Un passo concreto verso la sostenibilità dell’isola e un progetto concreto del manifesto Elba 2035, promosso dall’Acqua dell’Elba
ISOLA D’ELBA — Il percorso, iniziato nella primavera 2023, si è compiuto, con la ricezione del primo simbolico contributo per l’energia verde scambiata dai partecipanti al test iniziale, da parte del GSE, gestore nazionale dei servizi energetici. La Comunità Energetica Rinnovabile Elba (cer-elba.it), dopo la prima fase di test operativo felicemente conclusa, è pienamente funzionante sulle due cabine primarie di distribuzione dell’Isola, e copre tutto il territorio insulare.
Lo fanno sapere attraverso una nota i fondatori del progetto per un’isola sostenibile con energie rinnovabili, Confcommercio, Associazione Albergatori Elbani, Faita e Confesercenti.
“La partecipazione ad una comunità energetica, sia come produttore sia come consumatore, è in primo luogo un piccolo contributo per rendere migliore l’ambiente in cui viviamo; assicura il diritto, per venti anni, a ricevere un piccolo contributo per l’energia condivisa scambiata. – prosegue la nota – Evidenziamo anche che la partecipazione alla CER è condizione necessaria per la partecipazione ai bandi per finanziamenti a fondo perduto fino al 40% del valore per la realizzazione di impianti di produzione di energie rinnovabili ( fotovoltaico od altro). Ad oggi è operativo un bando:https://www.gse.it/servizi-per-te/attuazione-misure-pnrr/comunit%C3%A0-energetiche-5000abitanti/bandoaperto agli impianti da realizzare nei piccoli comuni (Rio, Porto Azzurro, Campo nell’elba, Marciana, Marciana Marina, Marciana); la scadenza per presentazione delle domande di finanaziamento è il 31 marzo 2025.
Altri bandi sono in programma: uno Regionale uscirà tra qualche giorno e permetterà l’accesso ai finanziamenti anche per gli abitanti di comuni più grandi (Portoferraio).Come da normativa nazionale l’ingresso e l’uscita dalla nostra Comunità Energetica è sempre libero: CER ELBA non prevede costi di adesione, ne quote annue, in quanto tutte le risorse finanziarie ed operative per la start up sono state coperte dalle associazioni del territorio (Associazione Albergatori, Faita, Confcommercio e Confesercenti), con la collaborazione della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e dell’università di Pisa per la fase di studio preliminare.
“Ci piacerebbe che L’Elba, sede di Parco Nazionale e sito MAB UNESCO, diventasse un modello anche in fatto di sostenibilità energetica, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Unione Europea e con quelli del manifesto ELBA 2035, condiviso dai principali attori pubblici e privati del territorio. Lo scopo delle comunità energetiche è quello di mettere insieme soggetti che producono e consumano localmente energia ricavata da fonti rinnovabili, non disperdendo la produzione, ma rendendola disponibile per il consumo interno delle comunità locali”, commenta Claudio Della Lucia a nome del comitato fondatore.
“La particolare economia isolana, legata principalmente al turismo e con ancora molti aspetti di stagionalità, per una volta sarà una grande opportunità: le attività turistiche saranno in grado di garantire, già nel breve periodo, disponibilità di energia pulita prodotta localmente alla comunità, soprattutto nel periodo invernale in cui buona parte delle strutture ricettive sono chiuse, sfruttando così la loro continua produzione energetica. Ci poniamo anche l’obiettivo, insieme ai soggetti pubblici e privati del territorio, di provocare e favorire una discussione sui temi dell’utilizzo efficace e consapevole dell’energia rinnovabile e su quello del rapporto tra ambiente, paesaggio e produzioni di energia pulita: a breve organizzeremo iniziative pubbliche su questi temi. Un grande ringraziamento va all’agenzia Regionale Recupero Risorse, nella persona del dott. Roberto Bianco che ci ha supportato in questi anni in cui i cambiamenti normativi si sono succeduti incessantemente, ai Comuni Elbani riuniti nella green comunity dell’Arcipelago con Portoferraio capofila ed al fattivo supporto della Provincia di Livorno, che sta coordinando il coinvolgimento degli enti pubblici sul tema e con cui il confronto sulla materia è continuo e costruttivo”, conclude Della Lucia.
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