ABRUZZO AL CENTRO DELLA PUNTATA DI REPORT: DALLE INCHIESTE SULLA SANITA’ AL CASO VISIBILIA | Notizie di cronaca

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L’AQUILA – Abruzzo protagonista della prossima puntata di Report, il programma di RaiTre condotto da Sigfrido Ranucci, che andrà in onda domani sera, domenica 26 gennaio.

Al centro dei servizi, a partire dalle 20.30, le inchieste giudiziarie che riguardano la sanità, in particolare le vicende legate all’assessore al Bilancio Mario Quaglieri e al presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, oltre al caso che coinvolge il patron del Chieti Calcio, Altair D’Arcangelo, che gestisce gli affari della Wip Finance, la società a cui il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha venduto Athena, concessionaria pubblicitaria che controlla il 90% di Visibilia, per la cui gestione è stata rinviata a giudizio.

Nell’anteprima del servizio “Sanità all’abruzzese”, di Giulia Presutti, si legge: “In Abruzzo, la sanità rappresenta circa l’80% del budget regionale. Negli ultimi anni però, alcuni ospedali e Asl della regione sono stati coinvolti in inchieste giudiziarie. Il pronto soccorso di Pescara è oggetto di un’indagine della Procura per via delle liste d’attesa che vedono i pazienti sostare a lungo nei corridoi prima di essere accolti nei reparti specialistici. Intanto però, la Regione ha assegnato 20 milioni di euro di Budget Alta Specialità alle cliniche private per svolgere prestazioni complesse e combattere la mobilità sanitaria. Fra le cliniche finanziate, anche quella nella quale lavora come chirurgo l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri, che per questo è indagato dalla Procura dell’Aquila. Per gli appalti alla Asl di Pescara, è coinvolto in un’indagine anche il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, che aspetta l’inizio del processo per turbativa d’asta e corruzione”.

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Per quanto riguarda il caso Quaglieri, di Fratelli d’Italia, il più votato in assoluto alle regionali dello scorso marzo con quasi 12mila preferenze- finito sotto inchiesta per un presunto conflitto di interessi tra il suo ruolo di assessore e decisore politico e quello di medico chirurgo presso cliniche private, e per l’utilizzo, dal 2013 al 2024, di una sim telefonica intestata e pagata dal Comune di Trasacco (L’Aquila), amministrazione della quale Quaglieri è stato sindaco dal 2012 al 2018 e poi consigliere fino al maggio del 2019 – nell’anteprima del servizio vengono mostrati alcuni passaggi delle interviste rilasciate dallo stesso assessore e dal consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, lo stesso che ha inviato un esposto all’Anac, che nel pronunciamento si è dichiarata non competente invitando la Regione ad un approfondimento.

In merito alla delibera sull’assegnazione di 20 milioni di euro alle cliniche private: “Ho semplicemente all’unanimità deliberato, perché la delibera non la faccio io, la fa il Dipartimento Sanità. Sì, ok, potevo astenermi, ma non è più sospettoso astenersi? Io siccome non ho nulla da nascondere, non ho tutta questa necessità di astenermi”. E rispetto alla questione della Sim: “C’era una sim che avevo quando ero sindaco”, che avrebbe tenuto anche dopo esserci dimesso “perché è stata una mia distrazione”. (QUI IL LINK DELL’ANTEPRIMA)

Per la complessa inchiesta sugli appalti alla Asl di Pescara, “manipolati”, secondo l’accusa, dal noto imprenditore Vincenzo Marinelli, scomparso il 24 ottobre, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, è rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta, relativamente a presunte pressioni per nomine all’Aric e alla società Pescara nuoto e pallanuoto Ssd, di cui Marinelli era amministratore di fatto, e all’appalto per i posti letto elettrici per il covid hospital.

