Coin verso il salvataggio con l’iniezione di 21,2 mln da parte di Sagitta sgr (Arrow Capital) e Mia srl (Marchi-Liu Jo)

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


di Sergio Governale

Manca soltanto l’omologa del Tribunale di Venezia all’accordo di ristrutturazione dei debiti e poi la catena di grandi magazzini Coin – che conta 34 negozi diretti e oltre 130 store a insegna Coincasa in Italia e all’estero – potrà finalmente rilanciare le proprie attività grazie all’iniezione di 21,2 milioni di euro tramite aumento di capitale, riservato in prima battuta al fondo UTP Restructuring Corporate di Sagitta sgr (società di gestione del risparmio del gruppo Arrow Global) e a MIA srl (di proprietà del fondatore di Liu Jo Marco Marchi) e, in via residuale, agli attuali azionisti Red Navy srl, Joral Investment srl e Hi-Dec Edizioni srl (si veda qui il comunicato stampa dell’azienda e qui quello del MIMIT-Ministero delle Imprese e del Made in Italy), che possiedono ciascuno il 20% circa del capitale.

Marchi è già socio di Coin, di cui è stato presidente dal 2019 fino a settembre 2024, mentre gli altri azionisti citati fanno capo rispettivamente all’amministratore delegato di Ovs Stefano Beraldo, al titolare della catena alberghiera di lusso fiorentina JK Place Jonathan Kafri e al fondatore dell’omonimo marchio di complementi d’arredo Enzo De Gasperi.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

A BeBeez risulta che, dopo aver generato 280 milioni di euro di ricavi nel 2024 e dopo una fase di riassetto aziendale che avverrà nel corso di quest’anno, Coin dovrebbe tornare a rivedere l’utile alla fine del 2026. Inoltre, potrebbero entrare anche ulteriori azionisti. “Sono in corso negoziazioni avanzate con altri investitori e finanziatori interessati a partecipare al progetto di rilancio di Coin”, ha spiegato infatti la società.

La notizia della ricapitalizzazione è arrivata al termine del recente incontro al MIMIT-Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, con i rappresentanti della società, delle Regioni dove hanno sede i negozi del gruppo e delle organizzazioni sindacali nazionali e di categoria.

Il piano di rilancio prevede, oltre all’ingresso dei nuovi investitori che hanno presentato le offerte vincolanti per la sottoscrizione della ricapitalizzazione, la continuità del business aziendale e la salvaguardia di 1.390 posti di lavoro.

Questa iniezione di liquidità, ha sottolineato l’azienda, permetterà di proseguire con il piano di risanamento, incentrato sulla valorizzazione e sull’ottimizzazione dei punti vendita, una revisione del mix merceologico e un miglioramento del servizio tramite un maggior presidio negli store del personale. Coin ha annunciato anche un piano di riassorbimento, in altri store della catena, dei 92 dipendenti dei sette negozi italiani che cesseranno le attività quest’anno, come Roma Lunghezza, Roma Bufalotta, San Donà di Piave, Latina, Vicenza, Milano City Life e Sesto Fiorentino. Mentre i punti vendita di Roma Termini, Firenze La Loggia e Bologna sono sotto osservazione con trattative in corso per la rinegoziazione dei canoni di locazione.

“Tappa importante per una soluzione positiva, tutelati i dipendenti con un piano di rilancio sostenibile. La nostra priorità è il lavoro”, ha evidenziato il ministro. “Esprimo grande soddisfazione per questo primo importante risultato. Il MIMIT continuerà a monitorare il piano di rilancio da vicino per accompagnare e valorizzare una catena commerciale importante nel nostro Paese”, ha aggiunto il sottosegretario Fausta Bergamotto.

“Le offerte ricevute dagli investitori confermano la solidità del progetto di risanamento. Coin è un brand storico, con oltre un secolo di presenza nel panorama retail italiano, e il nostro obiettivo è preservarne il valore rilanciandolo con una visione di lungo periodo”, hanno commentato in coro Andrea Gabola e Matteo Cosmi, rispettivamente presidente e amministratore delegato della catena di store.

Coin, il cui controllo è tornato in mani italiane nel 2018, quando Beraldo e soci l’hanno rilevata dal private equity britannico BC Partners (si veda altro articolo di BeBeez), è in difficoltà finanziarie dal periodo post-Covid e l’estate scorsa ha avviato la procedura di composizione negoziata affidata al commercialista Alessandro Solidoro, per poi approdare al tavolo di crisi presso il MIMIT a dicembre (si veda qui il comunicato stampa di allora).

Il debito complessivo nei confronti delle banche e dei fornitori, che oscilla tra 200 e 220 milioni di euro, di cui circa 80 milioni nei confronti degli istituti di credito, è stato congelato fino al prossimo 23 febbraio. Il 70% degli 80 milioni di debito verso le banche, in particolare verso Intesa Sanpaolo e illimity, è stato acquistato da Europa Investimenti, advisor di Sagitta sgr e anch’esso appartenente al gruppo Arrow Global, e sarà convertito in parte in equity con il previsto aumento di capitale.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

La ricapitalizzazione di 21,2 milioni “rappresenta un passaggio fondamentale per l’attuazione del progetto di risanamento di Coin, volto a conseguire la stabilità finanziaria della società e prevede anche accordi con i creditori per la ridefinizione dell’esposizione debitoria e la continuità del business”, ha sottolineato l’azienda. Gli impegni vincolanti “sono subordinati all’omologa definitiva da parte del Tribunale di Venezia dell’accordo di ristrutturazione dei debiti e del piano economico finanziario a esso correlato, atteso per la prima metà del 2025”, ha aggiunto.

L’iniezione di liquidità rappresenta pertanto il primo step del rilancio di Coin, il primo passo di un piano industriale che, affinché possa essere sostenibile, vedrà come detto l’ingresso di ulteriori soci e il ritorno all’utile nel 2026.

Le strutture tecniche del dicastero hanno intanto convocato le parti per un aggiornamento il prossimo 31 marzo, con la possibilità di una riunione anticipata se necessario, al fine di verificare lo stato di avanzamento del percorso di rilancio, come rivelato dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs (si veda qui il comunicato stampa).

I creditori si avvalgono di Alvarez & Marsal come advisor finanziario e dello studio Linklaters come consulente legale, mentre Coin è affiancata da Kpmg e Grimaldi studio legale.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link