Il FulFred Meetup 2025, sesto appuntamento della rete Fulbrighters Fredericiani (FulFred), si terrà lunedì 3 febbraio a partire dalle 10.30 nell’Aula Pessina del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II.
La rete FulFred, fondata nel 2021 dal Rettore Matteo Lorito insieme ai Fulbrighters Amedeo Arena, Valeria Costantino, Giuseppe Ruello e Maura Striano, si propone di promuovere la conoscenza delle opportunità di studio, ricerca e insegnamento offerte dal Programma Fulbright e di rafforzare i legami tra i Fulbrighters dell’Ateneo Federico II.
Dopo i saluti istituzionali di Carla Masi Doria, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Maximilian Aviles, capo dell’Ufficio visti del Consolato degli Stati Uniti a Napoli, insieme al suo staff, fornirà una panoramica sui visti per motivi di studio e ricerca. Maura Striano, assessora all’Istruzione e alle Famiglie del Comune di Napoli, interverrà per sottolineare l’importanza della cooperazione internazionale in ambito accademico.
Federica Di Martino, Educational Adviser presso la Commissione Fulbright Italia, illustrerà le borse offerte dal programma, evidenziando le opportunità di studio, ricerca e insegnamento presso le università americane. Amedeo Arena, referente per le relazioni internazionali del Dipartimento di Giurisprudenza e membro del direttivo dell’Italy Interest Group della Fulbright Association, modererà l’incontro e presenterà una breve relazione sul primo Fulbrighter Fredericiano della storia: lo stesso senatore William Fulbright, fondatore del prestigioso programma di scambio, fu infatti insignito di una laurea honoris causa nel 1962 dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II.
Seguirà una tavola rotonda, in cui alcuni studiosi e docenti federiciani condivideranno le loro esperienze di studio e ricerca negli Stati Uniti nell’ambito del programma Fulbright: Chiara Amitrano, del Dipartimento di Agraria e Fulbrighter presso il Cal State; Davide Galleri, del Dipartimento di Architettura e Fulbrighter presso l’IIT di Chicago; Rosa Sessa, del Dipartimento di Architettura e Fulbrighter Schuman presso la New York University; Claudio Vela, del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Fulbrighter presso l’Università di Boulder; Giuseppe Ruello, del DIETI e Fulbrighter presso la New York University. Infine, Juan Bautista Bardi, Fulbrighter presso la University of California Berkeley racconterà, in collegamento dagli Stati Uniti, la propria esperienza di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Federico II.
L’evento è gratuito ed è aperto a tutti gli studenti, studiosi e docenti interessati. Per maggiori informazioni: https://www.unina.it/-/66644410-il-fulfred-meetup-2025 Contatto: infofulfred@unina.it
La professoressa Masi Doria ha dichiarato: «Questa iniziativa si inserisce perfettamente nello spirito del nostro Dipartimento e del nostro Ateneo.
Il nostro fondatore, Federico II, parlava sei lingue e si confrontava con saggi di culture e religioni diverse, riconoscendo il valore dell’apertura al mondo. Oggi, con il FulFred Meetup, continuiamo su questa strada, promuovendo opportunità di scambio e crescita per i nostri studenti e per la nostra comunità accademica. Il sapere travalica i confini ed accorcia le distanze e, anche in ambito giuridico, il confronto con il diverso rappresenta una preziosa opportunità di comprensione e crescita».
«Sono molto grata alla rete Fulfred per l’organizzazione di questi bellissimi incontri di presentazione del programma Fulbright. Unire al momento dell’illustrazione dei bandi quello della testimonianza dei borsisti che hanno vissuto l’esperienza Fulbright, davvero permette a chi partecipa di cogliere tutte le dimensioni di questo straordinario programma di scambio culturale, dinamico ed in linea con i tempi da quasi ottanta anni» ha dichiarato Federica di Martino.
Il professor Arena ha infine spiegato: «Fin dalla sua fondazione, nel 1946, il programma Fulbright ha avuto come obiettivo quello di promuovere le pacifiche relazioni tra i popoli. Il programma fu inizialmente finanziato grazie alla vendita di materiali bellici, una splendida metafora di come, grazie agli scambi culturali, la reciproca comprensione possa sostituire i conflitti armati nelle relazioni tra i popoli. William Fulbright fu anche un fermo sostenitore del processo di integrazione europea, veicolo di pace in un continente funestato da secoli di sanguinose divisioni. Ed è significativo che, proprio all’indomani uno degli eventi di maggiore tensione internazionale del secolo scorso, la crisi dei missili a Cuba del 1962, la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Napoli, abbia conferito, unica in Italia, una laurea honoris causa al senatore Fulbright per il suo contributo ad un assetto globale basato sul diritto. Con questo evento, promosso dai Fulbrighters Fredericiani in collaborazione con il Consolato generale degli Stati Uniti a Napoli e la U.S.-Italy Fulbright Commission, desideriamo non solo tenere vivo il ricordo, ma anche perpetuare l’ambizione del senatore Fulbright, promuovendo la conoscenza delle opportunità offerte dal programma che porta il suo nome ed incoraggiando le nuove generazioni a impegnarsi nella costruzione di ponti culturali, più che mai essenziali in un mondo ancora segnato da tensioni e confitti».
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