Si è svolta questa mattina, presso il Centro Don Milani, la presentazione delle nuove azioni di prevenzione e contrasto all’uso di droghe del progetto “Non è Roba per Te“.
L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale di Bagheria, vede la sinergia di istituzioni, forze dell’ordine, scuole e associazioni del territorio per affrontare la crescente diffusione del consumo di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione al crack.
All’incontro, coordinato dall’assessore alla politiche socio-sanitarie giovanili e della famiglia Emanuele Tornatore, erano presenti: il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, l’assessore al contrasto delle dipendenze patologiche Biagio Sciortino, il vice prefetto di Palermo Pietro Di Russo, il direttore del Serd di Bagheria Gaetano Pitti, l’assistente sociale del Comune di Bagheria Maria Di Lorenzo, Gaetano Lo Piparo direttore amministrativo della comunità terapeutica Casa dei Giovani, il consigliere comunale con delega alla sicurezza Domenico Barone, la dottoressa Rosa Maria Sampieri del Serd di Bagheria e la dirigente della direzione Politiche sociali Laura Picciurro. Presenti inoltre gli assessori Mineo, Gurrado e Insinga ed i consiglieri comunali Luca Pagano, Marco Tripoli, e Pietro Lo Buglio, dirigenti scolastici e rappresentanti di associazioni del Terzo Settore.
Il sindaco Tripoli ha aperto i lavori sottolineando l’importanza del “patto di comunità” e del lavoro sinergico tra Comune, istituzioni e forze dell’ordine per prevenire e contrastare l’uso delle droghe. “Combattere il consumo di droga, e in particolare del crack, è uno dei modi per combattere la mafia, che oggi miete vittime non più con le bombe ma con il traffico di stupefacenti,” ha dichiarato il sindaco. Tripoli ha poi illustrato le iniziative a supporto degli imprenditori che denunciano il racket.
Il vice prefetto aggiunto Di Russo, cittadino di Bagheria, ha illustrato le azioni che la Prefettura compie con il nucleo interno contro le droghe, evidenziando l’importanza della socialità e del ruolo delle famiglie e della scuola. “La droga è una piaga che offre illusioni e rovina famiglie,” ha affermato Di Russo. “Occorre aumentare i nostri sforzi perché i ragazzi più giovani non sono ancora consapevoli di quanto possa essere pericolosa l’assunzione di queste droghe. Non sanno cosa assumono, sono commistioni incredibili con conseguenze letali.”
Gaetano Lo Piparo direttore amministrativo della Casa dei Giovani ha sottolineato l’importanza di fare rete, nonostante le risorse limitate. “Abbiamo registrato una risposta eccellente da parte delle scuole e voglio sottolineare l’importanza delle famiglie,” ha dichiarato Lo Piparo. “Il crack, derivato dalla cocaina, ha costi accessibili e provoca gravi problemi psichiatrici. Mi auguro che ci sia una sostenibilità del progetto anche dopo la sua naturale scadenza.”
I Servizi sociali, diretti da Laura Picciurrro, sono in prima linea. Maria Di Lorenzo, assistente sociale del Comune, ha evidenziato l’impegno dei servizi sociali comunali nel seguire 81 minori segnalati dall’autorità giudiziaria. “Scendiamo in strada, affrontiamo le minigang, parliamo con ragazzi e famiglie,” ha spiegato Di Lorenzo.
Gaetano Pitti, responsabile del Serd di Bagheria, Cefalù e Termini Imerese, ha dipinto un quadro allarmante: “Abbiamo visto morire degli utilizzatori di crack. A Bagheria ci sono 187 nuovi utenti, l’80% dei quali ha un problema con il crack.” Pitti ha denunciato la carenza di risorse e il sottodimensionamento dei Serd in provincia, passati da 9 a 3. La dottoressa Rosa Maria Sampieri ha aggiunto: “È importante non raccontare gli effetti del crack ai giovani perché, fraintendendoli, ne sono incuriositi, non comprendendo che invece li uccidono.”
L’assessore Sciortino, da 42 anni impegnato nel settore delle dipendenze, ha sottolineato l’importanza dell’attività del centro di ascolto e del numero verde, ricordando i numeri 376.0523121 e 349.9772081. Ha inoltre evidenziato la necessità di creare relazioni significative con i giovani, che spesso manifestano una “fame di ascolto e di relazione”.
Il consigliere delegato alla sicurezza Mimmo Barone ha illustrato il progetto “Sicurezza Partecipata“, sottolineando il suo ruolo nella lotta alla mafia. “Non vi lasciate illudere dall’arresto del piccolo spacciatore, le casse della mafia locale si alimentnao con il traffico droga,” ha ammonito Barone. “Occorre tenere alta l’asticella del controllo. Siamo determinati a lavorare tutti insieme, a parlare con le scuole. I ragazzi sono disponibili a partecipare e alcuni hanno denunciato. Il programma di sicurezza partecipata è una scelta di libertà.“
“Non è Roba per Te”: un progetto a 360 gradi. L’assessore Tornatore ha illustrato nel dettaglio le attività del progetto “Non è Roba per Te”: dalla carta dei servizi all’aiuto telefonico curata dalla giornalista Giusy La Piana, dal centro di ascolto ai pub coinvolti con tovagliette informative, dalle performance artistiche al centro aggregativo giovanile.
Tornatore ha presentato anche l’iniziativa “Piazzette per la Vita“, che prevede la trasformazione delle piazze di spaccio in aree gioco, come piazza Butera, e il prossimo step in piazza Melvins Jones. Il progetto prevede anche un’unità mobile, poli educativi diffusi in 10 zone della città, la raccolta dati e il censimento delle strutture.
E’ dunque un lavoro di squadra per il futuro dei giovani “Non è roba per te”, che rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla droga a Bagheria. Un impegno corale che coinvolge istituzioni, forze dell’ordine, scuole, famiglie e associazioni, con l’obiettivo di proteggere i giovani da un fenomeno che distrugge vite e alimenta la criminalità organizzata.
Marina Mancini
Ufficio stampa
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