Presidente mi rivolgo a lei nella veste di servitore dello Stato, di quella parte sana dello Stato, ahimè sopraffatta da quell’altra parte non sana, composta da traditori, vigliacchi che hanno infierito sui giusti per favorire l’avanzata delle mafie, della corruzione, che ha visto sacrificare tante vittime innocenti di mafia, di mostruose stragi, disumane e vergognose.
Sono stati sacrificati, grazie ai servizi deviati, ai mandanti esterni, ai conniventi della mafia all’interno delle Istituzioni e dei centri nevralgici del potere, giornalisti, politici, magistrati, funzionari di polizia, colleghi appartenenti alle forze dell’ordine, il Prefetto dalla Chiesa, cittadini inermi vittime di stragi feroci, come pure tante persone vittime di usura e di pizzo.
E’ da anni che si registra il fenomeno inquietante di suicidi all’interno delle forze dell’ordine, qualche caso si è verificato anche all’interno di sedi istituzionali, ma non se ne parla a sufficienza, né si ha conoscenza di iniziative tese ad approfondirne le cause come se la questione fosse di interesse generale, né si hanno dichiarazioni convincenti in merito da parte chi avrebbe titolo per farlo.
Si sarebbe poi suicidato un nostro collega Vice Prefetto Saporito, all’interno di uffici ministeriali, caso avvolto dal mistero, avendo lo stesso reso dichiarazioni ai magistrati su un’inchiesta svolta a Napoli.
In questo quadro sconcertante lei cosa fa, per strategie di partito e di consensi elettorali, cristallizza l’attenzione solo su Paolo Borsellino?
Certamente egli rappresenta una icona di legalità e di trasparenza, ma non isolatamente, mentre sembrerebbe – dalle sue gravi omissioni visto che non si degna di citarle, sembra che le altre vittime del dovere siano relegate nel regno dell’inesistente!!!
Il Paese va rappresentato nella sua interezza, e non basta continuare ad affermare che il suo obiettivo è la lotta alla mafia, quale mafia?
Poiché non ci è dato rilevare segnali che vadano in questa direzione, può spiegare come fa la lotta alla mafia?
Quali sarebbero le riforme, i provvedimenti da lei adottati, avviati, che intende avviare per sostenere tale assunto?
Troppo spesso si ha la sensazione che lei, unitamente alla compagine governativa, si senta al di sopra della legge; non è così, come ogni comune cittadino anche lei è tenuta a rendere conto al Paese del suo operato, altro che scudi penali ed immunità parlamentare!
Da quando il Governo si è insediato in questo Paese si è registrato un crescente clima di odio, regna un caos totale.
Lei si serve di soggetti compiacenti che hanno snaturato il proprio ruolo per divenire meri esecutori delle direttive che impone.
In proposito colgo l’occasione per sottolineare ancora una volta che il Prefetto è un tecnico, ruolo questo che da tempo risulta fortemente ridimensionato, per mire di carriera, di vantaggi che rendono indegni coloro che si prestano.
Ciò non vale ovviamente solo per i Prefetti, ma per quanti svendono le competenze assegnate loro dalla legge alla categoria di appartenenza, per assecondare la politica.
Ovviamente un conto è il servizio trasparente da rendere nelle sedi competenti ai politici, altra cosa è invece l’asservimento alla politica in generale, che in tanta parte risulta essere malsana.
Gli atteggiamenti sprezzanti che lei adotta, la protervia con cui difende il suo discutibile operato, dal quale trapela l’autoesaltazione di sé, le scene disumane alle quali abbiamo assistito, non disegnano un quadro esaltante di un presente che a volte sembra un brutto sogno, mentre non è altro che triste realtà.
Sono aumentati i conflitti sociali grazie alla campagna di odio che imperversa, lei non tiene in alcun conto la diffusa sofferenza che esiste nel nostro Paese, i forti disagi che le sue discutibili scelte stanno provocando.
Il potere acceca si sa, ma nulla è scontato per sempre, prima o poi si paga il prezzo delle sofferenze inflitte e questo non sembra esserle chiaro a sufficienza.
Per azzardare una analisi storica della situazione che stiamo vivendo, la politica perversa ha messo a punto da qualche decennio un disegno artatamente costruito, teso a scardinare la Costituzione ed a minare il principio della separazione dei poteri.
Per penetrare negli svariati contesti operativi di rilievo, ha risucchiato al proprio interno più figure appartenenti a svariate categorie, facendole candidare ed eleggere, e così la politica malsana ha affondato i gangli in tutti i punti nevralgici delle Istituzioni, della stampa, delle categorie imprenditoriali, del mondo dell’economia, delle banche, fino a divenire un mostruoso unicum, il che l’ha resa un vero e proprio cancro di questo Paese, peraltro imbrigliato da questo perverso sistema.
E’ stato compresso il diritto di voto dei cittadini e di scelta dei propri rappresentanti, fino ad arrivare al fenomeno tristemente noto dell’astensione al voto, anch’esso frutto di un mero calcolo.
* Segretario Generale dell’Unadir (sindacato dei Prefetti Vice Prefetti e Dirigenti del Pubblico Impiego appartenenti al Comparto Sicurezza)
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