INTESA SANPAOLO * EXPORT – TERZO TRIMESTRE 2024: «I DISTRETTI DEL TRENTINO-ALTO ADIGE SUPERANO 1,4 MILIARDI, L’AGROALIMENTARE TRAINA LA CRESCITA (+6,7%)»

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10.33 – giovedì 6 febbraio 2025

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(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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I distretti del Veneto superano i 7,8 miliardi di euro di esportazioni nel terzo trimestre del 2024. Restano in territorio positivo l’Oreficeria di Vicenza, il Grafico-Cartario veronese, il Sistema casa di Treviso le Materie plastiche di Treviso- Vicenza-Padova, le Biciclette di Padova e Vicenza, la Termomeccanica di Padova e l’agroalimentare.

I distretti del Trentino-Alto Adige superano 1,4 miliardi di euro di esportazioni nel terzo trimestre 2024. Buoni risultati per l’agroalimentare che traina la crescita del 6,7% rispetto all’anno precedente.

I distretti del Friuli-Venezia Giulia raggiungono 721 milioni di euro di esportazioni nel terzo trimestre del 2024 e restano in territorio positivo registrando il +4,6% rispetto al 2023. In crescita Mobile e pannelli di Pordenone, Caffè di Trieste e Vini e distillati del Friuli

E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al terzo trimestre 2024, curato da Research Department Intesa Sanpaolo. Nel terzo trimestre 2024 i distretti del Triveneto hanno sfiorato i 10 miliardi di euro di esportazioni registrando una leggera flessione a prezzi correnti (-1,3%), in controtendenza rispetto alla media nazionale (+1,3%), che risulta in territorio positivo per il secondo trimestre consecutivo. Si evidenzia il recupero dei distretti del Friuli Venezia Giulia che segnano una crescita del +4,6% (pari a + 31,4 milioni di euro) grazie al sistema casa di Pordenone (Mobili e pannelli di Pordenone ed Elettrodomestici di Pordenone) e all’agro-alimentare (Caffè di Trieste e Vini e distillati del Friuli), mentre sia i distretti del Veneto (-1,9% pari a -153,8 milioni di euro) che quelli del Trentino-Alto Adige (-0,8% pari a -11,3 milioni di euro), sono in territorio negativo. Nei primi 9 mesi del 2024, i distretti del Triveneto hanno esportato 30,9 miliardi di euro, 133,6 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2023 (pari al -1,6%).

Si sono distinti per un netto miglioramento delle esportazioni i distretti dei Vini e delle bevande, soprattutto quelli veneti (Vini del Veronese e Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene) e quelli del Friuli, e. Buona è stata la tenuta anche dei restanti distretti dell’agro-alimentare, con alcuni positivi balzi delle vendite, come nel caso delle Carni di Verona(+5,5%), dei Dolci e pasta Veronese (+13,3%), dell’Ittico del Polesine e Veneziano (+7,9%) e delle Marmellate e succhi di frutta del Trentino-Alto Adige (+9,5%). Tra gli altri settori sono tornati in positivo le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova e le Biciclette di Padova e Vicenza. Il sistema moda è stato maggiormente penalizzato dal rallentamento del ciclo economico globale, registrando una riduzione delle vendite all’estero, a eccezione dell’Oreficeria di Vicenza, che spicca al primo posto tra i distretti del Triveneto per aumento delle esportazioni nel terzo trimestre (+27,7 milioni di euro).

Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo: “Nel terzo trimestre abbiamo colto dei segnali positivi nei distretti del Trentino Alto Adige, che sono riusciti a espandere le vendite anche in mercati con difficoltà interne come la Germania. Non si è trattato solo dei distretti dell’agroalimentare, ma anche della Meccanica dell’Alto Adige e del Porfido di Val di Cembra. Abbiamo assistito anche a una crescita rilevante delle esportazioni negli Stati Uniti, in Francia e nel Regno Unito, a conferma della capacità delle imprese di questo territorio di cogliere le opportunità del mercato. Nei prossimi mesi ci aspettiamo una ripresa dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese italiane, che dovrebbero poi rafforzarsi nel 2026, grazie anche al progressivo allentamento delle politiche monetarie. Il nostro ruolo di banca di riferimento per la crescita del territorio si traduce in un sostegno concreto alle imprese, che accompagniamo all’estero grazie alla nostra presenza diretta in oltre 40 Paesi, una consulenza specializzata e un affiancamento costante, sia nei Paesi d’interesse che in nuovi mercati, con una particolare attenzione all’innovazione digitale e alla transizione sostenibile. Il nostro sostegno è rivolto anche alle famiglie attraverso la consulenza sul risparmio e i mutui per l’acquisto della casa. Nel 2024 abbiamo erogato ad imprese e famiglie del Trentino Alto Adige finanziamenti per circa 260 milioni di euro”.

