ASSEMBLEA PROGRAMMATICA E ORGANIZZATIVA 2025!

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Il 7-8 dicembre 2024 i delegati delle Assemblee territoriali e dei gruppi d’azione di Potere al popolo! hanno discusso a Roma il programma politico di Potere al popolo! e la struttura organizzativa interna. Di seguito le prossime tappe del percorso e i report delle discussioni.

 

DENTRO POTERE AL POPOLO DECIDI TU!
DOPO L’INCONTRO NAZIONALE DI ROMA, CONTINUA IL PERCORSO PROGRAMMATICO DI POTERE AL POPOLO!
LE PROSSIME TAPPE E COME PARTECIPARE

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È stato a fine agosto, durante l’entusiasmante campeggio di Potere al Popolo, che abbiamo deciso di lanciare una nuova fase, organizzativa e programmatica, del nostro movimento. In questi primi sette anni di vita siamo stati infatti impegnati a nascere, crescere, lottare, farci conoscere. Abbiamo messo in comunicazione territori ed esperienze, abbiamo aperto Case del Popolo mentre la politica ufficiale le sedi le chiude, abbiamo fatto vivere una voce indipendente da centrosinistra e centrodestra in tante tornate elettorali, abbiamo impedito che un patrimonio di lotte e di militanti si disperdesse nel qualunquismo, nel riflusso, nell’avanzare delle destre. Abbiamo organizzato movimenti sociali, portato gambe cuore e testa a picchetti operai, anti-sfratto, a presidi per la difesa del posto di lavoro, abbiamo animato occupazioni di scuole e università, e movimenti di solidarietà internazionale come quello per la Palestina, per i curdi, per le esperienze della sinistra latino-americana. Siamo riusciti – conquistando credibilità con il duro lavoro, senza che nessuno ci regalasse nulla – a irrompere nel teatrino televisivo, portando una voce autenticamente popolare, a contestare le letture dominanti, a occupare piccole porzioni di spazio mediatico conquistando lettori sui social e sui giornali. Nonostante fossimo la più giovane realtà nel panorama della sinistra italiana, senza sponsor e padrini, siamo riusciti ad affermarci come qualcosa di consolidato e riconoscibile.

Non è stato poco, e sappiamo quanto ci è costato, anche perché tutto è avvenuto in anni non facili, di decadenza del paese, di passivizzazione, di indifferenza e chiusura nel privato, attraversando governi ostili, una pandemia, sotto i colpi della repressione.

Ma non ci basta. Crediamo che il nostro paese e le classi popolari di cui facciamo parte abbiano bisogno di più forza. Di più visione. Di un’identità chiara, determinata, ma allo stesso tempo che parli un linguaggio comprensibile, che abbia competenze e capacità di intervento. E soprattutto che abbia i numeri, l’organizzazione, la capacità di impiego del tempo per fare valere quest’identità e queste competenze. Crediamo che per vincere bisogna essere uniti, non genericamente o sulla spinta di buoni sentimenti, ma intorno a un programma chiaro. Un programma che non sia una sommatoria o una lista della spesa buttata lì sotto elezione, ma un processo di inchiesta, di ascolto, che sia uno sguardo sulla società che vorremmo e una serie di misure che siano in grado di far saltare quella che non vogliamo.

Per tutti questi motivi da settembre ci siamo messi a lavoro per aggiornare, riscrivere, rifare il nostro programma politico. E ci siamo messi a lavoro insieme, usando tutta la riflessione prodotta in questi anni dai nostri tavoli di lavoro e dalla nostra esperienza militante. Ma anche cercando di ascoltare tutte le compagne e i compagni incontrati nei comitati, nelle associazioni, nelle mobilitazioni.

Abbiamo così prodotto una prima bozza, mandata già a fine ottobre a tutte le nostre assemblee territoriali, che l’hanno discussa e hanno reagito con circa 50 documenti. Quindi sabato 7 e domenica 8 dicembre ci siamo visti a Roma, dove le assemblee territoriali hanno mandato delegate e delegati, insieme ai Coordinatori Nazionali di Potere al Popolo e ai suoi portavoce. Per due giorni 180 persone hanno discusso su 4 tavoli – lavoro&migrazione, ecologia&redistribuzione della ricchezza, organizzazione&movimenti – per caratterizzare su alcuni punti il programma politico e migliorare la nostra struttura organizzativa. Non abbiamo deciso in qualche stanza chiusa, in maniera burocratica, calando dall’alto una serie di rivendicazioni astratte sulla realtà. Ma ognuno di noi ha ascoltato, elaborato soluzioni e proposte.

È andata meglio di come potevamo immaginare: il clima di confronto che si è creato, il livello del dibattito, le competenze accumulate nel nostro corpo militante, sono solo parzialmente restituiti dalla sintesi dei tavoli che qui vi presentiamo di seguito. Ma questi due giorni sono stati solo il primo passo: ancora molto c’è da fare per scrivere un nostro programma che dia soluzioni concrete a problemi concreti e che sia capace di mostrare un nuovo modello di società. Così come lunga è la strada per la costruzione di una vera organizzazione, che rifletta le necessità emerse in sette anni di battaglie a contatto con i territori e risolvere i problemi che abbiamo riscontrato, per dotarci di una macchina funzionante al meglio.

La due giorni di Roma e i 50 documenti inviati ci consegnano ora l’obbligo di preparare una seconda bozza, molto più lunga, in cui si tenga conto delle segnalazioni, integrazioni, aggiunte venute dal dibattito. Le compagne e i compagni incaricati stanno già lavorando a questa seconda stesura, che sarà pronta per il coordinamento nazionale del 25 gennaio. Questa seconda stesura tornerà ai territori per essere ri-discussa dalla comunità di Potere al Popolo entro metà febbraio, certi che ognuno di questi passaggi serva a farci meditare sempre di più il programma, scriverlo meglio, sentirlo più nostro. Ma non solo: intendiamo aprirci all’esterno, a contributi che possano venire da associazioni, collettivi, movimenti, organizzazioni sindacali e singoli esperti. Per questo, contestualmente all’ascolto dei territori organizzeremo anche altre riunioni, online o in presenza, per affinare il nostro programma, che non vuole essere il programma di un solo movimento, ma la sintesi delle esperienze più avanzate sia del nostro paese che delle classi popolari a livello internazionale.

Perché da soli non siamo niente, e solo con l’ascolto di tutti coloro che ogni giorno fanno inchiesta sui territori, affrontano i problemi ed elaborano le soluzioni più giuste possiamo arrivare all’elaborazione di un programma davvero condiviso ed efficace!

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Contiamo di finire questa seconda fase di confronto per la metà di febbraio, e chiudere il nostro programma nella forma di un libricino per il 15 marzo, data della nostra nuova assemblea nazionale. Su questa base lanceremo una nuova, e più consapevole, campagna di iscrizione, perché anche le migliori parole e soluzioni non funzionano se non hanno la forza collettiva per imporsi.

Chiunque voglia partecipare a questo processo ci contatti: può iscriversi alle assemblee territoriali e partecipare al dibattito, può organizzare un incontro tra il nostro movimento e la sua associazione/comitato/battaglia, può dare pubblicità a questo percorso così inusuale nella politica italiana, può supportare in mille modi il nostro lavoro.

Quello che è certo è che Potere al Popolo vuole continuare a crescere, vuole migliorarsi, vuole candidarsi a rappresentare un’alternativa per questo paese, che di alternative e di rotture ha così bisogno!

Di seguito i report dei tavoli tenutisi a Roma il 7-8 dicembre.



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