Modello 4+2: i buoni motivi per sceglierlo (e quelli per non farlo)

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Il sistema formativo 4+2, recentemente introdotto in Italia, rappresenta una significativa innovazione per il mondo dell’istruzione tecnica e professionale. Ideato per accelerare i tempi di formazione e rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, questo modello potrebbe affermarsi come una valida alternativa ai percorsi tradizionali.

Tuttavia, è importante analizzare cosa significa davvero scegliere il percorso 4+2 e quali sono i pro e i contro.

Cos’è la filiera formativa 4+2?

Il modello 4+2 prevede un percorso di quattro anni di scuola superiore tecnico- professionale, seguito da due anni di specializzazione (facoltativi) presso un ITS Academy.

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L’obiettivo di tale sistema è formare giovani professionisti con competenze pratiche e specializzazioni tecniche richieste dal mercato del lavoro, riducendo i tempi di formazione e migliorando il collegamento tra istruzione e occupazione. I percorsi della filiera, infatti, “sono strutturati in sinergia con il territorio, le imprese, le professioni in funzione delle Dieci Aree tecnologiche degli ITS Academy ” e come tali dovrebbero quindi ridurre il gap tra formazione e lavoro.

Le iscrizioni per il 2025/2026 sono in corso e, dopo i lavori della Commissione ministeriale deputata a vagliare le candidature degli istituti tecnico-professionali per ‘adozione del modello 4+2, le scuole autorizzate passano da 180 dello scorso anno a 396; i percorsi salgono da 225 a 628.

Ma quali sono i pro e contro per incamminarsi su questo percorso? Proviamo a fare un punto

I 5 buoni motivi per scegliere il modello 4+2

1. Tempi ridotti e ingresso anticipato nel mondo del lavoro

Uno dei vantaggi più evidenti è il tempo. Riducendo di un anno la durata della scuola superiore, gli studenti possono accedere prima al mondo del lavoro o proseguire con una formazione tecnica altamente specializzata presso gli ITS Academy. Questo consente loro di anticipare la carriera e ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai percorsi tradizionali. Tuttavia, i percorsi abbreviati, come ricorda anche la piattaforma di orientamento ministeriale, assicurano agli studenti il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti dai corsi quinquennali degli attuali ordinamenti.

2. Formazione pratica e specializzata

Tale modello è pensato per rispondere direttamente alle esigenze delle aziende includendo esperienze di scuola-lavoro (Pcto), apprendistato formativo e moduli didattici tenuti da esperti del settore.

Questo approccio garantisce competenze reali ed aggiornate, direttamente applicabili nel mercato del lavoro. Durante i primi quattro anni di studio, infatti, vengono potenziate le discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), le ore dedicate a percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), la didattica laboratoriale e l’adozione di metodologie e strumenti didattici innovativi.

3. Flessibilità per le scelte future

Al termine del quadriennio, una volta superato l’Esame di Stato, gli studenti possono scegliere se entrare nel mondo del lavoro, proseguire la formazione con un biennio presso un Istituto Tecnologico Superiore per acquisire competenze tecniche avanzate o iscriversi all’università per una formazione accademica.

Questa flessibilità consente di adattarsi agli interessi, alle ambizioni e agli obbiettivi di ciascuno. Come affermato da Maurizio Adamo Chiappa, Direttore generale per l’istruzione tecnica e professionale, il modello non solo risponde alle richieste del presente, ma prepara anche gli studenti ad affrontare le sfide del futuro.

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4. Il fattore internazionalizzazione

Le scuole che abilitano i percorsi devono tenere anche conto del potenziamento del processo di internazionalizzazione (era uno dei punti richiesti ai dirigenti scolastici per l’invio delle candidature e dei progetti di adesione alla nuova filiera formativa tecnologico-professionale, ndr). In che modo? Favorendo il conseguimento di certificazioni internazionali per l’attestazione delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera; promuovendo un’introduzione dell’apprendimento integrato dei contenuti formativi in lingua straniera più efficace; ponendo l’accento sulla dimensione linguistica in funzione del settore di riferimento, anche con il supporto dei conversatori di lingua in compresenza con i docenti delle diverse discipline. Per gli studenti che cercheranno opportunità lavorative anche fuori dall’Italia, è un punto a favore che la stessa sperimentazione prevede.

5. Risposta alle esigenze del mercato

Le aziende cercano giovani professionisti con competenze tecniche e pratiche. Il modello 4+2 forma esperti in settori emergenti ed innovativi, come l’automazione, il digitale, e la meccatronica, aumentando le opportunità di occupazione.

I motivi per non scegliere il modello 4+2

Come per ogni scelta, è importante sapere che niente è perfetto e, quindi, anche il modello 4+2 presenta delle sfide. Ecco alcune considerazioni da tenere a mente per una scelta consapevole:

1. Sperimentazione ancora in corso

Il modello 4+2 è una novità per il sistema italiano e, come ogni sperimentazione, richiede tempo per essere perfezionato. È fondamentale che il Ministero dell’Istruzione continui a monitorare i risultati e garantisca elevati standard qualitativi nella formazione.

2. Impegno e intensità

La riduzione di un anno scolastico richiede un programma didattico più intenso. Ciò implica che gli studenti devono affrontare un percorso più impegnativo, che richiede costanza e dedizione. Una sfida che, con il giusto supporto, si può affrontare con successo. Ecco perché l’orientamento scolastico gioca un ruolo chiave nel supportare tale scelta.

3. Necessità di orientamento adeguato

Decidere il proprio futuro già a 13-14 anni può risultare complicato per molti giovani. Per questo, è fondamentale che scuole e famiglie li aiutino nel compiere una scelta consapevole, analizzando le loro inclinazioni personali e le opportunità offerte dal mercato del lavoro. Un’adeguata informazione e un solido orientamento sono fondamentali, infatti, per una scelta consapevole e mirata al successo professionale.

In conclusione, è essenziale fare tutte le valutazioni del caso e non limitarsi a scegliere un percorso rispetto a un altro, ma immaginare il lavoro e il futuro desiderati. Visitare le scuole, confrontarsi con studenti più grandi e conoscere le aziende partner nei territori permette di avere una visione chiara e concreta della filiera formativa 4+2.

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Per ulteriori informazioni sul sistema 4+2 consultare il sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



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