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“Vogliamo rivitalizzare tutto l’ambiente e fare diventare il nostro sport più attrattivo”. Nel prossimo quadriennio olimpico sarà affiancato dal vicepresidente Daniele Garozzo, da atleta oro olimpico nel fioretto
L’Aula Magna del Cus Catania ha ospitato oggi la prima uscita da numero uno della Federscherma nazionale di Gigi Mazzone, catanese, una vita in pedana che continua ora in un’altra veste. Il dirigente catanese, da atleta campione d’Italia e azzurro di spada e nella vita professore ordinario nella facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata di Roma, Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile della stessa Università e responsabile della Uosd di Neuropsichiatria Infantile, da oggi non è più il presidente del Cus Catania che ha retto magnificamente in questi ultimi sette anni (in vista di nuove elezioni, prenderà il suo posto il vice presidente vicario Lorenzo D’Arrigo), prima da commissario e poi da presidente, per cominciare ufficialmente il suo cammino per i prossimi quattro anni, alla presidenza della Federscherma nazionale.
“Comincio un percorso importante – ha fatto ieri il suo esordio Gigi Mazzone, affiancato dall’ex azzurro medagliato iridato e olimpico di spada Marco Fichera, attuale segretario generale del Cus Catania – dopo un periodo lungo e soddisfacente alla presidenza del Cus che è stata sempre la mia casa. Ho avuto l’onore di guidare una società che nessuna me ne voglia da oltre 75 anni è la culla dello sport catanese. Siamo tra le più importanti polisportive in Italia e in questi ultimi anni con la mia presidenza sono arrivate diverse promozioni negli sport di squadra; contiamo su tecnici di valore come il prof. Filippo Di Mulo responsabile della velocità azzurra e artefici dei trionfi azzurri ai Giochi di Tokyo, oltre naturalmente ai sempre più numerosi e prestigiosi successi dalla sezione scherma”.
“Ma non solo vittorie e medaglie – continua Mazzone – abbiamo fatto degli importanti lavori di restauro e restling del PalaArcidiacono, la struttura in memoria del grande schermidore Angelo Arcidiacono che con Mino Ferro ha scritto pagine di storia della scherma al Cus; realizzato un Palatenda e soprattutto in questi anni abbiamo triplicato il numero di tesserati universitari. Abbiamo dato un impulso diverso, manageriale che ha fatto salire di livello il Cus e migliorato progetti come il Palio degli Atenei che nessuno me ne voglia, dopo la festa di S. Agata e la “Corri Catania” è diventato tra i grandi eventi che coinvolgono l’intera città”.
“Trovo una Federscherma in salute – aggiunge Mazzone – a conferma che si è lavorato bene. La mia candidatura e quella della mia squadra ha avuto il massimo dei consensi e per questo ora le responsabilità sono tante. Vogliamo rivitalizzare tutto l’ambiente e dopo i Giochi di Parigi con quell’oro dell’Italspada donne che parla catanese con Alberta Santuccio che è cresciuta al Cus e Rossella Fiamingo, verso i Giochi di Los Angeles 2028 ci sarà da lavorare tanto. Ripartiamo da un numero che arriva dalla finale che ha dato l’oro olimpico all’Italspada donne contro la Francia con oltre 5 milioni di contatti televisivi e in pedana Alberta Santuccio e Rossella Fiamingo. Siamo pronti con Catania che può definirsi la città della scherma e non è un caso che adesso il presidente sia un catanese affiancato alla vicepresidenza da un grande ex atleta etneo come il campione olimpico acese di fioretto Daniele Garozzo“.
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