Con l’Assemblea costitutiva, le due storiche realtà agricole di Cia Alessandria e Cia Asti si uniscono ufficialmente dando vita a una nuova entità: è nata Cia Alessandria-Asti, con atto firmato dal notaio Carlo Conforti. Questo passo rappresenta una fusione strategica che consolida e potenzia l’organizzazione agricola nelle due province, creando una realtà più forte e strutturata per affrontare le sfide del settore e rispondere alle esigenze sempre più complesse degli agricoltori e delle imprese.
Durante l’Assemblea costitutiva, cui hanno partecipato anche autorità e ospiti, oltre ai soci e ai dirigenti di Cia nazionale, è stato eletto il nuovo assetto dirigenziale di rappresentanza. La presidente è Daniela Ferrando (corilicoltrice, apicoltrice e imprenditrice viticola a Trisobbio), i suoi vice sono Amedeo Cerutti (vicepresidente vicario – allevatore di Razza Piemontese a Moransengo) e Piero Trinchero (produttore vitivinicolo e corilicolo a Bistagno), mentre il comitato esecutivo, espressione di rappresentanza sindacale, è composto da Massimo Ponta, Gabriele Gaggino, Marco Deambrogio, Domenico Biglieri, Matteo Massa, Davide Sartirana, Enzo Crucco, Ivano Andreos, Franca Dino, Marco Capra. Il direttore nominato è Paolo Viarenghi, con i due vice Cinzia Cottali (vicario) e Franco Piana.
Cia Alessandria-Asti è presente capillarmente sulle due province attraverso 108 dipendenti distribuiti su 9 uffici (Alessandria – sede interprovinciale, Asti, Castelnuovo Calcea, Montiglio, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona, Ovada, Acqui Terme) e numerose permanenze sul territorio; le aziende agricole associate sono circa tremila; le società di servizi sono CAA AS srl (servizi tecnici di Impresa) e Asso Agricoltura e Servizi srl (servizi alle Persone, Fiscale e Impresa). Si rafforzano nella riorganizzazione interna anche il Caf Cia e il Patronato Inac.
La fusione, che prende vita in un contesto economico e sociale in evoluzione e deliberata da precedenti Assemblee dei soci delle due province, si propone di ottimizzare l’operatività e i servizi offerti agli associati, puntando a una gestione più efficiente delle risorse e all’ampliamento delle opportunità per le imprese agricole con diverse professionalità in organico. Tra le principali aree di intervento ci saranno il potenziamento dei servizi di consulenza e la gestione comune di progetti di sviluppo rurale e innovazione.
La presidente Ferrando commenta così l’importante operazione di fusione: “Unendo le nostre forze, possiamo mettere a disposizione dei nostri associati risorse ancora più ampie, servizi potenziati e una maggiore capacità di rappresentanza a livello istituzionale. Con Cia Alessandria-Asti abbiamo l’opportunità di costruire una struttura ancora più solida, per essere punto di riferimento per gli agricoltori, ma anche per le istituzioni e per il pubblico”.
Il suo vice Cerutti: “Credo fortemente nel progetto di fusione che darà a questa nuova area Cia un valore aggiunto, anche per nuove opportunità di collaborazione tra imprese agricole e di altri settori, per accrescere l’interesse economico di tutto questo ampio territorio. Il 2025 sarà un anno di duro lavoro per realizzare il nostro obiettivo, condivisibile: ricollocare l’agricoltura al suo giusto posto, tra i più importanti in Italia”.
Il presidente provinciale uscente Cia Asti Marco Capra: “Sono molto soddisfatto di questo accorpamento perché porterà servizi migliori alle aziende associate, aspetto che è sempre stato la mia priorità sin dall’inizio del mio mandato: rafforziamo quindi la presenza su un vasto territorio, incrementiamo la base associata, aumentiamo l’efficienza operativa e confermiamo la solidità patrimoniale”.
Viarenghi: “Siamo fieri del lavoro svolto da tutti per arrivare a questo nuovo traguardo. Ringrazio ciascun collaboratore e ora, a conclusione di questa fase, continuiamo il lavoro facendo il nostro meglio, per sviluppare tutte le potenzialità che questo accorpamento porta con sé”.
Il direttore uscente Cia Asti Marco Pippione: “Questo progetto è migliorativo e vantaggioso per i soci e la struttura, i servizi offerti saranno più articolati e completi, con la consulenza di molte professionalità interne a Cia per un ventaglio molto ampio di servizi. L’organizzazione cresce con il contributo di tutti”.
Conclude il presidente nazionale Cia Cristiano Fini: “L’accorpamento è una strada che anche altre Cia hanno percorso, in Italia. I risultati dicono che si tratta di una strategia di successo. La forza di rappresentanza sindacale cresce unendo le forze, e i servizi alle imprese possono essere più performanti a vantaggio dei soci. Alessandria e Asti acquistano insieme particolare importanza sul panorama nazionale, la loro complementarità e similitudine facilita il futuro”.
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