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I mercati che hanno trainato tra luglio e settembre le vendite dei distretti del Triveneto sono stati quelli dell’Asia Centrale (Kirghizistan), Medio Oriente (Emirati Arabi Uniti, Israele e Arabia Saudita). Asia Orientale (Vietnam, Giappone e Repubblica di Corea) e Nord America (Canada). Sia che si considerino i primi 9 mesi, che il terzo trimestre del 2024 è evidente un rallentamento complessivo delle vendite nei mercati “vicini” europei e un’accelerazione nei mercati “lontani”. Tuttavia, anche in Europa non mancano indicazioni positive: le esportazioni verso la Germania, seppur complessivamente diminuite del 2,3% nel terzo trimestre, sono però aumentate in 20 distretti su 42. In Spagna hanno segnato un aumento del +3,4%, contribuendo alla crescita di più della metà dei distretti monitorati.

Rispetto ai precedenti due trimestri del 2024, è cresciuto il numero dei distretti in territorio positivo: erano 15 nel primo trimestre 2024, 19 nel secondo e sono diventati 23 su 42 nel terzo. Tra i primi dieci distretti con aumento dalle esportazioni superiore ai 9 milioni di euro, spiccano, oltre ai citati distretti (Oreficeria di Vicenza e 7 distretti dell’agroalimentare), il Grafico e Cartario e il Mobile e pannelli di Pordenone.

I distretti del Veneto

Distretti del sistema moda pesano sul calo del terzo trimestre

Nel terzo trimestre 2024 i distretti del Veneto hanno superato i 7,8 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti, in calo del -1,9% sullo stesso periodo del 2023, nonostante sia migliorato, rispetto alla prima metà dell’anno, il numero di distretti che ha registrato un incremento delle vendite all’estero (circa la metà, cioè 14 su 27 sono in territorio positivo). Sul risultato complessivo pesa il calo delle esportazioni del sistema moda: l’Oreficeria di Vicenza è stata l’unica degli 8 distretti monitorati a crescere (+5,5%) trainata dalle vendite nei Paesi Bassi, in Francia e in Sud Africa. I rimanenti distretti sono tutti in territorio negativo con alcune differenze anche all’interno della filiera pelle: in leggero miglioramento la Calzatura veronese, che tra luglio-settembre ha ridotto il gap rispetto ai valori esportati nel 2023 (-3,7% 2024 vs. -7,2% media dei primi 9 mesi 2024), così pure la Concia di Arzignano (-1,2% tra luglio-settembre 2024 vs. -2,4% nei primi 9 mesi 2024), e la Calzatura sportiva e Sportsystem di Montebelluna (-11,3% tra luglio-settembre 2024 vs. –14,1% nei primi 9 mesi 2024). Netto invece il peggioramento delle Calzature del Brenta (-13,7%), le cui cause sono riconducibili al rallentamento della domanda di beni di lusso legata alle tensioni geopolitiche, all’impatto della crisi immobiliare sul mercato cinese e alle strategie di repricing effettuata da alcune multinazionali del settore. Pesano inoltre le nuove preferenze di consumo nelle calzature che penalizzano la calzatura con tomaia di cuoio rispetto alle sneaker con tomaia di gomma, di fascia di prezzo più accessibile e in sintonia con una proposta di moda più informale le cui esportazioni a livello nazionale sono cresciute del +8,2%nei primi 9 mesi del 2024 (fonte Confindustria Assocalzaturifici). Per la Calzatura veronese, con una produzione di scarpe di fascia più informale, il mercato con maggiore crescita nel terzo trimestre è stata la Polonia (+66%), per la Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna, trainanti sono risultati gli Stati Uniti (+9,9%), mentre per la Calzatura del Brenta la Germania ha tenuto (+14,8%) ed è invece calato l’export verso la Francia (-9,4%), principale partner commerciale del distretto con il 64% delle esportazioni.

I due distretti del tessile e abbigliamento, pur registrando entrambi dei cali delle esportazioni tra luglio e settembre 2024, mostrano una diversa evoluzione: il Tessile e abbigliamento di Treviso presenta una leggera attenuazione delle perdite rispetto alla media dei primi nove mesi (-3,7% tra luglio e settembre vs -10,1% tra gennaio e settembre) grazie all’incremento delle vendite in Francia (+9,1%), in Polonia (+10,2%) e nella Repubblica di Corea (+20,8%), che non hanno compensato però il calo nel mercato tedesco (-13,8%). Nel Tessile e abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno nel terzo trimestre sono rallentate le esportazioni (-11,2%), principalmente in Romania (paese partner nella filiera produttiva, da cui peraltro le importazioni sono invece migliorate), nel Regno Unito, in Cina e Negli Stati Uniti. L’Occhialeria di Belluno rallenta nel terzo trimestre (-5,5%) a causa del calo delle vendite sia nel mercato statunitense (-30,5%) che detiene il 30% delle esportazioni del distretto, che in Turchia e Hong Kong, rispettivamente HUB verso il Medio Oriente e l’Asia Orientale: anche in questo caso non mancano segnali positivi da mercati come il Messico (+35,7%) e per l’Europa da Paesi Bassi, Spagna e Germania.

