Duomo gremito per la funzione religiosa. Il Vescovo: ‘Giornata che unisce la comunità, per il bene comune, nessuno si salva da solo’. Poi appello alla politica: ‘Chi governa si immerga nelle comunità e nelle difficoltà’. Il video
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Duomo di Modena, la casa di San Geminiano, nuovamente gremito questa mattina per la messa dedicata al Santo patrono di Modena. Con la partecipazione di migliaia di modenesi, delle autorità civili militari e le rappresentanze delle istituzioni pubbliche della città. Che l’arcivescovo di Modena Erio Castellucci ha ricordato in apertura della celebrazione religiosa.
Unione e spirito di comunità nell’omelia
Nel corso della Messa in onore di San Geminiano, il vescovo di Modena, Erio Castellucci, ha posto al centro della sua omelia lo spirito di comunità, sottolineando come il bene comune si esprima anche nella partecipazione corale alle celebrazioni in onore del Santo Patrono. Unione di intenti e collaborazione tra le istituzioni civili, religiose e il mondo del volontariato sono stati i temi centrali toccati dal vescovo, che ha ribadito l’importanza di lavorare insieme per il bene collettivo.
Durante il suo intervento, il vescovo Castellucci ha ricordato la missione di Gesù come pastore, immerso tra la gente, a stretto contatto con la folla e le persone, soprattutto fragili. Questa immagine di Gesù, così vicina al popolo, è stata messa come alternativa a quella di rappresentanti di governo che, secondo il vescovo, spesso prendono decisioni lontane dalla realtà quotidiana, in una logica da ‘smart working’ lontano dalle problematiche delle comunità che invece sarebbero da vivere, dall’interno.
Da qui un appello forte e chiaro, il vescovo Castellucci ha invitato tutti a immergersi nella realtà quotidiana delle persone, soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione, per portare un supporto concreto e positivo nella vita e nello sviluppo della comunità.
‘La festa di San Geminiano – ha affermato nell’Omelia – è occasione per esprimere la profonda sintonia e collaborazione tra autorità, istituzioni ed enti, che qui a Modena formano un tessuto solido e solidale. Tutte e tre le azioni svolte da Gesù e consegnate ai discepoli – insegnamento, predicazione e cura – sono qui praticate con intensità e competenza: i percorsi didattici, i progetti formativi e le opere assistenziali intercettano ogni giorno la vita, i problemi e le risorse di migliaia e migliaia di persone, quelle folle di cui Gesù osservava i volti. Avrebbe avuto una vita più facile, il Signore, se avesse svolto quei compiti protetto da mura: se avesse insegnato nella sinagoga aprendovi un ufficio, o predicato il vangelo da un pulpito (come sto facendo io), o curato le persone dentro ad un ambulatorio. Invece preferì percorrere città e villaggi: per lui, ufficio, pulpito e ambulatorio è la strada, la piazza, la casa, la riva del lago, la pianura della campagna e il pendio del monte.
L’alternativa dunque, per chi tra noi esercita un qualsiasi compito di guida, è la stessa del tempo di Gesù: percorrere le città e i villaggi, guardando in faccia le persone e lasciandosi commuovere, oppure stare chiusi tra quattro mura guardando città e villaggi dall’alto, studiando solo le statistiche e formulando soluzioni sulla carta. Chi lavora sul campo riceve anche qualche provocazione e perfino qualche insulto, ma capisce la realtà e arriva al cuore delle persone e dei problemi: e quando poi torna nel proprio studio – è pur necessario fermarsi e riflettere – allora cerca risposte incisive, perché fondate sulla realtà. Forse per questo abbiamo la sensazione che le scelte politiche assunte da chi opera lontano da noi siano talvolta avulse dai problemi veri e si basino più che altro su sondaggi e calcoli elettorali, arrivando ad inculcare paure e chiusure, pur di ottenere facili consensi. La politica smart working, che evita le folle, limitandosi ai social e ai salotti televisivi, resta lontana dal mondo reale; quella che invece ‘percorre le città e i villaggi’, incontrando i volti, elabora soluzioni efficaci. Lo stesso vale per tutte le nostre istituzioni e organizzazioni, Chiesa inclusa. Papa Francesco raccomanda ai cristiani quella vicinanza e prossimità che si lascia disturbare dalle ferite della gente, le fa proprie, ed estrae poi dal Vangelo la speranza che solo il Signore risorto può dare’
L’omaggio del Comune al Santo
Le celebrazioni si sono aperte con il corteo delle autorità cittadine, civili e militari, hanno raggiunto il Duomo partendo dal Palazzo comunale alle 10.30, portando in dono i due ceri votivi, sei candele e l’olio per la lampada che arde perennemente nella cripta della Cattedrale, davanti al sepolcro del Santo Vescovo.
I ceri e l’olio sono stati offerti durante la cerimonia religiosa, che è iniziata alle 11, presieduta dall’arcivescovo Erio Castellucci e concelebrata da altri vescovi e dai sacerdoti del Capitolo metropolitano. Al corteo, accompagnato dalla banda cittadina, hanno partecipato il sindaco Massimo Mezzetti, il presidente del Consiglio comunale Antonio Carpentieri il prefetto ed il questore di Modena e altre autorità, insieme al gonfalone, ai figuranti in costume storico e ai valletti in livrea gialloblù. Presenti numerosi politici e parlamentari di maggioranza e opposizione.
Il corteo è partito dal Palazzo comunale, ha attraversato piazzetta delle Ova e la via Emilia, giungendo infine in corso Duomo, per entrare nella storica cattedrale romanica.
Alla cerimonia hanno partecipato anche delegazioni provenienti da altre città legate a San Geminiano. Da Pontremoli, il cui santo patrono è proprio San Geminiano, è arrivato il sindaco Jacopo Ferri, insieme al consigliere comunale Massimo Lecchini e al gonfalone. Anche San Gimignano, città di cui Geminiano è il Santo protettore, ha inviato una delegazione, composta dal sindaco Andrea Marrucci, dall’assessore Daniela Morbis e dal gonfalone.
La fiera
Sono circa cinquecento gli ambulanti presenti con le loro attività nel centro storico di Modena, distribuite tra via Emilia Centro e le piazze Matteotti, Mazzini, Grande e Roma.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>
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