La rivoluzione green del Comune di Firenze: «Piazze, mini giardini e 50 mila nuovi alberi entro fine mandato»

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di Luca Gasperoni

Stanziati 10 milioni e si punta al raddoppio. Depavimentazione,
riduzione delle isole di calore, palestre all’aperto e orti sociali

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Una città sempre più verde per coniugare sostenibilità, bellezza e vivibilità, combattendo l’impatto della crisi climatica, le cui conseguenze — siccità, caldo estremo e bombe d’acqua — da anni colpiscono con sempre maggiore forza il territorio.

Si chiama Iris, un omaggio al fiore simbolo di Firenze, il piano del verde e degli spazi aperti collegato al piano operativo comunale che la Giunta di Palazzo Vecchio ha approvato con uno stanziamento iniziale di 10 milioni di euro. Obiettivi ambiziosi e tanti progetti ispirati al principio del 3-30-300: tre alberi visibili da ogni finestra, 30 per cento di copertura verde in ogni quartiere e 300 metri al massimo tra ogni casa e lo spazio verde più vicino. «Siamo orgogliosi di iniziare questo cammino e di essere fra le città capofila nella lotta ai cambiamenti climatici e nella mitigazione urbana.




















































È il primo piano del verde di Firenze e fra i primi in Italia, stiamo andando di pari passo con altre grandi capitali europee. Si integra con le politiche di mobilità urbana che stiamo adottando per ridurre l’inquinamento e il traffico», annuncia la sindaca, Sara Funaro. «È stato un grande lavoro che è partito dalla mappatura delle aree e l’individuazione di quelle con meno spazi verdi o più calde. Uno studio dettagliato ha poi permesso di mettere in campo un piano che ha individuato ogni singolo metro quadro dove è possibile intervenire», spiega la vicesindaca e assessora al Verde, Paola Galgani, che si è spesa molto per l’adozione di uno strumento urbanistico facoltativo ma capace di incidere sulla svolta green della città.

Il piano in numeri

Il piano evidenzia la necessità generale di recuperare ogni spazio pubblico disponibile per realizzare «infrastrutture verdi» e arricchire il tessuto urbano, anche nel centro di pieta, di elementi naturali. Previsti nuovi alberi con funzione di ombreggiamento specialmente lungo strade e parcheggi, nuovi spazi verdi anche di dimensioni ridotte nei quartieri e soluzioni basate sulla natura e il suo ripristino (desigillatura e depavimentazioni, rain garden, tetti verdi).

L’obiettivo è centrare, con piccoli e grandi interventi, questi numeri entro la fine del mandato: 50.000 nuovi alberi e arbusti, 20 nuovi spazi verdi vicino casa, 50 nuove aree gioco, 10 piazze verdi, 10 campi sportivi, 50 palestre all’aperto e 10mila metri quadrati di superfici rese di nuovo permeabili. 

Le criticità

Firenze da anni è soggetta, in linea con le tendenze globali, a un crescente aumento delle temperature che provoca, insieme al consumo del suolo e all’inquinamento, un allargamento delle isole di calore e un aumento del rischio idrogeologico.

L’impatto della crisi climatica infatti sta portando Firenze verso un clima sempre più tropicale, contrassegnato da un aumento delle precipitazioni intense e improvvise (come quella verificatisi pochi giorni fa), da fenomeni di siccità e da un caldo record, capace nella scorsa estate di toccare tre volte quota 40 gradi. Non a caso nel 2024 Firenze si è classificata penultima (107esima) nella classifica nazionale di vivibilità climatica dei capoluoghi di provincia elaborata dal Corriere della Sera e IlMeteo.it

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Gli interventi

Le priorità indicate da Palazzo Vecchio nel piano sono la depavimentazione, la riduzione delle isole di calore, più spazi di giochi e orti sociali, maggiore prossimità delle aree verdi e della copertura arborea.

Progetti da realizzare che troveranno spazio in tutta la città: dal pocket garden in piazza Nannotti ai filari alberati nel controviale di viale Guidoni, passando per le aree giochi in via Ugo Moschi, gli orti urbani all’Argingrosso, le aree verdi in via dell’Olivuzzo, la rinaturalizzazione del centro storico con un progetto in piazza San Pancrazio, la depavimentazione del giardino del Lippi e gli alberi nel parcheggio di piazza Artom. 

Il nodo dei fondi

La delibera sul piano del verde, firmata dalla vicesindaca Galgani, ha ricevuto il via libera dalla Giunta e diventerà operativa solo dopo il vaglio dei quartieri e l’approvazione finale del Consiglio comunale.

Palazzo Vecchio ha già stanziato 10 milioni di euro nel bilancio 2025-2027, con l’obiettivo di arrivare a quota 20 entro la fine del mandato. Sulla base dell’accordo di programma tra Comune e Fondazione Capellino, l’intervento pilota di trasformazione dello spazio urbano adottando soluzioni basate sulla natura sarà quello di piazza Artom.

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1 febbraio 2025 ( modifica il 1 febbraio 2025 | 07:55)

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