Politici e social media: un’arma a doppio taglio. Il ruolo cruciale dei giornalisti nella comunicazione pubblica

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di Marina Mancini

Nel panorama politico attuale, già da qualche anno, in verità, i social media hanno assunto un ruolo preponderante nella comunicazione, ma è essenziale che politici ed amministratori ne comprendano i limiti e le insidie, soprattutto quando si tratta di diffondere notizie di interesse pubblico. La tentazione di utilizzare i propri canali social personali, con un improvvisato “fai da te”, per comunicare direttamente con i cittadini è sempre più forte. L’immediatezza e la presunta “autenticità” di questo approccio possono illudere politici ed amministratori di poter controllare completamente la narrazione e raggiungere un vasto pubblico che è sempre più confuso su cosa sia comunicazione istituzionale e cosa sia comunicazione politica o, addirittura propaganda. Sono molte le motivazioni per cui chi ci amministra dovrebbe capire che questo approccio potrebbe essere controproducente. Innanzitutto affidare la diffusione di notizie importanti ai social media personali può minare la credibilità dell’informazione. I cittadini potrebbero percepire queste comunicazioni come meno ufficiali e attendibili rispetto a quelle veicolate attraverso i canali istituzionali e i media tradizionali, dove operano giornalisti professionisti. Non solo: la diffusione di notizie sui social media personali rischia di frammentare il messaggio e di disperdere l’attenzione del pubblico. Al contrario, un approccio coordinato attraverso gli uffici stampa e i giornalisti garantisce una comunicazione più uniforme e coerente, raggiungendo un pubblico più ampio e variegato attraverso i diversi canali di informazione, con un’informazione controllata da chi risponde a specifiche regole deontologiche. Ma perché i social media possono essere un’arma a doppio taglio? Se da un lato offrono a chi ci governa la possibilità di raggiungere un vasto pubblico, dall’altro li espongono a critiche, commenti negativi e potenziali “shitstorm” che possono danneggiare la loro immagine e la credibilità delle notizie diffuse. Giornalisti e comunicatori invece, sono in grado di gestire le interazioni con il pubblico in modo professionale e di filtrare le informazioni rilevanti da quelle fuorvianti o offensive.

Non si sottovaluti poi che misurare l’impatto reale di una notizia diffusa sui social media personali è complesso. Non è sufficiente contare il numero di “like” o condivisioni per valutare l’efficacia della comunicazione. Al contrario, l’analisi dei dati raccolti attraverso i canali istituzionali e i media tradizionali, con la collaborazione dei giornalisti, offre una visione più precisa dell’impatto di una notizia e del suo recepimento da parte del pubblico. Gli uffici stampa e i giornalisti svolgono un ruolo fondamentale nella diffusione delle notizie di interesse pubblico: Agiscono da mediatori tra i politici e i cittadini, garantendo un’informazione accurata, verificata, contestualizzata, trasparente e chiara. I giornalisti sono professionisti dell’informazione dotati di skills, competenze necessarie per elaborare le notizie in modo chiaro, conciso e comprensibile al pubblico. La nostra formazione specifica ci consente di selezionare le informazioni rilevanti, di verificarne l’attendibilità e di presentarle in un formato adatto ai diversi mezzi di comunicazione. Non ultimo, ed è questo un caposaldo della nostra formazione: il giornalista ha il dovere di verificare l’attendibilità delle fonti e di controllare le informazioni prima di diffonderle. Questo garantisce un’informazione più accurata e affidabile, proteggendo i cittadini dalla disinformazione e dalle fake news. Importante anche contestualizzare la notizia: fornire il contesto necessario per comprendere appieno le notizie, spiegando i retroscena, le implicazioni e le possibili conseguenze. Questo è particolarmente importante in un’epoca in cui la mole di informazioni disponibili è enorme e può essere difficile per i cittadini discernere ciò che è rilevante da ciò che non lo è.

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Grazie alla loro presenza su diversi media (stampa, televisione, radio, web), i giornalisti garantiscono una diffusione capillare delle notizie, raggiungendo un pubblico ampio e diversificato, per questo occorre anche che gli stessi giornalisti sia sappiano destreggiare utilizzando tutti i mezzi di comunicazione, inclusi quelli legati alla comunicazione digitale e alle nuove sfide dell’AI, l’intelligenza artificiale. Quanto fin qui sostenuto non è campato in aria ma è anche fortemente sostenuto non solo dalla specifica normativa giornalistica, ma anche da una serie di leggi della pubblica amministrazione. Penso a tutte quelle norme che regolano la comunicazione pubblica in Italia, prima tra tutti la legge 150/2000 che ha avuto l’importante funzione di disciplinare le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni, definendo i principi di trasparenza, correttezza e imparzialità, seppur, purtroppo, non sanzionatoria e penso anche al decreto legislativo 33/2013 che attua il principio di trasparenza, prevedendo la pubblicazione di dati e informazioni relativi all’organizzazione e all’attività delle pubbliche amministrazioni. Senza contare, come già detto, il codice deontologico non solo quello dei giornalisti ma anche quello del dipendente pubblico che stabiliscono i i principi etici e professionali che i dipendenti devono rispettare, ed in particolare per quanto attiene al codice deontologico giornalistico si deve porre attenzione soprattutto alla verità, accuratezza ed imparzialità dell’informazione.

Queste normative sottolineano l’importanza di una comunicazione pubblica trasparente, accurata e imparziale, valori che i giornalisti sono tenuti a rispettare e che i politici fanno decisamente più fatica a seguire. Per questo sebbene i social media possano essere uno strumento utile per la comunicazione politica, è fondamentale che politici ed amministratori ne comprendano i limiti e le potenziali insidie. Affidare la diffusione di notizie importanti ai social media personali può essere controproducente e minare la credibilità dell’informazione. Al contrario, un approccio coordinato attraverso gli uffici stampa e i giornalisti garantisce una comunicazione più professionale, efficace e capillare, tutelando il diritto dei cittadini a un’informazione corretta e completa. Il nostro sindacato, da sempre, sottolinea l’importanza cruciale della presenza di giornalisti nella pubblica amministrazione, a garanzia di una comunicazione trasparente, accurata e al servizio dei cittadini.

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