Elena Nencini
Sarà in prima mondiale alla 75/esima Berlinale il film «Paternal leave» della regista Alissa Jung con protagonista Luca Marinelli (nonché suo compagno dal 2012): girato in varie località del Parco del Delta del Po e del ravennate, oltre a Cesena e Monaco di Baviera, che mette in luce un’eccellenza del nostro territorio ovvero il lavoro di Emilia-Romagna Film Commission, struttura pubblica, istituita dalla Regione nel 1997 quale interlocutore ideale di produzioni, enti, imprese e professionisti che operano sul territorio regionale.
Il responsabile di E-R Film Commission, Fabio Abagnato, racconta le nuove produzioni e gli investimenti sul territorio e sottolinea : «Il cinema attraversa i territori e non si cura dei confini delle province, siamo un team che lavora in armonia con i colleghi dei comuni coinvolti».
La Regione sta investendo sul cinema di qualità come dimostrano i premi ricevuti da molti film girati sul nostro territorio. Per il 2024 quando progetti avete sostenuto e quanto soldi avete investito?
«Utilizziamo i soldi che la legge 20/2014 mette a disposizione su diversi ambiti. Negli ultimi anni abbiamo impiegato circa 6 milioni di euro l’anno, metà sulla produzione e metà sulla promozione. Ci occupiamo di sostenere la valorizzazione e conservazione delle opere cinematografiche, fino allo sviluppo passando per la rete dei festival. Nel 2024 abbiamo investito per la produzione 3.127.805 euro per 56 progetti, divisi sui tre bandi che gestiamo per il sostegno e la promozione di opere cinematografiche e audiovisivi. Questi 3 milioni produrranno circa 16 milioni di euro, una ricchezza prodotta sul territorio assumendo personale residente, acquistando servizi di professionisti a partita iva, notti di pernottamento, vitto per la troupe, materiale acquistato per i film, servizi, ecc. Il valore produzione di queste opere si aggira intorno ai 100 milioni di euro, cioè il costo dell’opera finita. Siamo riusciti ad attrarre quindi progetti di grande qualità e valore».
Quali sono i punti di forza di Film Commission?
«Cerchiamo di facilitare l’accesso ai sostegni economici come ai servizi del territorio, di essere un interfaccia con le autorità locali, un supporto nella scelta delle location e nella facilitazione logistica e organizzativa, ma pensiamo anche ai colori e ai valori del territorio. Il nostro sito ci aiuta molto, anche perché essendo una struttura della Regione veniamo considerati attendibili e autorevoli: lo staff è a filiera corta, il nostro ufficio si occupa di finanziamenti, bandi, quindi forniamo informazioni costanti e affidabili in tempo reale, anche perché il cinema viaggia in velocità e sono necessarie risposte immediate. Quando abbiamo incontri con registi italiani ma anche internazionali gli faccio vedere il sito: la location gallery è una guida immediata per aiutare il regista a scegliere. Poi seguiamo la produzione con call specifiche. Sosteniamo il pluralismo autoriale, non siamo un festival che ha una sola linea, non abbiamo il diritto di privilegiare un genere, un formato, un linguaggio o un contenuto».
Perché Alissa Jung ha scelto i lidi ravennati e ferraresi per il suo Paternal Leave?
«L‘ha scritto pensando proprio al Delta del Po perché in una fase della sua vita ha conosciuto molto bene questa zona. “Paternal Leave” è infatti girato in varie località del Parco del Delta del Po, tra Ravenna, Marina Romea, Casalborsetti e Cervia, Comacchio e Argenta. Cerchiamo di essere a fianco dei produttori e di soddisfare qualsiasi proposta anche se posso dire che la regista ha dovuto far i conti con le mareggiate e le strategie di difesa delle nostre spiagge».
Qualche richiesta particolare o qualche aneddoto accaduto in passato?
«Sicuramente ricordo in piena alluvione il set di Fabio De Luigi per “50 km all’ora”, era maggio del 2023, nel pieno delle riprese del film ci fu l’alluvione. La produzione era preoccupata per le difficoltà che i camion potevano avere per raggiungere le location, ma i Comuni lavorarono in maniera eccellente per dare risposta alle necessità . Eravamo in piena emergenza ma tutti hanno risposto alle richieste fatte».
Cosa uscirà nel 2025ambientato in Romagna?
«”Tornando a est” sequel di “Est”, “La vita da grandi” con la regia di Greta Scarano ad aprile, a marzo esce Pupi Avati con “L’orto american”, giallo dalle venature gotiche giratoi anche nel delta del Po, L’isola degli idealisti di Elisabetta Sgarbi, “Le bambine” con la regia delle sorelle Bertani, girato tra Ferrara, Castel Bolognese e Cotignola. “Il rapimento” di Arabella di Carolina Cavalli. Infine un thriller di Sky la Rosa elettrica in post produzione, La ragazza dietro il banco della Rai, e un’altra serie della casa di produzione Groenlandia».
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