Sanità, in consiglio regionale commissione ad hoc su progetti Pnrr. Scontro su costi e compiti

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La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato lunedì, a maggioranza, l’istituzione della «Commissione speciale sull’attuazione del Pnrr, Missione 6: Salute». L’organo avrà il compito di monitorare l’attuazione dei progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza nel settore sanitario regionale.

Gli obiettivi La nuova Commissione avrà il compito di verificare lo stato di avanzamento degli interventi previsti dal Pnrr per la sanità umbra. L’obiettivo principale è quello di garantire un monitoraggio costante sull’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, sulla ricerca scientifica biomedica e sulla formazione del personale sanitario. In particolare, la Commissione seguirà da vicino la ristrutturazione dei servizi sanitari territoriali, l’implementazione dell’assistenza domiciliare, la digitalizzazione della sanità e lo sviluppo della telemedicina. Secondo i promotori della proposta di legge, la Commissione rappresenta uno strumento utile per acquisire informazioni dettagliate sui progetti in corso e proporre eventuali interventi legislativi per migliorare l’efficacia delle riforme previste dalla Missione 6. La sua attività sarà quindi di supporto alla giunta regionale e all’Assemblea legislativa nel raggiungimento degli obiettivi sanitari del Piano.

I costi e la durata L’istituzione della Commissione è stata proposta dai consiglieri regionali Fabrizio Ricci (Avs), Luca Simonetti (M5S), Bianca Maria Tagliaferri (Umbria Domani-Proietti Presidente) e Cristian Betti (Pd). Il provvedimento prevede una durata iniziale di 30 mesi, con la possibilità di estensione fino alla fine della legislatura. Il costo stimato per il funzionamento della Commissione è di 191mila euro per i primi due anni e mezzo, cifra che salirebbe a 363mila euro in caso di proroga per ulteriori 27 mesi. Le risorse saranno impiegate per garantire il corretto funzionamento della Commissione, che potrà condurre audizioni, raccogliere dati e formulare proposte di indirizzo per l’Assemblea legislativa. Tuttavia, l’opposizione ha sollevato critiche in merito all’impatto economico della nuova struttura, ritenendolo eccessivo e proponendo soluzioni alternative a costo zero.

Il dibattito L’approvazione della proposta è arrivata dopo un acceso dibattito. I cinque commissari di maggioranza hanno votato a favore, mentre i tre rappresentanti dell’opposizione si sono espressi contro, annunciando emendamenti in Aula. Il presidente della Prima commissione, Francesco Filipponi (Pd), ha difeso l’iniziativa, sottolineando come la Commissione speciale sia fondamentale per garantire trasparenza e partecipazione nel processo di attuazione del Pnrr in ambito sanitario. Secondo Filipponi e gli altri consiglieri di maggioranza, l’organo non intende sostituirsi ai dirigenti sanitari, ma rappresenta un luogo di confronto per migliorare le strategie di intervento.

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L’opposizione Di parere opposto l’opposizione, con la vicepresidente della Prima commissione, Laura Pernazza (FI), che ha definito l’istituzione della Commissione «un atto di sfiducia» nei confronti della presidente della giunta. Pernazza e i colleghi di minoranza hanno inoltre evidenziato il rischio di una sovrapposizione con la Commissione permanente già operativa sul tema (la Terza) e hanno contestato il costo del nuovo organismo, proponendo che i lavori siano svolti senza oneri aggiuntivi per il bilancio regionale. Nel corso della seduta, la Commissione ha inoltre programmato un’audizione con il sindacato nazionale della polizia locale, i sindacati confederali, l’Anci e l’Upi per discutere della riforma della legge regionale sulla Polizia locale, risalente ormai al 2005. Il dibattito proseguirà ora in Aula, dove la minoranza presenterà gli emendamenti volti a ridurre i costi della Commissione e a chiarirne il ruolo all’interno del quadro istituzionale regionale.

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