In una parte dell’intervista, Sospiri spiega: “Con Marinelli non avevo rapporti di particolare amicizia, ma era sicuramente una persona che tutti conoscevano e si poteva tranquillamente incontrare per strada e salutare”. In merito al ruolo di Tiziana Petrella, ex dirigente dell’ufficio acquisti della Asl, responsabile delle gare d’appalto, Sospiri ha riferito: “Credo di averci parlato in tutta la mia vita tre volte”. Marinelli premendo affinché si mettessero in contatto, secondo Sospiri, “ne sottolineava l’importanza per incarichi di maggiore responsabilità”. C’è poi la questione dell’incarico all’Aric, l’Agenzia regionale di committenza: “Non credo che si possa dire che io sia mai andato a richiedere questa nomina”, e rispetto al fatto che Petrella sarebbe stata indicata come candidata del centrodestra, Sospiri chiarisce: “Non mi risulta affatto, posso aver detto che sicuramente lei era un’ottima candidata perché era una persona assolutamente capace”, specificando che non ci fossero pressioni di Marinelli. (QUI IL LINK DELL’ANTEPRIMA)

Per quanto riguarda Altair D’Arcangelo, scrive Ranucci sui social: “Ecco l’uomo a cui la Santanché ha venduto Visibilia. Si tratta di Altair D’Arcangelo, indagato per associazione per delinquere, evasione fiscale, frode, riciclaggio e autoriciclaggio. Nel 2023 gli sono stati sequestrati 40 milioni di euro. È l’immancabile uomo che gestisce gli affari della Wip Finance, la misteriosa società anonima svizzera a cui Daniela Santanchè ha venduto Visibilia qualche settimana fa. Report ha scoperto l’identità dei soggetti che, pochi mesi prima dell’accordo chiuso con la ministra del turismo, hanno rimesso in piedi in tutta fretta la finanziaria elvetica. Si tratta di rivelazioni che allungano ombre sospette su tutta l’operazione: sullo sfondo c’è infatti una storia di un’evasione Iva da 40 milioni di euro, 98 società fantasma e soldi che da anni arrivano dalla Svizzera in Italia per fondare aziende che poi restano inattive. Giorgio Mottola è riuscito a intervistare l’uomo chiave di Wip Finance, con cui Daniela Santanchè ha trattato la vendita di Visibilia: Altair D’Arcangelo, imprenditore con un passato e un presente molto controversi”.

Dopo la pubblicazione dell’anteprima del servizio, D’Arcangelo ha scritto sui social: “Ben consapevole dell’alta funzione del giornalismo d’inchiesta, non mi sono sottratto all’intervista del 13 gennaio nella quale sono stato collaborativo e trasparente. Ho però rilevato l’interpolazione di notevoli ‘imprecisioni ed errori’ circa il mio personale vissuto, che ho motivo di pensare siano strumentali a suscitare maggiori clamori e ‘funzionalità’ nella nota vicenda giudiziaria e politica della Ministra Santanchè, unica vicenda d’interesse pubblico.
Al contrario, il mio personale passato non è d’interesse alcuno, tanto più circa vicende assai risalenti e irrilevanti, da Voi enfatizzate quanto ai profili negativi. Anche per le vicende più recenti non vi è corretta informazione, giacché non ponete in evidenza che all’oggi: non solo non c’è alcuna condanna definitiva, ma neppure – almeno a quanto ne so – il semplice ‘rinvio a giudizio’. Come certo sapete, l’’indagato’ non è ‘imputato’ e anche quest’ultimo è presunto innocente fino a condanna definitiva! Infine, vi è il tema della ‘continenza’ che va osservata nel diffondere notizie sul conto altrui. Saprete bene che anche notizie vere (figuriamoci se ‘aggiustate’) possono costituire ‘diffamazione’ e che quest’ultimo odioso reato può distruggere la reputazione, l’onore, la carriera, il patrimonio, la famiglia, gli affetti: insomma l’intera vita di un essere umano. Vorrete perciò uniformarvi ai ricordati principii di legalità, perché in difetto non ‘farò sconti’ a nessuno”. (QUI IL LINK DELL’ANTEPRIMA)

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