Turismo accessibile, Bibione prima destinazione in Italia: dal 2021 ricavi raddoppiati

Bibione è la meta preferita in Italia per fare «vacanze inclusive»: nell’ultimo anno oltre una prenotazione su dieci ha riguardato strutture accessibili e in questa categoria i ricavi medi per ospite sono raddoppiati rispetto a quelli del 2018. L’esempio della località balneare veneta è stato al centro dell’evento «Hospitality, il Salone dell’Accoglienza» in programma a Riva del Garda (Trento) in questi giorni, in occasione del convegno voluto da Faita Federcamping dal titolo «Il Turismo sostenibile e inclusivo: Manuale operativo per la sostenibilità e l’ospitalità accessibile». Si è parlato dei cambiamenti climatici , ma anche dei bisogni e i desideri di una società che invecchia e nella quale l’accessibilità, un’esigenza che riguarda una variegata platea non affatto marginale, è rappresentata in Italia da circa un terzo della popolazione.

Bibione e la crescita del turismo accessibile

Bibione ha avviato un percorso volto a rendere accessibile l’intera offerta turistica, coinvolgendo strutture ricettive, infrastrutture, trasporti, servizi ed esperienze, sulla scorta dei numeri in crescita di questo tipo di visitatori. Solo nel 2024 il 12,8% delle prenotazioni complessive è stato fatto in strutture accessibili, mentre i ricavi medi per arrivo raddoppiati rispetto al 2021, passando da 500 euro a oltre 1.000 euro nel 2024. Nel corso dell’ultima stagione sono state oltre 5.000 le postazioni spiaggia accessibili e più di 700 i noleggi di carrozzine da spiaggia. Nel mese di agosto si è registrata una crescita del 40% degli ospiti internazionali, anche se i mesi preferiti – secondo le prenotazioni delle camere – restano maggio e settembre, a conferma della necessità di estendere la stagionalità.

Un aspetto su cui scommettere

Come ha sottolineato il presidente di Faita Federcamping, Alberto Granzotto, «l’inclusione è un aspetto sul quale le imprese Open Air stanno puntando da 16 anni, grazie a un accordo con ‘Village for All V4A’ che indirizza le imprese verso modelli di ospitalità sempre più accessibili». Il suo presidente e co-fondatore, Roberto Vitali, ha redatto un manuale che ha presentato oggi a Riva del Garda, uno strumento che guiderà le imprese verso soluzioni di alloggio e vacanza più inclusive. Dopo aver inquadrato la situazione (sono 7,6 milioni le persone con disabilità ma sono 12,6 milioni le persone che hanno esigenze di accessibiltà oltre il 33% della popolazione italiana), Vitali ha dichiarato: «È tempo di cambiare paradigma: non parliamo più di disabilità, ma di persone con esigenze di accessibilità. Questo approccio non solo valorizza ogni individuo, ma offre alle imprese un’occasione straordinaria per innovare e ampliare il proprio mercato e il manuale che presentiamo è uno strumento operativo pensato per aiutare gli imprenditori in questo percorso».

La sostenibilità e l’opportunità di sviluppo

L’Agenda europea 2030 guarda alla sostenibilità a tutto campo e detta i tempi; il mondo dell’Open Air ne segue il solco e spesso gioca d’anticipo sulle buone pratiche indicate dall’Ue. Che il futuro del turismo debba andare di pari passo con la salvaguardia ambientale e le garanzie di «pari opportunità» anche in vacanza è convinta una parte sempre più ampia della popolazione viaggiante. Tanto che nel 13° rapporto della Fondazione Univerde su «Gli italiani, il turismo sostenibile e l’Ecoturismo» l’82% degli intervistati vede nella sostenibilità un’opportunità per lo sviluppo turistico, e 8 italiani su 10 ritengono che la lotta al climate change passi anche attraverso le scelte dei singoli. «I risultati dimostrano che l’accessibilità non è solo un atto di inclusione, ma una scelta strategica che porta benefici concreti all’intera località», conclude il presidente Faita Federcamping Granzotto.

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