Energie rinnovabili in Calabria: tra opportunità sfide

Produzione energetica e capacità installata in Calabria

La Calabria si distingue per una notevole capacità di produzione energetica, esportando circa due terzi dell’energia prodotta verso altre regioni italiane. Nel 2020, la regione ha prodotto 16.597,5 GWh, pari al 5,7% del totale nazionale, con un leggero calo nel 2022 a 14.956,7 GWh. Tuttavia, la parte di energia generata da fonti rinnovabili rimane limitata: solo 3.776 GWh, a fronte di 11.180,7 GWh derivanti da centrali termoelettriche che utilizzano combustibili fossili. Attualmente, il 43,4% della capacità installata in Calabria proviene da fonti rinnovabili, come l’energia eolica e fotovoltaica.

Energie rinnovabili in Calabria

L’eolico e il fotovoltaico come fonti rinnovabili principali

L’energia eolica rappresenta una delle fonti principali di energia rinnovabile in Calabria, con un contributo significativo alla produzione regionale. Nel 2022, le fonti rinnovabili hanno coperto il 37,1% dei consumi energetici totali in Calabria. L’energia fotovoltaica sta anche guadagnando terreno, grazie a esempi virtuosi come la Fattoria della Piana a Candidoni, che ha installato un impianto fotovoltaico da 400 kW, alimentando l’intera azienda agricola e contribuendo a ridurre i costi energetici. Inoltre, l’azienda produce biometano grazie alla centrale alimentata da residui agricoli e zootecnici, favorendo l’autosufficienza energetica e un modello di economia circolare.

Iniziative innovative nel settore agrivoltaico

Un altro esempio importante è il polo agrivoltaico di Scalea, frutto della collaborazione tra ENEA ed EF Solare Italia, che integra la produzione di energia fotovoltaica con l’attività agricola. Utilizzando pannelli solari bifacciali e tecnologie avanzate, l’impianto ottimizza sia la resa energetica che quella agricola, dimostrando il potenziale delle soluzioni sostenibili per l’energia e l’agricoltura. Anche l’azienda agricola della famiglia De Tommaso a Laino Castello ha trasformato il proprio allevamento in una fonte di energia, producendo biogas dal letame e riducendo l’impatto ambientale.

I leader del settore delle biomasse e biogas in Calabria

Le aziende come Biomasse Italia e Biomasse Crotone sono tra le principali realtà calabresi nel settore della produzione di energia rinnovabile da biomasse. Queste aziende utilizzano residui agricoli e forestali per generare energia elettrica, contribuendo in modo significativo alla produzione di energia pulita nella regione.

Le ombre sullo sviluppo delle energie rinnovabili

Nonostante i progressi, il panorama delle energie rinnovabili in Calabria presenta delle ombre. Il settore eolico, per esempio, è stato coinvolto in scandali legati alla ‘ndrangheta, che ha infiltrato la gestione degli appalti e subappalti, distorcendo il mercato e ostacolando lo sviluppo sostenibile. Anche il fotovoltaico, pur essendo una risorsa importante per la transizione energetica, solleva alcune problematiche. La realizzazione di grandi impianti fotovoltaici, infatti, richiede ampie superfici di terreno, spesso sottratte all’agricoltura, minacciando la produzione di eccellenze agroalimentari locali.

Le sfide legate alla biomassa e alla biodiversità

La crescente domanda di biomassa per la produzione di energia potrebbe incentivare l’abbandono delle coltivazioni tradizionali e danneggiare la biodiversità agricola. Le colture destinate alla biomassa potrebbero sottrarre terreno a coltivazioni di specialità locali, creando uno squilibrio tra le esigenze energetiche e quelle alimentari e compromettendo l’equilibrio dell’agricoltura calabrese.

Un futuro sostenibile per le energie rinnovabili in Calabria

Nonostante le sfide, in Calabria cresce l’interesse per pratiche sostenibili e per l’autosufficienza energetica nel settore imprenditoriale. È però essenziale che lo sviluppo delle energie rinnovabili avvenga nel rispetto dell’ambiente, della legalità e delle tradizioni agricole locali. Solo così la Calabria potrà sfruttare appieno le opportunità offerte dalla transizione energetica, mantenendo al contempo la sua identità culturale e agricola.