Incidente mortale in porto: indaga la procura

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La procura di Genova ha aperto un’inchiesta per il decesso di Lorenzo Bertanelli, il 36enne operaio di Sarzana della ditta Mec Line srl morto questa mattina in un incidente in porto all’interno di Ente Bacini mentre stava riparando lo yacht Acquarius per conto di Mec Line in subappalto alla ditta Amico. 

Il fascicolo è stato aperto dal pubblico ministero Stefano Puppo, si indaga per omicidio colposo, al momento contro ignoti. Secondo quanto ricostruito, Bertanelli stava lavorando insieme a due colleghi alla rimozione del thruster, un propulsore installato sulla nave come timone integrativo. Una volta smontato i tre avevano il compito di smontarlo e calarlo all’interno di un contenitore. Per farlo avrebbero utilizzato un muletto. 

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L’operazione ha richiesto il montaggio di una struttura a mo’ di impalcatura alta circa quattro metri. Nello smontarlo, il pezzo, che pesa circa due tonnellate, è caduto. Bertanelli è stato trovato a terra, non è ancora chiaro se sia stato colpito dal thruster o se a provocare la morte sia stata la caduta. Ha riportato le fratture dei femori, un colpo al torace e uno alla testa. Sabato sarà effettuata l’autopsia per chiarire meglio quanto accaduto, nel frattempo la procura ha sequestrato i macchinari e la sala di controllo e ha chiesto a Ente Bacini di mettere a disposizione le telecamere della zona che potrebbe avere ripreso l’incidente. Le indagini sono affidate al gruppo Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro coordinati da Gabriele Mercurio. Sul posto, oltre al 118 e la Croce Verde che hanno potuto solamente constatare il decesso, anche i carabinieri, la polizia scientifica e i vigili del fuoco.

Sciopero oggi e domani

Appena saputo dell’incidente gli operai metalmeccanici delle riparazioni navali e di Ente Bacini si sono fermati, è stato proclamato uno sciopero che proseguirà anche domani.

“Una nuova azione di sciopero dei metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata proclamata per domani, giovedì 6 febbraio da Fim Fiom Uilm. – si legge in una nota – A seguito dell’infortunio mortale di questa mattina nel quale è rimasto coinvolto un operaio metalmeccanico, e dopo lo sciopero immediato per la giornata di oggi, i metalmeccanici del Porto di Genova replicano domani con 8 ore di sciopero e un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8.

La lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto.

Il cordoglio della politica

Sul luogo della tragedia è arrivato anche il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi che ha commentato l’ennesima morte sul lavoro, la terza nel giro di quattro mesi. “Non è accettabile che nel 2025 si possa ancora morire di lavoro”, ha commentato. Si unisce al cordoglio l’Ad di Ente Bacini Alessandro Terrile. Il presidente della Regione Marco Bucci l’ha definita Una tragedia che ci impone di rafforzare il nostro impegno per la sicurezza”. “È dovere di tutti rafforzare il proprio impegno affinché tragedie simili non si ripetano e fare quanto necessario per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti”, ha commentato il presidente del consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba. “L’ennesima tragedia sul lavoro che impone interventi e azioni immediate”, ha commentato il gruppo Pd in consiglio regionale.

Cordoglio da Amico & Co

“Amico & Co precisa che l’incidente è avvenuto presso il bacino numero 2 dell’Ente Bacini del porto di Genova, nell’ambito di un cantiere su una nave da diporto cliente di Amico & Co. I lavori avevano come oggetto la manutenzione degli impianti di governo ausiliario (elica di governo) dell’unità.

Il lavoro era stato affidato a due ditte specializzate nella manutenzione di questo tipo di impianti: la Voith Turbo, che svolge anche l’assistenza ufficiale del costruttore (Voith) e la ditta toscana Mecline, di cui era dipendente la vittima dell’incidente.

Le cause e la dinamica dell’accaduto sono in fase di accertamento da parte delle autorità competenti. Amico & Co esprime il più sentito cordoglio per l’accaduto e la vicinanza alla famiglia e resta a disposizione delle autorità per quanto occorre”.

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