Garanzia dei non aumenti delle tariffe delle mense scolastiche, un piano concordato con le associazioni di categoria e con i sindacati per la riduzione progressiva delle tasse e delle tariffe per attività e cittadini, l’impegno a mantenere pubblica la società che gestisce i rifiuti in città e cioè Ambiente anche con la richiesta di valutare la possibilità di rivedere l’intero sistema adottato in particolare con il contestato porta a porta, sull’alienazione dei beni quello di valutare la rifunzionalizzazione dell’ex casa di riposo di via Arapietra e dell’immobile di via San Marco per finalità di coesione sociale e, infine, l’agevolazione dei costi del trasporto pubblico per gli studenti che hanno famiglie con Isee molto bassi.
Questi i cinque risultati ottenuti dal centrosinistra in sede di bilancio con la mozione approvata che impegna giunta e sindaco anche all’acquisto di nuovi scuolabus omologati per garantire la presenza anche degli insegnanti di sostegno in occasione di gite e uscite didattiche oltre che al rifinanziamento del pedibus, e con l’emendamento con cui si intende tutelare gli studenti meno agiati che usufruiscono dei mezzi pubblici.
A rimarcarli è il consigliere comunale Carlo Costantini (Costantini sindaco) che nel complesso, così come per tutti i collegi di Pd, M5s e Avs-Radici in Comune, boccia il bilancio approvato e non votato dall’opposizione. “Sembra il bilancio di un’assemblea di condominio”: così lo definisce. “Un bilancio senza visione e senza prospettiva. Il bilancio di una città come Pescara che si avvicina alla fusione dovrebbe essere ben altro, dovrebbe ere una prospettiva, dovrebbe esprimere un’idea di futuro e questo manca”, aggiunge.
Quindi il ruolo del centrosinistra che “ha deciso di serrare le fila e mantenere una posizione intransigente per una ragione molto semplice: il Comune di Pescara è uscito al piano di riequilibrio e quindi l’approvazione di questo bilancio doveva coincidere con un cambio di rotta”. “Se non ci fosse stata l’attività e l’impegno della nostra opposizione – incalza – questo non sarebbe stato possibile e invece dei risultati, sebbene non ancora significativi sul piano degli impegni e delle risorse finanziarie, ma comunque significativi sul piano della prospettiva, li abbiamo ottenuti”.
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“Primo fra tutti – spiega entrando nel dettaglio – l’impegno alla redazione di un piano concordato con le associazioni di categorie, con i sindacati per la riduzione progressiva delle tasse e delle tariffe. Pescara e i pescaresi, mi riferisco sia ai cittadini che alle attività economiche sono stati vessati in questi anni per via delle esigenze imposte dal piano di riequilibrio. Nell’anno in cui Pescara esce dal piano di riequilibrio occorreva un segnale di speranze e di prospettiva. Questo segnale forte inserito in una mozione che è stata approvata all’unanimità e che impegna la maggioranza alla redazione di un piano che definisca una linea strategica di progressiva riduzione delle tasse e delle tariffe”.
Quindi la garanzia dello stanziamento dell’anno 2024 deciso in sede di conferenza di capigruppo perché le tariffe delle mense scolastiche siano quelle concordate e dunque non subiscano aumenti quando il nuovo servizi bloccato davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) partirà. “Abbiamo sventato – sottolinea il consigliere comunale – l’insostenibilità della tariffa (che poteva arrivare fino a 6 euro) per le mense per i genitori ed era una un altro grande problema”.
“Siamo intervenuti anche sulla gestione dei rifiuti facendo assumere alla maggioranza l’impegno a conservare la natura pubblica della società, ma non solo, anche a intervenire per una riconsiderazione del modello di gestione dell’attività di raccolta dei rifiuti”, prosegue ribadendo la contrarietà al sistema porta a porta nelle zone centrali della città.
“Siamo intervenuti anche sul piano delle alienazioni per cercare di conservare al patrimonio pubblico comunale alcuni edifici che possono essere utilizzati e resi funzionali le esigenze della collettività, della coesione sociale e siamo intervenuti, sebbene con uno stanziamento minimo sul costo del trasporto per gli studenti che fanno parte di famiglie numerose con un Isee molto basso. In quel caso abbiamo affermato un principio – chiosa Costantini -: il Comune compartecipa fino all’80% della spesa, sebbene al momento l’impegno, lo stanziamento previsto sia largamente insufficiente, però sono tutti segnali, diciamo che è l’inizio di un nuovo percorso”.
“Il centrosinistra ha lavorato sul bilancio per caratterizzarlo come un bilancio che in qualche modo, per quelle che sono state le nostre proposte accolte – conclude -, dovrà rappresentare l’inizio di una nuova fase”.
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