Richiami alimentari urgenti, tre lotti segnalati da non consumare

Le situazioni segnalate in delle apposite notifiche da parte del Ministero della Salute: richiami alimentari urgenti. Marche, lotti, date di scadenza ed a cosa stare attenti.

Ci sono ben tre richiami alimentari che coinvolgono un prodotto molto apprezzato e consumato tanto dai più grandi quanto dai più piccoli. Questi provvedimenti sono stati emessi a scopo precauzionale a causa della presenza di una problematica che potrebbe causare degli imprevisti per la salute di alcuni consumatori. Come sempre avviene in situazioni come questa, nelle quali a seguito dei controlli di routine sulla qualità della merce posta in vendita viene fuori un qualche tipo di incongruità, si riscontra l’intervento da parte delle autorità incaricate.

Gli ispettori preposti, che hanno il compito da parte del Ministero della Salute di far rispettare quelle che sono le norme vigenti in fatto di sicurezza alimentare, si sono dati subito da fare. Anche il più piccolo fattore di ipotetico rischio deve portare alla emanazione di un richiamo alimentare. Cosa che è successa per l’appunto in due distinte situazioni, visto che da una parte c’è un richiamo di due lotti dello stesso prodotto. L’altra situazione riguarda invece un solo lotto.

Richiami alimentari, i prodotti indicati dal Ministero della Salute

A dirla tutta però, il soggetto coinvolto è uno solo. Infatti la merce alimentare sottoposta a richiamo alimentare è stata realizzata tutta nello stesso stabilimento, dalla ditta Majani 1796 SPA. Il cui impianto industriale è situato nella località emiliana di Valsamoggia, in provincia di Bologna. Il primo richiamo riguarda i Cremini assortiti a marchio Ori Martin, prodotti da Majani 1796 SPA nello stabilimento di Valsamoggia, in provincia di Bologna. I lotti interessati sono identificati con i codici P1SR2 e P1SYR, con data di scadenza fissata al 30 agosto 2026. Ogni confezione pesa 810 grammi e contiene un totale di 80 cremini.

La motivazione alla base del richiamo riguarda la non prevista presenza di glutine in livelli superiori a 20 ppm. E ciò nonostante i prodotti fossero etichettati come “senza glutine”. Questo può rappresentare un serio rischio per la salute di chi è intollerante al glutine. Anche piccole quantità dello stesso possono scatenare reazioni avverse in soggetti sensibili.

Il secondo richiamo riguarda i Cremini assortiti a marchio OPS Cambio di Rotta. Questo prodotto presenta il lotto P1TGT e ha una data di scadenza fissata al 30 marzo 2026. Ogni confezione pesa 152 grammi e contiene 15 cremini. Analogamente ai cremini Ori Martin, anche in questo caso è stata riscontrata la presenza di glutine oltre i 20 ppm, nonostante l’etichettatura dichiarasse il prodotto come “senza glutine”. L’errore di etichettatura rappresenta un rischio significativo per la salute di coloro che seguono una dieta rigorosamente priva di glutine, rendendo necessario il richiamo per garantire la sicurezza dei consumatori.

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Motivazioni e conseguenze dei richiami

Entrambi i richiami sono stati effettuati a scopo precauzionale. L’azienda coinvolta ha agito prontamente per informare i consumatori e minimizzare i potenziali rischi per la salute.

Le persone intolleranti al glutine sono invitate a prestare particolare attenzione a questi richiamo e verifichino le confezioni in loro possesso, per evitare il consumo di prodotti che potrebbero causare reazioni allergiche o intolleranze. Per tutti gli altri invece questi lotti segnalati non costituiscono alcun problema.

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Se hai acquistato i cremini assortiti a marchio Ori Martin o OPS Cambio di Rotta e sei in possesso di uno dei lotti richiamati, è consigliato non consumarli. Le aziende suggeriscono di restituire i prodotti presso il punto vendita dove sono stati acquistati, per ricevere un rimborso o una sostituzione.