un tasso d’interesse del 6% e una durata di 10 anni. Tuttavia, il consumatore ha già un mutuo immobiliare in corso con una rata mensile di 540 euro e un reddito mensile di 1400 euro. Può ottenere il nuovo prestito?

1. Requisito 1 – Rapporto DSTI:
La somma delle rate mensili per tutti i prestiti non può superare il 40% del reddito, ovvero 560 euro (40% di 1400 euro). Con una rata mensile già esistente di 540 euro, resta solo uno spazio di 20 euro per una nuova rata.

Risultato:
Il consumatore può richiedere un prestito personale, ma con un importo massimo di 1801 euro, dato che questa cifra genera una rata mensile compatibile con il limite di 20 euro.

Le nuove regole di HNB dimostrano come i limiti sul rapporto rata/reddito (DSTI) e sul rapporto valore del prestito/immobile (LTV) influenzino le decisioni di concessione del credito. Sebbene queste misure possano limitare l’accesso ai prestiti per alcuni consumatori, sono pensate per garantire una maggiore stabilità finanziaria e prevenire rischi di sovraindebitamento.

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