Euroflora 2025, in programma dal 24 aprile al 4 maggio, torna nella sua ambientazione storica nell’ex quartiere della Fiera di Genova, oggi Waterfront, con spazi quasi triplicati rispetto alle ultime due edizioni di Nervi e con una richiesta di spazi occupati che supera già il 98%.
«Torna a casa, ma con un balzo nel futuro, nel senso che torna al quartiere che l’ha vista nascere nel ’66, ma che è qualcosa di completamente diverso – dice Mauro Ferrando, presidente di Porto Antico spa che organizza la manifestazione in collaborazione con Comune di Genova, Regione Liguria, Camera di Commercio e con la partnership operativa di Aster Genova.
«Ci aspettiamo tanti, tanti, tanti visitatori perché gli espositori quest’anno sono molti di più rispetto a quelli degli anni precedenti. Teniamo conto che passiamo da 35.000 metri quadri di esposizione a 85.000 metri quadri, che sono suddivisi in un’area molto ampia e variegata, aree diverse l’una dall’altra, quindi con la possibilità di avere anche esposizioni che non si potevano avere in un unico sito all’aperto» spiega Ferrando in occasione della presentazione ufficiale della XIII edizione della fiera, tenutasi oggi ai Magazzini del Cotone.
Il percorso espositivo, lungo in totale quattro chilometri, prende il via dal nascente parco urbano in piazzale Kennedy che, assicura il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi, è in linea con le tempistiche. «Tutto procede bene – dice -, col parco di Piazzale Kennedy abbiamo avuto un po’ di problemi legati al ritrovamento delle navi, ma siamo perfettamente organizzati con il team di Euroflora: noi il prossimo mese consegneremo le aree e inizieranno subito gli allestimenti».
Dal parco urbano si entrerà poi nell’arena centrale del nuovo Palasport per proseguire negli spazi del piazzale Mare, attraversare una zona galleggiante in Marina e approdare infine ai due piani del padiglione Jean Nouvel.
Il progetto è firmato dall’architetto Matteo Fraschini per Urges-Gruppo Valagussa che racconta: «Alla base del nostro progetto c’è idea di valorizzare le competenze, le passioni di tutti coloro che lavorano con i fiori. Per fare sentire questa cosa abbiamo immaginato un percorso espositivo che possa dare a tutti la possibilità di esprimere al meglio le proprie competenze e offrire momenti di condivisione. Per esempio lungo il percorso abbiamo pensato a delle arene, delle installazioni, dove è possibile condividere, discutere con chi produce, con chi lavora con i fiori».
Lungo il percorso saranno presenti anche quattro installazioni ispirate all’arte orientale, gli “Origami Verdi”, che arrivano a superare i 10 m di altezza e reinterpretano la figura della vela, del fiore di strelitzia e della rete da pesca per rappresentare il legame del territorio ligure con il suo mare. Altre installazioni permetteranno al visitatore di godere di una visuale dall’alto e d’insieme della manifestazione. «Alcuni elementi all’interno di questo percorso – spiega Fraschini – valorizzeranno l’esposizione e il racconto espositivo da un punto di vista elevato, in modo che io possa vedere dall’alto l’esposizione e i fiori: in particolare nell’area del Parco Kennedy con un “mirador fiorito” affacciato sul mare e nel Padiglione Blu, dove abbiamo immaginato un ponte a sezione variabile con una forma organica che lo attraversa per più di 100 metri».
Ci sarà poi il ritorno in grande stile di fiori recisi, composizioni floreali e bonsai, che nelle edizioni open air di Nervi erano state in parte sacrificate e che quest’anno troveranno spazio proprio nel Padiglione Blu. Infine, come sempre, uno spazio sarà dedicato al mercato verde con la vendita di piante, di arredi e attrezzature da giardino.
Il Palasport avrà un allestimento specifico nell’arena centrale: una cortina di tubi di cartone riciclato simili a canne d’organo guiderà il visitatore dall’ingresso fino alla cavea, disegnando a terra 6 petali che valorizzeranno l’istallazione centrale in dialogo con il celebre toroide esistente. Come tradizione il Palasport ospiterà l’esposizione del Comune di Genova, allestita da Aster, che si ispira al tema delle quattro stagioni e che tra le scenografie includerà alcune riproduzioni di stampe giapponesi a tema floreale provenienti dal Museo di Arte Orientale Edoardo Chiossone.
«È molto bello riflettere su questa coniugazione tra il passato, con tanti genovesi che hanno nel cuore Euroflora e ricordano molto bene le emozioni di quando si entrava nel Palasport e nei padiglioni fieristici, ma anche con uno sguardo forte rivolto al futuro, a questa grande trasformazione urbana che stiamo facendo e che noi auspichiamo possa poi via via contaminare tutta la città», dice Piciocchi.
