Tensioni nel Pd, Marziano, “Spada arroccato in 3 Comuni, è solo un leader di paese” – BlogSicilia

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“Nel Pd di Siracusa, a differenza di quanto sta accadendo in quello siciliano, non c’è alcun caos ed il congresso, che ha visto in campo due componenti, ha decretato la seguente situazione: da una parte c’è una maggioranza, del 72%, e dall’altra una minoranza attestatasi al 28%”.

Lo afferma a BlogSicilia Bruno Marziano, ex assessore regionale e padre nobile della sinistra siracusana, tra i fondatori del Pd, che risponde al parlamentare regionale Dem, Tiziano Spada, che, intervenuto nella trasmissione Talk Sicilia, in merito all’esito del congresso provinciale, ha spiegato di avere in mano un terzo del partito. “Peraltro, quando il deputato regionale Spada dice di avere un terzo del partito, ricordo che la quota è del 33% e non del 28% ma lasciamo perdere questo aspetto” taglia corto Marziano.

Lo stesso Spada, capo dei bonacciani e sostenitore del candidato Orazio Scalorino sconfitto da Piergiorgio Gerratana dell’area Schlein, ha già presentato ricorso alla Commissione di garanzia per presunte irregolarità, in particolare nella sottoscrizione delle tessere. Tra qualche giorno, il Pd di Siracusa si riunirà per decidere la composizione degli organismi, tra cui la presidenza dell’assemblea e la direzione.

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Marziano, “minoranza scelga cosa fare”

“Per quanto concerne il ruolo della minoranza ha tre strade davanti: nella prima può proporre – dice Marziano – di partecipare alla formazione degli organismi, nella seconda mettersi alla finestra orientando la sua posizione a seconda delle scelte della segreteria, nella terza, invece, assumere il ruolo di opposizione, contestando tutto, come accaduto prima del voto del 26 gennaio con la presentazione dei ricorsi alla Commissione nazionale di garanzia”.

All in dell’area Schlein

Secondo l’ex assessore regionale nonché ex presidente della Provincia di Siracusa, se l’area di Spada manterrà quest’ultima posizione, spetterà al corrente Schlein decidere tutto. “Mi pare di capire che da quanto emerso sulla stampa la minoranza ha scelto di assumere i panni dell’opposizione, in questo caso la maggioranza ha il dovere di guidare il partito, per cui eleggere il presidente dell’Assemblea, la direzione, la segreteria, insediate i dipartimenti. Tutto questo nella considerazione che la minoranza non vuole essere coinvolta, tranne, naturalmente, negli organismi che spettano di diritto”.

Le roccaforti di Spada

Marziano, nell’analisi del risultato del congresso, ritiene che l’area Schlein ha vinto un po’ ovunque, relegando i bonacciniani in una sorta di riserva indiana.  “Il congresso – dice Marziano – ha detto che la maggioranza è radicata in tutti i Comuni della provincia, tranne Floridia, ma questo era comprensibile, a Solarino e Canicattini, anche se la differenza non è stata cospicua. Di certo, non sono il centro del mondo. Questo dovrebbe far riflettere chi dice che ha un terzo del partito in mano (Spada ndr). Con queste scelte, si è ridotto a leader di paese e non dirigente politico su scala provinciale ma questo non lo dico io, bensì i numeri”.

Scalorino aiutato a Siracusa da iscritti vicini al sindaco

Ma c’è un altro dato messo in evidenza da Marziano, quello della città di Siracusa. “Nel capoluogo, dove c’è il cuore del confronto politico, c’è stato – dice Marziano – un risultato importante con l’80% ottenuto dalla componente riconducibile ad Elly Schlein. Peraltro, in quel 20% incassato da Scalorino c’è il contributo di iscritti vicini a consiglieri comunali, come Andrea Buccheri, legati al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, altrimenti il risultato sarebbe stato più mortificante per la componente di Bonaccini. Decidano loro cosa intendono fare, se, insomma partecipare alle dinamiche di partito, o mettersi in una posizione di totale opposizione”.

Spada dice che non siete coesi…

“La compattezza della maggioranza la vedremo in occasione delle nomine degli organismi. Voglio, però, dire che la componente Bonaccini, due anni fa, era al 52% contro il 48% dell’area Schlein con quest’ultima che, adesso, si attesta al 72%. Evidentemente, non sono così uniti e compatti come sbandierano” chiosa Marziano.

 





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