Spunta un nuovo parco eolico nei comuni di San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi e, un po’ più marginalmente, Andora. Il progetto da oltre 47 milioni di euro prevede sette enormi aerogeneratori alti180 metri e strade da 5-8 metri dal Pizzo d’Evigno fino a Capo Mimosa.
Il progetto dettagliato è stato depositato in Regione il 13 gennaio e ieri la documentazione è stata inserita sul portale telematico della Regione Liguria dalla Tozzi Green di Mezzano in provincia di Ravenna.
Assolutamente contrario il sindaco di Andora Mauro Demichelis, che non ha usato mezzi termini: “No al parco eolico. In riferimento alle notizie stampa diffuse, confermo che, come tutti i comuni coinvolti, non eravamo a conoscenza di questo progetto e siamo decisamente contrari. Pur interessando una modesta porzione di territorio di Andora, i nostri funzionari comunali chiederanno di acquisire la documentazione e verranno fatte osservazioni precise e motivate a tutela di una zona di straordinaria bellezza, meta ambita per passeggiate e attività all’aria aperta”.
“Non siamo contrari alla produzione di energie alternative – prosegue il primo cittadino andorese -. Ve ne sono di molto valide, ma in Liguria dobbiamo scegliere quelle che meglio si adattano al nostro particolare territorio. Con i comuni coinvolti, oltre all’impegno contro il progetto, ci unisce la tutela e la valorizzare di circuiti turistico-sportivi. Attendiamo ben altri investimenti: quelli per rendere il ponente più accessibile ai turisti, la vera economia green che assicura benessere ai nostri territori”, conclude Demichelis.
Il nuovo parco eolico che riguarda il territorio imperiese e andorese si chiama “Impianto eolico Monte Chiappa” e prevede una “potenza complessiva di 29,4 MW mediante l’installazione di sette aerogeneratori e delle relative infrastrutture connesse”. Come si evince dal progetto, saranno impiegati generatori di tipo “Vestas “V136-4.5 MW™ IEC IIB” ciascuno di potenza 4,2 MW, altezza massima al fulcro 112 metri, altezza massima al Tip 180 metri, diametro rotore 136 metri”.
“L’impianto eolico in progetto si collocherà sul confine tra le provincie di Imperia e Savona – si legge nella relazione della Tozzi Green – , in particolare, ricade nei territori comunali di Andora (SV), Villa Faraldi (IM) e San Bartolomeo al Mare (IM). Gli aerogeneratori saranno posizionati sul crinale di una lunga dorsale che si genera dal vertice di Pizzo D’Evigno e, ramificandosi in più porzioni, discende verso il mare. La dorsale di interesse discende verso il mare fino alla formazione dei promontori di Capo Cervo e Capo Mimosa”.
Il progetto prevede la “realizzazione di opere temporanee necessarie al cantiere quali aree in stabilizzato a
servizio di stoccaggio degli elementi necessari alla costruzione degli aerogeneratori. Tenuto conto delle componenti dimensionali del generatore, la viabilità di servizio all’impianto e le piazzole andranno a costituire le opere di maggiore rilevanza per l’allestimento del cantiere. Realizzazione della nuova viabilità interna al sito; adeguamento della viabilità esistente esterna e interna al sito; realizzazione delle piazzole di stoccaggio e installazione aerogeneratori; esecuzione delle opere di fondazione degli aerogeneratori; esecuzione degli scavi e posa dei cavidotti; realizzazione della cabina utente ed eventualmente delle cabine magazzino ed uffici.
Il progetto di viabilità di cantiere, destinato a supportare l’installazione e la manutenzione di aerogeneratori su un crinale, consiste in una rete di strade larghe 5 e 8 metri per consentire il passaggio dei mezzi di cantiere e quelli necessari al trasporto e all’assemblaggio delle componenti degli aerogeneratori. Al termine della fase di cantiere, le strade saranno mantenute per l’accesso e la manutenzione degli aerogeneratori.
Per garantire l’arrivo al crinale, è stato necessario creare un’ulteriore strada bianca di “bypass” del borgo Chiappa, in quanto la viabilità esistente che lo attraversa non garantisce la larghezza necessaria al passaggio dei mezzi pesanti. Questo “bypass” sarà una strada bianca che avrà carreggiata a doppio senso di marcia di 8 mt, con raggi di curvatura tra i 50 e i 100 m e una pendenza che varia dal 6 al 10 %, con l’utilizzo di materiali naturali e tecniche di costruzione a basso impatto visivo ed ambientale. Il punto di partenza di questa viabilità è a 400 mt prima di arrivare al borgo in Via Chiappa, terminando a 400 mt dopo il borgo in Via Tovo.
Le piazzole sono le aree destinate all’installazione dei nuovi aerogeneratori; una volta completate, avranno dimensioni variabili in base alle specifiche circostanze, con una superficie che varierà mediamente intorno ai 3000 metri quadrati per ciascuna di esse. La fondazione avrà un diametro di circa 20-22 metri.
La viabilità esistente sarà soggetta ad allargamenti di carreggiata e adeguamento dei raggi di curvatura dei tratti curvilinei (50-100 m) per garantire il passaggio dei mezzi pesanti che dovranno allestire il cantiere, garantendo inoltre la fornitura dei componenti degli aerogeneratori.
Il progetto del nuovo “Impianto eolico Monte Chiappa” prevede anche la realizzazione di un cavidotto di connessione che rende gli aerogeneratori elettricamente connessi tra loro; una sottostazione elettrica e una stazione elettrica chiamata SE “Faraldi”.
Il cronoprogramma dei lavori prevede uno stop nei mesi compresi tra marzo e luglio. Secondo i progettisti, “l’impianto può entrare in funzione dopo 62 settimane dall’inizio dei lavori stessi ipotizzato a fine luglio”.
È possibile presentare le proprie osservazioni all’indirizzo pec via.certificata@cert.regione.liguria.it oppure inviandole al Settore Via e sviluppo sostenibile, Regione Liguria, Via D’Annunzio n. 111, 16121 Genova, nel termine di 30 giorni.
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