Cos’è UsAid e perché Trump e Musk vogliono smantellarla. «Lunatici radicali», «organizzazione criminale»

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di
Viviana Mazza

Agli impiegati è stato detto di non presentarsi al lavoro e alla guardia all’ingresso è stato ordinato di non far entrare nessuno: cosa sta succedendo

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DALLA NOSTRA INVIATA
WASHINGTON – Il futuro dell’agenzia Usa per lo sviluppo internazionale (US Agency for International Development o USAID), che era guidata da Samantha Powers nell’amministrazione Biden ed elevata nella sua importanza, ora è in dubbio: una settimana dopo la «pausa» di 90 giorni stabilita con un ordine esecutivo del presidente Trump su tutti gli aiuti all’estero, da domenica sera il sito web dell’agenzia è stato oscurato, due alti funzionari sono stati licenziati dopo aver cercato di impedire l’accesso di DOGE (il «dipartimento per l’efficienza governativa» di Elon Musk) ai sistemi informatici e a informazioni classificate. 

Nella notte di domenica, ritornando a Washington, Trump ha detto che questa agenzia federale era guidata da «lunatici radicali» dopo che Musk l’ha definita una «organizzazione criminale» aggiungendo che «è tempo che muoia», ed è possibile che verrà inglobata dal dipartimento di Stato. Lunedì mattina è stato detto agli impiegati di non presentarsi al lavoro e alla guardia all’ingresso sarebbe stato ordinato di non far entrare nessuno.




















































Che cosa fa USAID?

USAID è una organizzazione responsabile di condurre programmi di aiuti in tutto il mondo: fornisce assistenza umanitaria e per lo sviluppo ad altri Paesi, in primo luogo trasferendo fondi a organizzazioni non governative, governi stranieri e organizzazioni internazionali oppure ad altre agenzie Usa, spiega il Washington Post

Nell’anno fiscale 2023 ha gestito oltre 40 miliardi di dollari (meno dell’1% del bilancio federale) fornendo questi soldi a circa 130 diversi Paesi. I principali beneficiari: Ucraina, Etiopia, Giordania, Repubblica democratica del Congo e Somalia. Oltre 10mila persone lavorano per USAID, circa due terzi delle quali con sede all’estero. 

I progetti includono: assistenza a regioni del Sudan colpite dalla carestia, libri di testo per i bambini sfollati in Ucraina, educazione per i lavoratori del settore sanitario in Ruanda. L’ordine esecutivo che ha congelato l’assistenza all’estero per 90 giorni ha bloccato anche i programmi di Usaid, incluso il popolare «President’s Emergency Plan for AIDS Relief» (Pepfar), creato dal presidente George W. Bush per la prevenzione dell’Hiv/Aids. Il segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato un’esenzione per programmi «salvavita» come Pepfar.

Qual è la sua storia?

L’agenzia è stata creata nel 1961 durante la presidenza di John F. Kennedy, attraverso il passaggio al Congresso del Foreign Assistance Act. L’approccio all’assistenza allo sviluppo internazionale è emersa negli anni Quaranta con il Piano Marshall, che fornì aiuti per la ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale ai Paesi europei. 

In seguito, USAID ha continuato a fornire aiuti per lo sviluppo e per la salute (questo è stato il più importante settore di finanziamento dagli anni Novanta in poi, con una spinta ulteriore dal 2004 per la lotta all’Hiv/Aids e poi per la pandemia di Covid). Altri obiettivi sono promuovere i governi democratici e il libero scambio. Nel 2022 l’assistenza umanitaria è diventata il settore più importante, dopo la guerra in Ucraina.

Perché Usaid è sotto attacco?

L’amministrazione Trump la vede come uno spreco, sostengono che il suo bilancio è superiore a quello della Cia e del dipartimento di Stato messi insieme. Elon Musk ne ha criticato anche l’ideologia di sinistra e l’ha definita corrotta. Robert F. Kennedy Jr, nominato da Trump per guidare il dipartimento della Sanità, in passato ha suggerito che abbia agito come una sorta di fronte per la Cia, perché attraverso i suoi soldi sarebbero state scatenate proteste in Ucraina.

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Cosa dicono i sostenitori dell’agenzia?

Affermano che fa parte di un aspetto importantissimo della politica estera americana, poiché trasmette una immagine positiva degli Stati Uniti, stabilizza le aree di crisi e apre nuovi mercati. Sottolineano che, in assenza di programmi del genere, sarà la Cina con i suoi aiuti all’estero a imporre il proprio potere e la propria influenza a discapito degli Stati Uniti. 

Il senatore Chuck Schumer, leader della minoranza democratica al Senato, ha detto che ogni tentativo di dissolverla sarebbe illegale. Alcuni deputati hanno affermato che una delle conseguenze è di mettere a rischio l’assistenza energetica all’Ucraina e rafforzare i rivali degli Stati Uniti, come Russia e Cina.

3 febbraio 2025

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