Euroflora prosegue nell’area della Marina dove, per la prima volta, parte del percorso espositivo sarà realizzato direttamente sull’acqua. Il piano terra del padiglione Jean Nouvel sarà caratterizzato dal già citato “Origami Rete” e dalla passerella rialzata. Al primo piano troveremo le composizioni floreali, i fiori recisi e le collezioni di bonsai. Tra le fonti di ispirazione per i floral designer alcune riproduzioni di tele a tema floreale della collezione dell’Albergo dei Poveri di Genova. Il Mercato Verde, epilogo di questo racconto fatto di colori, permetterà al visitatore di portare a casa il ricordo di una giornata speciale.
Tra le novità di quest’anno, il Museo Egizio di Torino, con la ricostruzione di un giardino di piacere dell’antico Egitto risalente al cosiddetto Nuovo Regno (1539-1076 a.C.) e frutto di un progetto di archeobotanica, riguardante il paesaggio, i giardini e gli orti nell’antico avviato nel 2022 e curato da un team di illustri egittologi. La rinascita, tema centrale di Euroflora 2025, trova perfetta consonanza in uno dei concetti fondamentali che attraversa la cultura dell’antico Egitto: wehem mesut, cioè nuova nascita, nuovo inizio. Dal passato al futuro con l’Istituto Italiano di Tecnologia che mostrerà alcune delle tecnologie sviluppate nel campo dell’agricoltura 4.0, sostenibilità e tecnologie bioispirate a piante e semi.
«Dopo 14 anni e due edizioni di grande successo ai Parchi di Nervi – dichiara il presidente della Regione Liguria Marco Bucci – Euroflora torna a casa. È un passo avanti verso il futuro. L’idea di farlo dentro un parco è sempre valida, soltanto che dai parchi di Nervi passiamo al parco della Foce, un nuovo parco che sarà inaugurato con Euroflora. La XIII edizione di Euroflora sarà il simbolo della capacità di guardare al futuro con coraggio e bellezza. Non è solo una straordinaria esposizione di piante e fiori, ma un’occasione unica per raccontare la nostra Liguria: una terra dove natura, cultura e innovazione si intrecciano armoniosamente».
«Siamo orgogliosi della risposta positiva dei protagonisti del settore, delle nuove importanti partecipazioni e della presenza ancora più forte del ministero dell’Agricoltura, delle Associazioni di categoria e del potenziamento dell’attività di Ice Agenzia – dice Ferrando -. Cresce la superficie netta espositiva, quasi triplicata, da 35mila e 85mila metri quadrati, cresce il numero dei giardini, a oggi 144 contro i 90 del 2022, con superfici che vanno dai 18 mq dello spazio più piccolo, ma sicuramente elegantissimo di Orticolario, ai quasi 1300 mq del giardino all’aperto della Regione Liguria. Il numero dei progetti di architettura del paesaggio, selezionati nell’ambito del Concorso Ars Urbana, passa da 10 a 14. In aumento anche le partecipazioni al Mercato Verde, l’area nel Padiglione Jean Nouvel dedicata alla vendita di piante fiori, arredi, attrezzature, accessori, e prodotti naturali».
«Dopo due edizioni a Nervi, che hanno richiesto un impegno straordinario anche perché vincolate dalla necessità di tutelare un parco storico, le grandi “floralies” che hanno legato il loro nome alla storia della Fiera di Genova possono finalmente tornare nella sede storica e allo splendore che ha stupito il pubblico, espandendosi su uno spazio di ben 85mila metri quadri. Una grande opportunità per la floricoltura genovese e ligure, regina della manifestazione, e per la città, con le sue attrattive turistiche e la sua rete di negozi, botteghe artigiane, bar e ristoranti pronta ad accogliere migliaia di visitatori» sottolinea Paolo Corsiglia, rappresentante agricoltura della Camera di Comnercio.
Sul piano internazionale, accanto alle partecipazioni francesi, le gemellate Floralies de France e Nirp, spiccano le conferme del Jardin Exotique di Monaco con i suoi splendidi esemplari di piante succulente, della Spagna con Murcia, capoluogo del più importante distretto ortofloricolo iberico, e della Cina con il distretto di Guangzhou. Sempre dal continente asiatico è altamente probabile il ritorno della Thailandia e per la prima volta si annuncia la presenza del Bhutan, l’unico stato al mondo con il Fil – indice di misurazione del Fil- Felicità Interna Lorda al posto del Pil. Il piccolo regno dell’Himalaya orientale, che da sempre punta sull’ecosostenibilità, ha come fiore nazionale il rarissimo papavero blu e, come pianta, il cipresso. Farà assaporare ai visitatori di Euroflora le atmosfere dei suoi spettacolari panorami che vanno dalle pianure subtropicali alle ripide montagne e alle loro valli e punta da sempre sull’ecosostenibilità.
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