Materia è nel nostro stile. Un piglio da start up con una gran cura per la memoria

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Ci siamo. Sabato primo febbraio Materia aprirà le proprie porte. Tre ore di incontri, festa, musica e ricordi.

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La prima parola è grazie. Grazie alle quasi mille persone che hanno dato forma al nostro sogno, hanno accompagnato il progetto lungo un intero anno, hanno sostenuto le nostre proposte.

Una grande comunità che indica diverse cose. Una provincia reattiva e partecipe. Quando a gennaio del 2024 abbiamo lanciato l’idea di costruire una nuova sede per VareseNews chiedendo consigli, suggerimenti, idee per costruire un progetto, non sapevamo ancora che l’avremmo chiamata Materia.

Avevamo chiaro che il percorso da fare sarebbe stato partecipato e non solo nostro. Una scommessa vinta a partire dall’identità del luogo che andiamo a inaugurare. Sarà la casa di VareseNews, ma insieme a questo tanto altro. Le facce di chi è già passato a trovarci sono eloquenti. Si leggono meraviglia e stupore, perché dopo la sua chiusura, l’ex scuola Marconi torna a vivere mantenendo la sua storia, ma rigenerandosi e guardando con fiducia al futuro.

Grazie a Matteo Fiorini e al suo team, a Roberta Cattorini e al suo studio, all’Ordine degli architetti per averci accompagnato con entusiasmo nel concorso di idee. Grazie alle imprese che hanno partecipato ai lavori e a un fundraising sostanzioso, alle ottocento persone e realtà che hanno sostenuto tre diversi crowdfunding.

Materia è nel nostro stile. Un piglio da start up con una gran cura per la memoria. Sappiamo bene che siamo arrivati fin qui grazie all’impegno di tanti. Di tutte le persone che lavorano e hanno lavorato negli anni al nostro progetto editoriale. Dei soci, dei tanti sostenitori, aziende, associazioni, enti, singole persone. Con loro anche tanti amici che non potranno vedere Materia, ma saranno lo stesso con noi e ci resteranno per sempre.

In questi 27 anni abbiamo avuto al nostro fianco persone straordinarie che hanno apportato un grande valore a VareseNews. Li ricordiamo con tanto affetto e gratitudine e a loro dedichiamo gli spazi della nuova struttura.

Il primo a lasciarci è stato Gigi Bassani nel lontano 2001. A lui sarà intitolato l’ufficio del direttore. La sala riunioni prenderà il nome di Luigi Orrigoni scomparso nel 2008. A lui ci lega una profonda gratitudine per aver sempre creduto nel valore di VareseNews. Una relazione che si è sviluppata nel tempo con tutta la sua famiglia e Tigros, l’azienda che fondò a partire proprio da Castronno. La sala corsi sarà intitolata a Marino Bergamaschi. Una scelta precisa perché l’ex direttore di Confartigianato Varese e prima ancora sindacalista di grande valore, amava la formazione. Di lui ci mancano tante cose e più di tutte le lunghe discussioni sul futuro della provincia. A Clemente Ballerio, il “ragioniere” per tutti noi, è intitolato lo studio tv. Lui è stato un grande innovatore e ha sempre guardato avanti. La Elmec da 25 anni è impegnata nella società editoriale con grande energia e competenza.

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Maria Concetta Boni ha vissuto VareseNews con un occhio diverso dagli altri. Una cura per le persone, per i “ragazzi” come ci chiamava lei. La biblioteca porterà il suo nome. L’ultimo a lasciarci, pochi mesi fa è Giori Ferrazzi. Scout e da anni cooperatore dall’altra parte del mondo. Lui ci amava e VareseNews era la prima cosa che leggeva tutte le mattine. Come per Gigi e Marino, il suo grande cuore non ha retto e ha smesso di battere. Con Giori abbiamo fatto tanti progetti e lo porteremo per sempre con noi.

Chiudiamo con due giganti del giornalismo. Gaspare Morgione e Pier Fausto Vedani sono stati maestri, colleghi, compagni di viaggio negli anni più difficili, ma anche più affascinanti. Avevano ritrovato la passione della loro gioventù. Erano curiosi, attenti, sensibili, capaci di accompagnarci su una salita impervia che prevedeva di uscire da un’esperienza sperimentale per diventare un giornale autorevole per ogni ambiente. Gaspare non era di tante parole, ma bastava la sua matita a lasciare un segno. Pier Fausto arrivava dove nessuno di noi in quei periodi poteva arrivare.  A loro dedichiamo lo spazio della redazione. Un open space trasparente come deve essere il giornalismo. Un’aula più grande rispetto a come era quando varcavano le porte i bambini.

L’ex rettore dell’Università Insubria Angelo Tagliabue e l’attuale presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli, senza essersi consultati, definirono VareseNews e questo nuovo spazio come il “pensatoio del Varesotto”. Terremo a mente queste parole perché sono una bella responsabilità.

Siamo entrati nel ventottesimo anno di attività. Varese web srl a giugno compirà 25 anni. È un gran pezzo della storia del digitale in provincia di Varese. Proseguiamo il cammino e ripartiamo da Materia. Uno spazio aperto per tutte le comunità. Vi aspettiamo.

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