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Con riguardo invece al Credito d’Imposta 5.0., – prosegue MFLaw – la Legge di Bilancio 2025 prevede inter alia: (art. 1, commi 427 – 429 della Legge di Bilancio): un ampliamento della platea dei soggetti beneficiari dell’agevolazione: il Credito in esame può essere fruito anche daquelle specifiche imprese che offrono dei servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica (cd. ESCO, dotate di certificazione UNI CEI 11352; una rimodulazione degli scaglioni del Credito: si passa da 3 scaglioni (35% fino a 2,5 mln, 15% dai 2,5 mln fino a 10 mln e 5% da 10 mln fino a 50 mln) a 2 scaglioni di più ampia portata tal per cui è riconosciuto un credito del 35% del costo per investimenti fino a 10 mln di Euro ed un credito del 5% del costo per investimenti da 10 mln a 50 mln di Euro.
Sono infine previsti rilevanti incrementi in termini di beneficio del Credito d’imposta 5.0. in caso di superamento di specifiche soglie di vantaggi energetici (in particolare, incremento del 40% o del 10 % rispettivamente per investimenti fino a 10 mln e da 10 mln a 50 mln se si registra una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale superiore al 6% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 10%; incremento del 45% e del 15 % rispettivamente per gli investimenti fino a 10 mln di euro e per gli investimenti ricompresi tra 10 mln e 50 mln di Euro se si registra una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale superiore al 10% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%).
Infine, – conclude MFLaw – si registra con favore la circostanza per cui il Credito d’imposta Industria 5.0 sia oggi cumulabile con altre agevolazioni, comprese quelle previste per le Zone Economiche Speciali (ZES), e si applica retroattivamente agli investimenti effettuati a partire dal 1 gennaio 2024.
“Gli incentivi fiscali in corso di attuazione – commenta Emanuele Tito, esperto di diritto tributario, di MFLaw – rappresentano una straordinaria opportunità per le imprese radicate nel territorio nazionale che realizzano investimenti innovativi in linea con la politica di sostenibilità. I crediti d’imposta Industria 4.0 e 5.0 non solo offrono vantaggi concreti in termini di digitalizzazione e ottimizzazione dei processi produttivi, ma sono anche strumenti fondamentali per la transizione ecologica del nostro sistema industriale”.
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