MASSA – Il progetto del recupero dell’ hotel Milano a Marina di Massa sta prendendo forma e gambe. Il Consiglio comunale ha approvato con l’appoggio anche di una parte delle minoranze, la proposta di delibera del piano di recupero convenzionato con contestuale variante al regolamento urbanistico, finalizzato alla riqualificazione dell’hotel Milano. Il voto ha visto l’astensione dei consiglieri Pd Enzo Romolo Ricci e Stefano Alberti e l’uscita dall’aula degli altri consiglieri di centrosinistra inclusa la consigliera del Polo Progressista e di Sinistra Daniela Bennati. Favorevoli invece, insieme alla maggioranza, Fratelli d’Italia e Noi Moderati. Un investimento che avviene grazie alla proposta di un privato, un imprenditore carrarese disposto a credere nel futuro turistico di Marina di Massa. I volumi resteranno gli stessi, assicurano maggioranza e l’assessore Alice Rossetti, di fronte ai dubbi dell’opposizione di centrosinistra perplessa anche sull’intenzione di scavare un parcheggio interrato per il quale è stata necessaria la variante. “Si prevede – spiega Alice Rossetti – il mantenimento delle destinazioni d’uso esistenti quindi turistico, recettivo e commerciale che verranno anzi implementate con la soppressione della destinazione residenziale. In attuazione ai principi perequativi del piano strutturale del regolamento urbanistico il piano di recupero prevede una proposta perequativa rivolta all’interesse pubblico che ha come oggetto la creazione di percorsi pedonali pubblici all’interno della proprietà, la realizzazione di una corte-piazza all’intreno della proprietà che creerà un collegamento tra piazza Betti e piazza Pellerano e la realizzazione di un parcheggio interrato (30 posti circa) diviso in due blocchi da destinare all’uso pubblico uno ( a pagamento e gestito dal privato investitore) e all’uso privato dell’albergo l’altro. Quindi in sostanza ci sarà una riqualificazione generale dell’area che interessa il centro marinello e tutta quell’area che si trova tra le due principali piazze (attualmente l’ex sala giochi, l’ex hotel e strutture complementari)”. All’interno della struttura verrebbero realizzate suites, miniappartamenti destinati al recettivo-alberghiero con dimenzioni adeguate alle nuove richieste del mercato turistico. Tutto questo in virtù del principio perequativo previsto dal piano strutturale del regolamento urbanistico e grazie al quale la collettività otterrà il vantaggio della riqualificazione dell’area oltre, in sostanza, all’ampliamento di piazza Pellerani attraverso questo collegamento con piazza Betti.
Il centrosinistra resta però poco convinto dell’operazione.
Per Daniela Bennati (PPS) sono due le criticità presenti: “Il parcheggio interrato non è un intervento che tiene conto dei cambiamenti climatici, la falda si trova a 1,20 metri sotto terra, lo ricordo perché questa decisione mi riporta a Valencia la quale non ci ha insegnato niente. Quando si è scavato sotto il Noa – ha aggiunto – gli edifici limitrofi che non erano così vicini come quelli vicini all’ex hotel hanno subito danni. Se danneggi gli immobili intorno, poi chi ne risponde? Se poi si impermeabilizza, l’acqua troverà da sola la strada- avverte- e sulla perequazione io avrei pensato a via Galvani per poter realizzare in quel punto un parco pluviale”.
Quella del parcheggio sotterraneo non sarebbe una misura consentita dalla legge sulla pericolosità idraulica, secondo Stefano Alberti (Pd). “Sarebbero 16 posti auto in area di proprietà comunale realizzati dal privato stesso che si occuperebbe anche della gestione – fa notare il consigliere che rincara-: la convenzione dell’intera operazione è trentennale ma scaduta la stessa la gestione resterebbe al proprietario”.
E’ il consigliere Enzo Romolo Ricci ad esprimere in modo compiuto i timori sulla falda acquifera: “Bucando l’area il cuneo salino salirà – mette in guardia il consigliere democratico – e la falda rischierà di venire inquinata dall’acqua di mare. E sulla perequazione – mette in fila le critiche -: se diamo il via libera su questo anche altri privati chiederanno operazioni simili, senza considerare che non si capisce con quale modalità verrà gestito il parcheggio pubblico: nel caso in cui un cliente dell’albergo non trovasse posto nella parte destinata alla struttura alberghiera cosa succederà?” chiede il consigliere alludendo a un conflitto di interessi.
A fronte delle osservazioni preoccupate del centrosinistra risponde Alice Rossetti: “Il numero dei parcheggi assegnati albergo è commisurato al numero delle camere – fa notare l’amministratrice – Inoltre se un cliente dovesse decidere di usare il parcheggio pubblico a pagamento non ci troverei niente di male. Rispetto al pericolo idrogeologico – interviene ancora Rossetti – la relazione dell’ufficio tecnico ha ricevuto il parere positivo da parte del Genio Civile e comunque il rischio idraulico non è P3 come ha detto l’opposizione ma P2 quindi più basso”.
“Per poter realizzare un intervento questo deve dare un ritorno a chi investe- sottolinea in aula Marco Lunardini della Lega – per cui era necessaria una struttura più efficiente e trasformare quei volumi che erano comunque già esistenti. Così si potrà dare slancio e riqualificare la piazza”. “Un albergo rinnovato e moderno che aiuterà l’indotto per sostenere l’economia locale” considera anche Robert Deleanu di Persiani Sindaco. Non solo, Lorenzo Pascucci di Noi Moderati ricorda come lì vicino ci siano altri parcheggi interrati, come quelli della banca Unicredit: “Per molti anni si è permesso che degli alberghi si facesse dell’altro – ha detto -. Oggi finalmente a Marina di Massa si guarda al turismo che resta, quindi non solo seconde case e Rta per le quali non c’è vantaggio economico. Si deve ricominciare a investire nel turismo alberghiero in città” sprona. E’ d’accordo anche Massimo Evangelisti di Fratelli d’Italia: “Finalmente togliamo una bruttura dal centro di Marina”. A ricordare la carenza di parcheggi in città è il capogruppo della Lega Filippo Frugoli: “Si strappa al degrado una parte centrale di Marina e si recuperano posti auto. Oggi miglioreremo l’offerta turistica e sarà un bene per le attività commerciali”.
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