Al tavolo delle trattative i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. La Cig sarà attivata dal 3 febbraio al 20 aprile
Una flessione del mercato degli oggetti decorativi è all’origine dell’annuncio, da parte della famosa azienda bolzanina Thun, di attivare la cassa integrazione di 1-2 giorni la settimana: la decisione interessa 100 dipendenti a Bolzano, dove si trova la sede principale dell’azienda, ma anche di altri 21 dipendenti a Milano e 28 a Mantova.
L’annuncio era stato dati nei giorni scorsi ai sindacati confederali, che hanno avanzato una serie di richieste: la rotazione dei lavoratori collocati in cassa integrazione, la corresponsione della retribuzione ordinaria al 100% e il riconoscimento di tutti gli istituti. Al tavolo delle trattative erano presenti Rossana Rolando (Filctem Cgil), Ivan Munerati (Femca Cisl) e Francesco Mongioì (Uiltec Uil), ma i rappresentanti dell’azienda hanno rifiutato la richiesta di integrazione al 100% della retribuzione ordinaria, mentre si sono detti disponibili alla rotazione dei lavoratori, al riconoscimento degli istituti e all’anticipo del trattamento di cassa integrazione. L’incontro si è dunque svolto in un clima di buona collaborazione, come sottolineano gli stessi sindacati, i quali si sono detti comunque fiduciosi sul futuro: «Si tratta di una crisi passeggera, l’azienda ci ha assicurato che è dovuta ad un calo delle commesse che si verifica nel periodo post-natalizio, quando cioè queste tipologie di prodotti e di regali subiscono una fisiologica flessione nelle vendite» hanno spiegato i sindacalisti. «Ci sono prospettive di rilancio e questa cassa integrazione non va assolutamente vista come un preludio a licenziamenti» aggiungono i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
Cassa integrazione ordinaria
A conferma di questa interpretazione ottimistica c’è anche il fatto che sia stata scelta la cassa integrazione ordinaria anziché quella straordinaria, la quale solitamente riguarda situazioni di maggiore durata. Alla Thun invece la cassa sarà attivata per meno di tre mesi, dal 3 febbraio al 20 aprile 2025, con una riduzione media dell’orario di lavoro di circa il 27%, quindi da uno a due giorni a settimana a lavoratore. Le tre sigle sindacali hanno comunque ribadito la loro forte preoccupazione per la tutela dei lavoratori: «Una riduzione dello stipendio, in media del 27%, a causa della cassa integrazione pesa ancora di più in un territorio come l’Alto Adige, contrassegnato da un’inflazione elevata e un carovita tra i più alti d’Italia» hanno rimarcato in una nota congiunta i sindacalisti Rolando, Munerati e Mongioì.
Modello di business
L’azienda bolzanina, nel 2021, aveva lanciato la Lenet Group, nuova realtà imprenditoriale nata come evoluzione di Thun Spa e costituita da una rete di imprese che offrono prodotti e servizi. Il modello di business di Lenet Group si basa su un’integrazione tra le attività di logistica, digitale ed e-commerce con i prodotti Thun e degli altri marchi del gruppo.
In Alto Adige, intanto, preoccupa anche la crisi del settore automotive, che ha portato l’Intercable di Brunico ad annunciare 50 esuberi. Gli effetti si fanno sentire sia sulle Acciaierie che su Alpitronic.
Alle Acciaierie c’è stata una contrazione di lavoro che ha portato a una settimana di Cassa integrazione al mese. L’azienda ha supplito di tasca propria la perdita di salario. All’Alpitronic è invece prevista una situazione abbastanza stabile ma non agli ottimi livelli di alcuni anni fa.
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