Spazio, gli indirizzi del governo in materia spaziale alla prova della Eu Space Conference

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L’intervento di Marco Florissi, ufficiale superiore dell’Aeronautica Militare in servizio presso l’Ufficio del Consigliere Militare del Presidente del Consiglio. Si occupa di coordinamento interministeriale in materia spaziale e supporto al Comint.

La European Space Conference, la diciassettesima edizione, si apre il 28 gennaio a Bruxelles confermandosi come l’evento di riferimento per il settore Spazio a livello europeo. Nel ricco programma, che affronta i temi di maggiore attualità per la politica e l’industria spaziale europea, spicca una forte presenza italiana tra gli speaker: interverranno infatti personalità di rilievo come il prof. Teodoro Valente, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi); Elena Donazzan, Vicepresidente della Commissione ITRE al Parlamento Europeo; il Gen. S.A. Franco Vestito, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, oltre ad alcuni leader industriali, Gabriele Pieralli (Telespazio), Marco Molina (Sitael), Massimo Comparini (Leonardo) e Giulio Ranzo (Avio). Tale partecipazione evidenzia la crescente sinergia tra politica, difesa e industria, ritenuta cruciale per il futuro dello spazio europeo.

I TEMI CHIAVE DELLA CONFERENZA

Al centro del dibattito si trovano questioni di grande rilevanza, come l’evoluzione dei programmi Copernicus e Galileo, fondamentali per l’osservazione della Terra e la navigazione satellitare in Europa. Verranno inoltre approfonditi i temi dell’accesso autonomo allo Spazio, delle strategie industriali europee e della cooperazione internazionale (con qualche spunto di riferimento alla Nato e agli Stati Uniti). Un’attenzione speciale sarà dedicata al nesso sempre più stretto fra Spazio, sicurezza e difesa, con l’obiettivo di coniugare sviluppo tecnologico e protezione delle infrastrutture strategiche.

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GLI INDIRIZZI DEL GOVERNO IN MATERIA SPAZIALE E AEROSPAZIALE

Gli stessi temi affrontati a Bruxelles trovano ampia corrispondenza negli Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale, recentemente pubblicati sul sito del Governo.

Il documento, presentato e approvato il 25 novembre 2024, durante la 23ª Seduta del Comitato Interministeriale per le Politiche relative allo Spazio e alla Ricerca Aerospaziale (Comint), delinea una visione strategica complessiva che mira a collocare l’Italia al centro dello sviluppo e dell’innovazione in campo spaziale, in linea con le priorità europee e internazionali.

Tra gli aspetti salienti del documento, la partecipazione industriale ad alto livello nei programmi Copernicus e Galileo, considerati infrastrutture centrali sia per usi civili (protezione civile, monitoraggio ambientale) che per la sicurezza. La necessità di un accesso autonomo allo spazio, a livello europeo (ma con un occhio attento ad una soluzione nazionale) e con particolare enfasi sulla competitività del lanciatore Vega, oltre che sullo sviluppo di tecnologie di propulsione, servizi di lancio e piattaforme orbitali. Negli Indirizzi trova posto anche il rafforzamento della filiera spaziale italiana (grandi aziende, pmi, start-up) e la promozione di nuove opportunità di finanziamento, senza tralasciare le partnership in ambito Esa, con la Commissione Europea e in Euspa (l’Agenzia dell’Unione Europea per il Programma Spaziale, nata nel 2021).

Un’attenzione specifica è dedicata alla sicurezza delle infrastrutture, con un focus sulla cybersecurity e sullo Space Traffic Management, declinati nella dimensione della protezione degli assetti spaziali da minacce antropiche o naturali.

Gli Indirizzi sottolineano anche la crescente rilevanza della cooperazione internazionale a livello spaziale, sia a livello europeo che transatlantico (con la Nato e con gli Stati Uniti) e la necessità di valorizzare tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale (AI), la robotica avanzata, i materiali innovativi e il quantum computing.

