Presidenza di Confindustria Veneto, non c’è l’intesa: via a nuove consultazioni

Confindustria Veneto, non c’è l’accordo sul nuovo presidente. Così i «Saggi» vanno ai supplementari, con un nuovo round di consultazioni. In cui pare profilarsi la soluzione di Raffaele Boscaini come quella capace di rompere lo stallo. Nulla di fatto, dunque, per la designazione del successore di Enrico Carraro, che guiderà il regionale degli Industriali fino al 2029. Confermando le sensazioni della scorsa settimana che si sarebbe andati ad un primo nulla di fatto, nel consiglio di presidenza convocato nella sede di Mestre, nessuno dei due candidati indicati dalla Commissione di designazione, Lorraine Berton e Lorenzo Poli ha raggiunto il quorum per esser eletti. Né la discussione in consiglio, andato avanti in tutto per un paio di ore, ha risolto lo stallo, sbloccando il favore verso l’uno o l’altro.

Nuove consultazioni

Così il consiglio (con Carraro, siedono i leader delle territoriali, Lorraine Berton,per Belluno, Paola Carron, per Veneto Est, Raffaele Boscaini per Verona, Laura Dalla Vecchia, per Vicenza, e i presidenti dei Giovani, il veronese Marco Dalla Bernardina, e della Piccola, il bellunese Davide Piol) ha incaricato i «Saggi», come dice una nota, «di esperire un nuovo round di consultazioni, per arrivare ad una candidatura unanime». Il mandato affidato alla commissione composta da Luca Businaro (per Belluno), Giulia Faresin (per Vicenza), Giulio Pedrollo (per Verona) e Alberto Zanatta (per Veneto Est) è di indicare «nei prossimi giorni la nuova candidatura alla presidenza»: o facendo convergere su uno dei due nomi presentati il favore del consiglio (cosa che appare difficile), o definendo un nuovo candidato gradito a tutti.

Il freno a Poli

I «Saggi» hanno consegnato la loro relazione, con i nomi dei candidati emersi nelle audizioni: Poli e Berton. Da quel che si riesce a ricostruire, il tradizionale criterio di designazione della presidenza nella rotazione tra territoriali, indirizzava verso un leader indicato da Verona. La proposta avanzata è stata Lorenzo Poli, tra i vice di Raffaele Boscaini con delega alle relazioni istituzionali, presidente di Cartiere Saci e leader nazionale dell’associazione di Confindustria Assocarta. La soluzione avrebbe però trovato contraria Veneto Est.

Berton senza quorum

L’altra candidatura emersa nelle consultazioni era Lorraine Berton, leader di Confindustria Belluno, ma anche presidente di Anfao, l’associazione delle aziende dell’occhialeria di Confindustria. Soluzione pensata in chiave di un mandato per Confindustria Veneto che vedrà come evento-clou in regione le Olimpiadi di Milano-Cortina. La candidatura coglieva l’opportunità di affidare la guida ad un leader che conoscesse a menadito il dossier a cinque cerchi. Ma anche questa soluzione, sia nella discussione che nel voto decisivo, non ha raggiunto il quorum: contemporaneamente, il 65% dei voti assegnati alle territoriali, sulla base dei contributi a Confindustria nazionale, il voto favorevole di tre territoriali e della maggioranza dei componenti del consiglio di presidenza. Previsione che rende impossibile sia a Veneto Est che alle altre tre territoriali insieme di raggiungere da sole il risultato, rendendo necessaria un’alleanza a tre che comprenda Veneto Est e che i consensi in consiglio superino la maggioranza.

Un mese di tempo

A questo punto si riprendono le consultazioni. A disposizione c’è al massimo un mese; ma la soluzione potrebbe esser più rapida e trovare una possibile soluzione in una candidatura piena affidata a Verona, con il presidente uscente Raffaele Boscaini. Sondaggi in questo senso sarebbero partiti già la scorsa settimana, quand’era chiaro che lo stallo a due non si sarebbe superato. E anche i primi pour parler post-consiglio avrebbero rafforzato l’orientamento favorevole verso questa soluzione.

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