C’è una data sul calendario che i residenti di Monte Stallonara guardano con preoccupazione. È quella del 20 marzo, giorno in cui gli appartamenti in cui abitano verranno messi all’asta. Una possibilità che l’assemblea capitolina aveva chiesto di scongiurare, per ora senza esservi riuscita.
Il fallimento del costruttore
La vicenda è quella di un piano di zona, nella periferia ovest della città, che oltre al non esser stato ancora completato, ha visto anche il fallimento della cooperativa che aveva l’onere di costruire alcune palazzine, la Acli Castelli Romani Seconda. Per effetto di questa situazione, si è creata una situazione debitoria di circa 2,2 milioni di euro che il commissario liquidatore punta a recuperare attraverso la messa all’asta.
Case già pagate
Fin qui tutto abbastanza lineare se non fosse che, gli inquilini, quegli appartamenti li hanno pagati. “In media ogni nucleo ha versato 100mila euro per la realizzazione, ma ovviamente c’è chi ne ha dato 50mila e chi anche 160mila – aveva avuto modo di spiegare Monica Polidori, presidente del comitato di quartiere – Io personalmente – aveva aggiunto la cittadina – ho versato 115mila euro, ai quali bisogna aggiungere il contributo regionale che nel caso specifico del mio appartamento ammonta a 61mila euro”.
La richiesta disattesa dell’assemblea comunale
Nonostante i soldi versati, dai privati e dalla regione, gli appartamenti del civico 32 di via Decimomannu stanno per essere venduti all’asta. Un’opzione che l’aula Giulio Cesare aveva chiesto di evitare attraverso una mozione, votata all’unanimità lo scorso 12 novembre. “Non è la prima volta che le mozioni dell’Assemblea capitolina rimangono lettera morta. Ma questo caso è particolarmente grave, in quanto rischia di pregiudicare in maniera definitiva i diritti dei cittadini di Monte Stallonara, che il prossimo 20 marzo vedranno messe in vendita le case che hanno già profumatamente pagato senza diventarne proprietari” ha rimarcato la consigliera Virginia Raggi.
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“Con la mozione urgente 139/2024 a mia prima firma, votata all’unanimità dall’Assemblea capitolina – ha aggiunto l’ex sindaca – si era infatti chiesto di attuare quanto deciso con deliberazione 27/2021, ossia di annullare la convenzione urbanistica nei confronti della Cooperativa Acli Romana Seconda e di fermare l’ingiusta vendita all’asta degli immobili tornati in proprietà di Roma Capitale”. Il comune infatti ha preso possesso degli appartamenti che, il curatore, sta per vendere all’asta.
L’appello al sindaco
I consiglieri comunali avevano chiesto l’intercessione del sindaco e dei suoi assessori affinché venisse presentata un’istanza di sospensione cautelare e di cercare “un accordo transattivo con il creditore”. Gli effetti di queste richieste, come rimarcato dall’ex sindaca, sono rimasti “lettera morta”. “Il sindaco Gualtieri e gli Assessori Zevi e Veloccia si assumano le proprie responsabilità e agiscano immediatamente per evitare una tragedia ai danni dei cittadini del quartiere Monte Stallonara, i quali – ha rimarcato Raggi – pur avendo già subito tanto, non vedono ancora finire il loro incubo”.
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