“Vendesi”, togli subito il cartello da casa tua | Arrivano sanzioni da 3.000€

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Non tutti lo sanno ma affiggere il cartello con “Vendesi” è un illecito che prevede sanzioni anche molto alte

Negli ultimi anni, la normativa riguardante l’affissione dei cartelli “Vendesi” è diventata sempre più stringente, prevedendo multe salate per chi non rispetta le regole. Oltre alle restrizioni previste dal Codice della Strada, dal 2012 è obbligatorio indicare anche l’indice di prestazione energetica (IPE) dell’immobile. Tuttavia, molte di queste sanzioni risultano controverse e spesso vengono impugnate dalle agenzie immobiliari, come evidenziato dalla Fimaa Milano, che assiste i propri associati nelle dispute con le autorità locali.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Le multe più comuni sono legate alla violazione dell’articolo 23 del Codice della Strada, che vieta qualsiasi tipo di pubblicità che possa distrarre i conducenti o confondersi con la segnaletica stradale. In provincia di Milano, ad esempio, un’agenzia ha ricevuto una multa di 600 euro per aver affisso un cartello su un cancello in prossimità di un incrocio. In alcuni casi, le sanzioni possono arrivare fino a 3.000-4.000 euro per cartello, generando un forte malcontento tra gli agenti immobiliari.

Il Codice della Strada prevede che qualsiasi mezzo pubblicitario visibile dalla strada necessiti di un’autorizzazione dell’ente proprietario della strada, con competenza affidata ai Comuni nei centri abitati. Tuttavia, i regolamenti variano da Comune a Comune: a Bologna, ad esempio, i cartelli inferiori a un quarto di metro quadro (formato A4 circa) possono essere affissi senza autorizzazione se posti direttamente sull’immobile in vendita. Questa discrepanza normativa porta a interpretazioni soggettive da parte delle autorità locali, generando confusione tra i professionisti del settore.

Oltre alle multe legate alla sicurezza stradale, i cartelli “Vendesi” possono essere soggetti a un’imposta di pubblicità se superano determinate dimensioni. Il Decreto Legislativo n.507 del 1993 stabilisce che i cartelli entro il quarto di metro quadro sono esenti dal tributo, ma solo se affissi sull’immobile in vendita. Questo spiega la dicitura ricorrente “in questo stabile” presente su molti annunci. Le agenzie immobiliari, inoltre, devono dimostrare di avere una procura dal proprietario dell’immobile, altrimenti il cartello viene considerato pubblicità aziendale, con obbligo di pagamento dell’imposta comunale.

Le vetrine delle agenzie immobiliari e le differenze tra Comuni

Le agenzie immobiliari devono prestare particolare attenzione ai cartelli esposti nelle loro vetrine. In alcune città, come Bologna, gli annunci privi di logo o contatti dell’agenzia sono esentati dal tributo, considerati semplice “esposizione di un prodotto”. In altre città, invece, la presenza di più cartelli può richiedere il pagamento di una tassa proporzionale alla superficie espositiva. Anche in questo caso, la regolamentazione varia da Comune a Comune, rendendo difficile per le agenzie conoscere con certezza le regole da seguire.

In alcune città, i regolamenti prevedono che ogni singolo cartello venga comunicato all’ente locale, mentre in altre si lascia ampia libertà di interpretazione agli agenti della polizia municipale. Questa situazione porta a discrepanze evidenti nei controlli: in alcuni Comuni l’affissione di un cartello può essere considerata illegale, mentre in altri non viene neppure sanzionata. Alcuni funzionari dell’Amsa di Milano, ad esempio, hanno perfino contestato la presenza dei cartelli come “imbrattamento dei muri”, aggravando ulteriormente la confusione normativa.

Vendesi – (cataniaoggi.it-pexels)

L’obbligo di indicare la classe energetica

Dal 2012, la normativa impone l’indicazione della classe energetica e dell’IPE sugli annunci immobiliari. Tuttavia, il rispetto di questa regola è ancora piuttosto disomogeneo. Molti cartelli riportano una dichiarazione automatica in classe G, ma le sanzioni per mancata indicazione dell’indice di prestazione energetica sono ancora rare. Secondo Fimaa Milano, i controlli sono più frequenti nelle aree provinciali, mentre nelle grandi città gli stessi uffici comunali contattano direttamente le associazioni di categoria per avere chiarimenti sulle norme da applicare.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Le normative sui cartelli “Vendesi” presentano numerose discrepanze a livello locale, creando incertezza tra gli agenti immobiliari e il rischio di sanzioni impreviste. La mancanza di una regolamentazione uniforme a livello nazionale, unita alla discrezionalità degli enti locali, rende difficile per le agenzie rispettare le regole senza incorrere in multe. Fimaa Milano continua a lavorare per chiarire le disposizioni e fornire supporto agli associati, ma il settore attende ancora una circolare nazionale chiara e uniforme, che possa finalmente mettere ordine in questa complessa materia.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link