Imprese a quota 61.761 grazie a trasporti e servizi – Cronaca

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BOLZANO. Agli altoatesini non manca lo spirito imprenditoriale. Lo dimostra il numero sempre crescente di imprese iscritte all’apposito Registro della Camera di commercio. A fine 2024 erano registrate 61.761 imprese, come si evidenzia nel Rapporto mensile Ire, della Camera di commercio di Bolzano. Rispetto ai 12 mesi precedenti il loro numero è aumentato dello 0,5%. Per quanto concerne i singoli settori, il numero di imprese è cresciuto nei trasporti (+3,6%), nei servizi (+2,8%), nell’edilizia (+0,6%) e nel turismo (+0,5%).

Vi è stato invece un calo nel commercio (-1,2%), nel comparto manifatturiero (-1,1%), nel settore “ambiente ed energia” (-0,5%), e in agricoltura (-0,2%). Nel terzo trimestre 2024, tra luglio e settembre, il numero di occupati in Alto Adige si è attestato mediamente attorno alle 266.000 unità, mentre le persone in cerca di lavoro erano circa 2.200.
 

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Rispetto allo stesso trimestre del 2023 il numero degli occupati è diminuito dello 0,1%, mentre il numero di persone in cerca di lavoro è calato del 49,5%. Il tasso di disoccupazione era pari allo 0,8%. A dicembre il livello dei prezzi a Bolzano è salito dell’1,2% rispetto al mese precedente. Gli aumenti più significativi si sono registrati nel settore turistico (+3,6%) e in quello delle attività culturali e ricreative (+1,0%). I prezzi sono invece diminuiti nel comparto alimentare (-0,9%) e in quello delle bevande alcoliche e dei tabacchi (-0,4%). Considerando gli ultimi dodici mesi, il livello dei prezzi è salito del 2,3%, con i maggiori rincari che si registrano nel settore turistico (+5,1%) e nella sanità (+2,7%). Si osservano delle diminuzioni solamente nelle comunicazioni (-5,9%) e nel comparto dell’arredamento e degli articoli per la casa (-0,7%).
 

Nel terzo trimestre del 2024 sono state esportate merci dall’Alto Adige per un valore complessivo pari a circa 1,9 miliardi di euro (+4,3% rispetto allo stesso periodo del 2023). L’incremento ha riguardato soprattutto i metalli e prodotti in metallo (+21,5%) e i prodotti agricoli (+14,5%). Le diminuzioni maggiori si sono invece registrate nel settore tessile e dell’abbigliamento (-6,3%) e in quello dei macchinari e delle apparecchiature (-5,0%). Analizzando i dati per Paese, si osserva un aumento particolarmente importante dell’export verso Stati Uniti (+42,2%) e Regno Unito (+35,9%). Una crescita coinvolge anche le esportazioni verso la Germania (+7,1%), il principale partner commerciale dell’Alto Adige. Le diminuzioni più intense hanno invece riguardato le  esportazioni verso i Paesi Bassi (-38,0%) e la Cina (-15,9%). Nei primi undici mesi del 2024, tra gennaio e novembre, le presenze turistiche in Alto Adige sono state oltre 34,3 milioni, con un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
 

L’incremento riguarda soprattutto le presenze di ospiti provenienti da Paesi esteri diversi dalla Germania, cresciute dell’11,6%. I pernottamenti dei turisti germanici sono rimasti sul livello della stagione estiva precedente (-0,1%), mentre le presenze degli ospiti italiani sono diminuite dell’1,2%. A dicembre i consumi di energia elettrica dell’economia altoatesina sono risultati superiori ai livelli dello stesso mese dell’anno precedente (+7,1%). Vi sono stati aumenti nel turismo (+10,6%), nel commercio (+9,8%) e nel comparto manifatturiero (+2,2%), mentre nei servizi (-34,1%), nel settore “energia ed ambiente” (-26,1%) e in agricoltura (-9,0%) si è registrata una diminuzione dei consumi.
 

Nel quarto trimestre del 2024 il prodotto interno lordo dell’Eurozona, corretto per gli effetti di calendario, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente. Anche in Italia la crescita del Pil è stata nulla, mentre l’economia tedesca ha fatto registrare una contrazione dello 0,2%. Le più recenti previsioni della Commissione europea prevedono per l’Eurozona una crescita dell’1,3% nel 2025. Per l’Italia si stima un aumento del Pil reale dell’1,0%, mentre la Germania dovrebbe registrare una crescita più contenuta (+0,7%).
 

A gennaio l’indice del clima di fiducia di imprese e consumatori (Economic sentiment indicator) dell’Eurozona è aumentato di 1,5 punti rispetto a dicembre. Il valore attuale è pari a 95,3 punti. Anche in Germania si osserva un miglioramento, con l’indice che è salito a 88,1, in crescita di 1,2 punti. In Italia l’indice del clima di fiducia è aumentato di 1,8 punti, attestandosi a 100,2. Il miglioramento ha riguardato i consumatori e il comparto manifatturiero, mentre si è osservata una leggera diminuzione dell’indice nelle costruzioni, nel commercio e nei servizi.





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