Comunali: cosa succede nel centrosinistra

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Neppure l’incontro di oggi tra Pd e Movimento 5 Stelle è servito a trovare finalmente la quadra sul candidato sindaco di Genova del centrosinistra. Quella che sembrava la fumata bianca, ovvero l’accordo su Federico Romeo, ex presidente del Municipio Valpolcevera e attuale consigliere regionale, si è rivelata l’ennesima voce smentita dei vertici dello stesso Partito Democratico, di cui fa parte Romeo, insieme agli altri due nomi indicati per settimane come possibili candidati, il consigliere regionale, anche lui del Pd, Armando Sanna e l’Ad di Ente Bacini, ex capogruppo del Pd in consiglio comunale Alessandro Terrile.

Lo stallo finora è totale, Romeo, Sanna e Terrile restano in campo, ma sono contemporaneamente accantonati. Nessuno dei tre, per diverse ragioni piacciono agli alleati, sia al centro che a sinistra. Il Movimento 5 Stelle aveva già proposto come candidata l’ex europarlamentare Tiziana Beghin. Preso atto che nessuno di questi quattro nomi garantirebbe l’unità della coalizione, le parti si sono impegnate nella ricerca di una quinta figura che possa mettere tutti d’accordo.

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“Nell’incontro odierno – il messaggio diffuso all’interno della coalizione – è emerso che le proposte ad oggi avanzate non garantiscono la necessaria sintesi. In virtù di ciò abbiamo condiviso la volontà e l’obiettivo di trovare un comune candidato o candidata che garantisca innanzitutto l’unità della coalizione progressista e civica che si è ritrovata sui principali punti programmatici per un’alternativa per Genova, e di proseguire il percorso unitariamente ai soggetti della coalizione affinché si arrivi in tempi brevissimi alla migliore sintesi. Considerando in questo momento l’unità il fattore principale e decisivo per dare alla nostra città una credibile alternativa di governo”.

Circolano in queste ore anche le ipotesi di una candidatura del segretario metropolitano del Pd Simone D’Angelo, che ha anche il compito dirigere la trattativa. D’Angelo ha però smentito di volersi candidare. A smentire anche l’ex ministro e consigliere regionale Andrea Orlando, che si è detto disponibile a dare una mano, ma non a candidarsi. Ha detto di no anche l’ex ministra Roberta Pinotti, così come ha fatto la civica Carla Sibilla; anche il suo nome è circolato insieme a quello del senatore ed ex segretario regionale del Pd Lorenzo Basso e a quello del sindaco di Bogliasco e parlamentare Luca Pastorino. Si è fatto anche il nome della consigliera di Avs a Genova Francesca Ghio, ma l’ipotesi è stata quasi subito scartata, anche dalla diretta interessata.

Il pressing degli alleati

Nel frattempo gli alleati del Partito Democratico sono in pressing affinché si scelga in fretta il candidato. Ieri a chiedere una sterzata era stata Linea Condivisa, oggi Avs tramite Selena Candia, capogruppo Avs in consiglio regionale e Simona Cosso, segretaria di Sinistra Italiana Genova – Avs.

“A Genova vogliamo vincere, – scrivono in una nota – anzi dobbiamo vincere. Per spazzare via questa destra che governa male la città da troppi anni. Ma per farlo serve un candidato o una candidata. E correre uniti: partiti e forze civiche, insieme. Altrimenti rischiamo di farci male da soli. Alle persone non interessano minimamente i giochi di partito e le vanità individuali. Quello che interessa è avere finalmente una politica comunale che migliori la qualità della vita: mezzi pubblici, spazi verdi, accesso alla casa, agli asili, e ai luoghi di aggregazione.

Siamo a 90 giorni dal voto. Per primi, a novembre, abbiamo proposto le primarie: non siamo stati ascoltati e ora è sicuramente troppo tardi. Da subito abbiamo anche chiesto riunioni di coalizione e non audizioni, che rallentano il percorso e fomentano gli egoismi e le trattative personali: siamo in tempo per farlo subito. Mancano 90 giorni al voto. Avere un candidato, o una candidata che possa iniziare a girare la città, – come sta facendo da settimane il centrodestra – è la base per vincere davvero. Come Avs lo stiamo facendo con il progetto Municipio Zero: negli incontri fatti sinora, in centro storico e a Sestri Ponente (presto a Sampierdarena e San Fruttuoso) abbiamo visto la partecipazione dei quartieri che però vorrebbero vedere agli appuntamenti la persona candidata a guidare il Comune”.

“Vogliamo tornare a vincere a Genova? Serve coraggio. – scrivono Candia e Cosso – Incontriamoci questa settimana con tutte le forze di centrosinistra che hanno già condiviso il programma e una visione di città: per decidere un candidato o una candidata comune per le elezioni di Genova. Un candidato o una candidata che sappia interpretare al meglio le esigenze dei cittadini e la coalizione. Noi da tempo abbiamo detto che non poniamo veti di nessun genere ma che forse un candidato o una candidata civica meglio può svolgere questo ruolo. Il tempo per le indecisioni è finito”.

Orgoglio Liguria: “Centrosinistra cambia candidato tre volte al giorno”

“Cambiano candidato almeno tre volte al giorno neanche fosse prescritto da ricetta medica. Come pensano di governare Genova? Passano il tempo a litigare in chat e pretendono che gli elettori vogliano affidare loro il compito di assumere scelte per una città che è certamente un po’ più ‘vasta’?”. A scriverlo in una nota è il portavoce di Orgoglio Liguria Federico Barbieri. Il riferimento è a ‘Vasta’, la chat Whatsapp creata dall’ex presidente di Regione Claudio Burlando che racchiude diverse anime del centrosinistra.

“Ciò che accade quotidianamente nel Pd – scrive Barbieri – è il più chiaro e onesto messaggio ai genovesi. Il centrosinistra ancora una volta si appresta a chiedere il voto dimostrando di non riuscire neppure a condividere la proposta che fa, di scegliere (in ogni caso) un candidato sindaco ritenuto non idoneo già dal partito cui appartiene. Uno spettacolo anche poco decoroso che, se portato al governo della città, causerebbe gravissimi danni a Genova”. 

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