LA GENESI DEL DOCUMENTO

Il documento “Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale” è stato sviluppato su indicazione del Ministro Adolfo Urso, Autorità Delegata per le politiche spaziali e l’Ufficio del Consigliere Militare, in qualità di Segretariato del Comint, ha coordinato il processo di elaborazione e revisione attraverso diverse riunioni della Struttura di Coordinamento (SdC), dove siedono i rappresentanti dei vari Dicasteri interessati. Da febbraio 2024 fino a una prima versione condivisa a giugno, la SdC ha lavorato per integrare le proposte e gli input provenienti da tutti gli attori coinvolti. Il 25 novembre 2024, nel corso della 23ª Seduta del Comint, è stato presentato e approvato il documento finale, che ha ottenuto il consenso unanime di tutti i Dicasteri. Tale testo, destinato a guidare le future politiche nel settore spaziale e aerospaziale nazionale, integra temi strategici come l’accesso autonomo allo spazio, la sicurezza delle infrastrutture spaziali e delle catene di approvvigionamento, nonché la gestione del traffico spaziale, in stretta sinergia con la cosiddetta “Legge Spazio” attualmente all’esame del Parlamento.

LE PRINCIPALI NOVITÀ RISPETTO AGLI INDIRIZZI DEL GOVERNO DEL 2019

Gli Indirizzi attuali rappresentano un’evoluzione significativa rispetto alla versione pubblicata nel 2019, dall’allora Governo Conte, anche in virtù dei cambiamenti intervenuti nello scenario geopolitico e della crescente rilevanza economica del settore spaziale. Tra le differenze più evidenti, vi è una maggiore attenzione alla dimensione Civile-Militared dello Spazio.

L’evoluzione del contesto internazionale e l’emergere di nuove minacce (fisiche, cyber, elettromagnetiche) hanno portato a un’enfasi più marcata sul duale delle infrastrutture spaziali, integrando le esigenze di difesa e protezione civile. ma anche un netto rilancio della Space Economy. Il documento pone in risalto il ruolo economico dello spazio, concentrandosi su come rafforzare le filiere industriali e promuovere l’innovazione e l’export del “Made in Italy”. L’obiettivo è favorire la crescita del settore anche come volano per l’occupazione qualificata.

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Quelle delineate dal Governo del Presidente Meloni sono linee programmatiche più profonde e operative, rispetto al 2019 e gli obiettivi sono formulati con maggiore dettaglio e includono indicazioni chiare per la creazione di un quadro normativo aggiornato (c.d. “legge spazio”), lo sviluppo di capacità di lancio autonome e la tutela delle infrastrutture spaziali.

NUOVI SCENARI GEOPOLITICI: GOVERNANCE E SOSTENIBILITÀ

Le recenti crisi internazionali (dalla pandemia Covid-19, sino alla guerra in Ucraina e agli scontri in Medio Oriente) hanno modificato la percezione del rischio. I nuovi Indirizzi affrontano con più incisività i temi della “resilienza”, della protezione delle infrastrutture satellitari e del potenziamento delle collaborazioni con partner strategici, estendendo la diplomazia spaziale anche verso l’Africa ed il Sud America. Il documento di Indirizzi del Governo accentua la necessità di un utilizzo sostenibile dello spazio (riduzione dei detriti, mitigazione dei rischi orbitanti) e richiama un maggiore coordinamento tra Ministeri, Agenzia Spaziale Italiana e stakeholder privati. Cresce l’integrazione con le politiche di transizione digitale (AI, big data) e con la difesa comune europea.

VERSO LE PROSSIME SFIDE SPAZIALI

In conclusione, gli Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale rappresentano una tappa cruciale per consolidare la posizione dell’Italia come protagonista nelle sfide spaziali future. Coniugando la necessità di autonomia tecnologica e sicurezza con un costante focus sull’innovazione e sulle filiere industriali, l’Italia intende porsi all’avanguardia sia nell’ambito della ricerca appliata sia in quello economico-produttivo e la 17ª European Space Conference sarà un’occasione per misurare la solidità di questa visione strategica anche a livello continentale, favorendo un dialogo costruttivo tra istituzioni, industria e mondo della difesa e gettando le basi per nuove collaborazioni internazionali e per una sempre maggiore competitività del settore spaziale italiano.



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