L’intelligenza artificiale come leva per migliorare ulteriormente la qualità della consulenza piuttosto che minaccia per i professionisti. I nuovi modelli di advisory resi possibili dall’evoluzione tecnologica e dai nuovi bisogni della clientela. Sono le due sfide principali con le quali si trovano a confrontarsi i consulenti finanziari nell’analisi di Luigi Conte, che a fine 2024 è stato confermato presidente di Anasf, l’associazione dei professionisti del settore.
Tensioni geopolitiche, crescita economica incerta e richiesta di consulenza sempre più qualificata dal mercato. Cosa attende i consulenti finanziari per i mesi a venire?
“Credo che a fine 2025 lo ricorderemo come un anno stimolante. Gli ultimi dati di raccolta pubblicati da Assoreti sono una testimonianza concreta della crescita del settore, con i quasi 5 miliardi di euro di raccolta netta del solo mese di novembre scorso, che segnano un incremento significativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+95% nel confronto a dodici mesi, ndr). Questi risultati, che auspichiamo si confermino anche nel futuro prossimo, rappresentano una base solida su cui costruire sviluppi futuri, a condizione però che continuiamo a investire con determinazione, tempo e risorse in ambiti strategici come la formazione continua, l’innovazione tecnologica e lo sviluppo di modelli di business in linea coi tempi e le necessità del settore”.
Sta indicando le priorità per la professione?
“Si tratta di priorità per rispondere alle ancora scarse conoscenze finanziarie degli italiani, ad approcci all’attività ormai obsoleti e anacronistici che possono minare la crescita economica e del settore, alle nuove sfide poste dal mercato. Continueremo a essere un punto di riferimento affidabile sia per tutti i risparmiatori che desiderano pianificare in modo consapevole e strategico il proprio futuro, sia per le istituzioni, che riconoscono nella consulenza finanziaria un asset strategico fondamentale per lo sviluppo del benessere del Paese”.
In un mondo che ha accelerato il ritmo del cambiamento, quali sono i principali evolutivi della professione?
“L’evoluzione della consulenza finanziaria viaggia sullo stesso binario dello sviluppo economico, sociale e politico in cui i professionisti si trovano a operare. Il nostro ruolo è destinato a rivestire un’importanza sempre maggiore, non solo nella definizione delle scelte di investimento, ma anche nell’assistenza ai clienti per il raggiungimento dei loro obiettivi di lungo termine, che non si limitano all’aspetto economico, ma includono anche le loro ambizioni e i loro desideri. Una delle grandi trasformazioni del nostro millennio è legata alle nuove tecnologie che assumeranno un ruolo cruciale nel processo di evoluzione del settore. In particolare, l’intelligenza artificiale sarà in grado di integrare l’attività del consulente, migliorando l’efficienza nei processi amministrativi e fornendo un supporto operativo efficace, liberando quindi tempo da dedicare al consolidamento della relazione con il cliente.
Intanto evolve anche la domanda di consulenza…
Sì e l’offerta deve adeguarsi adottando modelli differenti da quelli a cui siamo abituati, che possano convivere tra di loro mantenendo alta la qualità a prescindere dalla modalità di remunerazione. Per questo è necessario coniugare energie e azioni concrete che utilizzino adeguatamente le nuove tecnologie; incentivare e consolidare l’organizzazione del lavoro in team, per permettere un accrescimento delle risorse delle reti sinergico e complementare; affrontare il ‘passaggio di testimone’ attraverso un’interazione generazionale, che permetta di creare un contesto solido in cui senior e junior operino all’unisono, creando l’opportunità per un mutuo scambio di esperienze e prospettive”.
Quali di questi temi saranno al centro di ConsulenTia, il vostro appuntamento annuale, che quest’anno si svolgerà dall’11 al 13 marzo a Roma?
“La protagonista di questa edizione sarà l’intelligenza artificiale, con particolare attenzione alle sue applicazioni e potenzialità nel mondo della consulenza finanziaria. L’obiettivo principale è analizzare come l’IA e gli strumenti tecnologici possano rappresentare un’innovazione realmente efficace solo se integrati in modo sinergico con l’attività quotidiana del consulente finanziario. Spetta a noi, come categoria, governare e valorizzare queste tecnologie, trasformandole in strumenti strategici per ottimizzare risorse preziose – tempo ed energie – da destinare a ciò che resta il fulcro della nostra attività, il rapporto con il cliente. Al centro del dibattito continuerà a esserci la figura del consulente finanziario, insieme ai temi chiave che delineano il futuro della professione: il dialogo tra generazioni, la promozione delle pari opportunità, l’evoluzione e la tutela della professione e l’importanza dell’educazione finanziaria”.
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