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Dopo l’Educazione finanziaria, nelle scuole si dovranno insegnare anche le conoscenze di base in materia di Sicurezza nei luoghi di lavoro: queste ore, però, non avranno una loro autonomia, ma rientreranno nelle 33 ore trasversali già previste all’interno dell’insegnamento dell’Educazione Civica e quindi assegnate da ogni Consiglio di Classe ai docenti delle materie curricolari. Il testo sarà approvato definitivamente in aula della Camera dei Deputati la prossima settimana, dopo le modifiche formali apportate in Senato: l’ordine del giorno sulla proposta di legge – dal titolo “Disposizioni recanti l’introduzione delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica” – prevede la discussione nel corso della seduta n. 420 di lunedì 3 febbraio.
Il sindacato Anief reputa più che corretto introdurre delle ore di formazione di Educazione finanziaria e di Sicurezza sul lavoro. Ma perché, allora, per renderle più incisive, non assegniamo questi insegnamenti ad insegnanti specializzati dando loro modo di svolgere una o due ore a settimana? E perché non prevedere anche dei moduli di insegnamento sul Diritto dell’Unione Europea?
“Come sindacato rappresentativo del comparto Istruzione, Università e Ricerca – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – continuiamo a ribadire la necessità di dare autonomia alle materie legate all’Educazione civica, perché si tratta di insegnamenti sempre più carichi di argomenti centrali per la formazione dei nostri giovani. Proprio per questi motivi, sarebbe bene affidare queste ore settimanali a docenti specializzati in Diritto ed Economia, almeno nella scuola secondaria. Inoltre, l’Anief ritiene fondamentale inserire nell’ambito dell’Educazione Civica anche i temi che trattano la cittadinanza europea: sono contenuti centrali per il cittadino europea, ancora non affrontati con la giusta importanza come invece già avviene da tempo – conclude Pacifico – per la cittadinanza italiana”.
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