Vampira Umanista Cerca Suicida Consenziente | I vampiri non sono mai stati cosi dolci

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Vampira Umanista Cerca Suicida Consenziente di Ariane Louis-Seize arriva sulla piattaforma di I Wonder, IWONDERFULL a partire dal 4 febbraio. Il film presentato è vincitore del premio Miglior Regia per la Giornata degli Autori a Venezia 80. La casa di produzione è canadese ed è una piccola realtà, con all’attivo quattro film e diversi cortometraggi: L’Art et Essai. Fondata nel 2019, ha l’obiettivo di promuovere l’arte cinematografica del Québec ed è guidata da cinque professioniste del settore della produzione audiovisiva. In Italia, il film sarà distribuito da IWonder a febbraio 2025.

Sasha è una giovane vampira con un problema molto serio: possiede una sensibilità che le impedisce di uccidere! Quando i genitori, esasperati dalla situazione, le tagliano i rifornimenti di sangue, la sua vita è in pericolo.

Il cast è composto da attori e attrici poco noti al grande pubblico, ma che compensano con un’abilità scenica magnetica. La protagonista assoluta è Sara Montpetit, che interpreta Sasha con una straordinaria capacità espressiva: le basta un rapido sguardo per trasmettere tutto ciò che il personaggio richiede. Paul è interpretato da Félix-Antoine Bérnard: il suo personaggio è un ragazzo con tendenze suicide ed è proprio questo il motivo che lo porterà a legare con Sasha. Sullo sfondo troviamo la famiglia della protagonista, con il padre e la madre interpretati da Steve Laplante e Sophie Cadieux, entrambi in ruoli molto divertenti seppur brevi. Completano il quadro la sorella di Sasha e la zia, interpretate rispettivamente da Noémie O’Farrell e Marie Brassard.

La regia di Ariane Louis-Seize, qui al suo esordio nel lungometraggio, riesce a definire il tono del film con grande coerenza per tutta la durata. La macchina da presa segue i personaggi e, insieme alla sceneggiatura, ne esplora le emozioni attraverso la struttura del coming-of-age. Il film si apre con il quattordicesimo compleanno di Sasha, una fase cruciale dell’adolescenza fatta di ribellione e scoperta, e si chiude con una protagonista più adulta e consapevole della sua identità. Il tutto è raccontato con un equilibrio perfetto tra oscurità e ironia, come dimostra la scena iniziale con il regalo della zia. La regista dimostra di conoscere a fondo la figura del vampiro: non la snatura, come è accaduto in passato, ma la rielabora in modo fresco e originale, rendendola accessibile sia a un pubblico nuovo sia agli appassionati del genere.

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La sceneggiatura, scritta dalla stessa regista insieme a Christine Doyon, si sviluppa di pari passo con i personaggi e utilizza un’ironia molto particolare, perfettamente adatta ai non-morti. Potrebbe non essere apprezzata da tutti, ma conquista proprio grazie al tono scelto fin dall’inizio, che si riflette anche nella scrittura delle scene più divertenti, compreso il finale. Quest’ultimo, in particolare, assume un significato ulteriore per chi ama il genere vampiresco. Il tema della comparsa dei canini diventa centrale: non solo rappresentano l’ingresso ufficiale di Sasha nella sua famiglia di vampiri, dai valori fortemente tradizionalisti, ma assumono anche un significato più ampio, legato alla crescita personale e alla maturazione sessuale della protagonista.

Un altro aspetto che funziona particolarmente bene è il reparto costumi, che omaggia in maniera evidente i film sui vampiri. Sul finale, gli abiti contribuiscono a sottolineare un cambiamento radicale di personalità nei due protagonisti. Anche la colonna sonora, in particolare la canzone conclusiva, gioca un ruolo fondamentale. L’illuminazione, prevalentemente naturale, enfatizza l’atmosfera oscura del film. Il montaggio è interessante, con l’uso di sovrapposizioni di oggetti, come il vinile che Sasha ascolta nella sua stanza, richiamando uno dei poteri principali dei vampiri: il controllo mentale.

Come già accennato, i vampiri sono figure cariche di simbolismo sia nella narrazione che nel cinema. Se in Dracula (1931) Bela Lugosi incarnava la lussuria umana in una creatura sovrannaturale e morta, in questo film il concetto di vampirismo si espande ulteriormente, diventando metafora della maturazione, in un modo diverso rispetto a film come Lasciami entrare. Qui la rappresentazione sessuale non passa più attraverso il morso e la penetrazione della carne, ma attraverso la comparsa dei canini, aprendo un discorso etico sul consumo di carne. Il comportamento di Sasha può essere interpretato come un parallelismo con lo stile di vita vegano: inizialmente si nutre di sangue confezionato, per poi arrivare a bere solo quello di persone in punto di morte, in una scelta etica che sovverte la tradizione familiare.

Vampira Umanista cerca Suicida Consenziente si rivela una piccola perla nel genere vampire movie, capace di coniugare ironia e leggerezza con un sottotesto più profondo. Non manca una componente drammatica, legata al tema della crescita, che contribuisce a rendere il film ancora più interessante.


Vampira Umanista Cerca Suicida Consenziente arriva sulla piattaforma di I Wonder, IWONDERFULL a partire dal 4 febbraio. Ecco il trailer del film:



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