Termomeccanica di Padova cresce in un generale rallentamento della metalmeccanica

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I distretti della metalmeccanica veneta registrano un rallentamento nel terzo trimestre 2024, fatta eccezione per la Termomeccanica di Padova che resta in territorio positivo (+1,3%), grazie alla brillante crescita di vendite negli Stati Uniti (+50,4%), negli Emirati Arabi Uniti (più che triplicate) e nel mercato russo (+87,3%), che hanno consentito di compensare i cali che si sono manifestati nei maggiori mercati di sbocco europei come Regno Unito, Germania e Francia. La Termomeccanica scaligera, pur restando in territorio negativo (-8,3%), segna una lieve attenuazione delle perdite, grazie ad una ripresa tra luglio e settembre delle esportazioni nel Regno Unito e in Canada. La Meccanica strumentale di Vicenza registra invece un calo tra luglio e settembre (-2,0%) penalizzata dalle difficoltà in alcuni dei principali sbocchi di mercato (Germania, Spagna, Turchia, Stati Uniti, Russia e India), nonostante i promettenti aumenti delle vendite in mercati come la Cina (+33,3%), il Brasile (+72,2%) e gli Emirati Arabi Uniti (+87,8%). Più significativa la flessione delle Macchine agricole di Padova e Vicenza (-21,4%) che hanno risentito del calo in Australia, Germania, Francia e Stati Uniti.

Cartario, biciclette e materie plastiche in ripresa

Situazione decisamente positiva per il Grafico-Cartario veronese che anche nel terzo trimestre mantiene un andamento di crescita a doppia cifra (+25,0%), attribuibile all’eccezionale balzo registrato negli Stati Uniti, in cui le vendite sono più che quadruplicate, e agli altri ottimi risultati in Cina e nella Repubblica di Corea. Le Biciclette di Padova e Vicenza, dopo due anni in flessione, e un primo semestre che calava del -6,4%, tornano a crescere a doppia cifra (+11,4%) trainate da Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Spagna e Polonia. Le Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova per il secondo trimestre consecutivo crescono (+1,7%), spinte dalla brillante crescita negli Stati Uniti (+38,7%) e dai mercati di sbocco europei tornati in positivo (Francia, Spagna e Germania).

Nel sistema casa prevalenza dei distretti in crescita

Migliorano le esportazioni anche i distretti del sistema casa: 4 distretti su 7 si riportano in territorio positivo tra luglio e settembre a cominciare dagli Elettrodomestici di Treviso (+0,6%) trainati da Polonia, Francia e Arabia Saudita, al Legno e arredo di Treviso (+2,0%) grazie a Francia e Stati Uniti, ai Sistemi per l’Illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova (+0,3%), cresciuti negli Emirati Arabi Sauditi e in Arabia Saudita, e al Marmo e granito di Valpolicella (+3,8%) spinto dal mercato statunitense e da quello britannico. Ancora ombre invece negli altri distretti del mobile veneto: i Mobili in stile di Bovolone (-15,6%) in contrazione per il 4° trimestre consecutivo su quasi tutti i mercati di sbocco a eccezione della Svizzera, sono stati penalizzati dalla mancata ripartenza del mercato russo e dal cambiamento in tema di arredamento dei consumatori; il Mobile del bassanese (0,1%) recupera nel terzo trimestre negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti, ma non abbastanza per compensare il calo nei Paesi Bassi, in Francia e Portogallo; i Prodotti in vetro di Venezia e Padova (-6,5%) calano nei principali mercati di sbocco (Stati Uniti, Germania, Francia) pur registrando una crescita consistente in Cina.

Crescita sostenuta per i distretti dell’agro-alimentare veneto

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I distretti veneti dell’agroalimentare confermano la loro brillante performance sui mercati internazionali nei primi 9 mesi del 2024, segnando complessivamente un incremento dell’8,6%, grazie anche a un ottimo terzo trimestre (+9,4%). In particolare, migliorano nel terzo trimestre i vini (Vini del Veronese +9,7% e Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene +10,1%), grazie alla ripresa del mercato di sbocco tedesco per il distretto veronese, oltre che di Stati Uniti, Svizzera e Belgio, mentre per il distretto trevigiano sono stati determinanti Stati Uniti e Canada. I Dolci e pasta veronesi segnano la crescita più brillante tra luglio e settembre (+13,3%) trainati da Germania, Stati Uniti e Spagna, le Carni di Verona (+5,5%) crescono grazie ai mercati di sbocco europei, Francia in primis, l’Ittico del Polesine e del Veneziano (+7,9%) cresce in modo più sostenuto in Spagna e In Croazia.

I distretti del Trentino Alto Adige

I distretti del Trentino Alto Adige nel terzo trimestre 2024 hanno superato 1,4 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti, lievemente al di sotto di quanto realizzato nello stesso periodo del 2023 (-11,3 milioni di euro pari a -0,8%). La crescita si è mantenuta sostenuta nei distretti dell’agro-alimentare (+6,7%), con risultati particolarmente brillanti per le Mele dell’Alto Adige (+12,9%), i Salumi dell’Alto Adige (+10,4%) e le Marmellate e succhi di frutta dell’Alto Adige (+9,5%). In crescita anche i distretti dei vini (Vini e distillati di Bolzano +1,5%, Vini e distillati d Trento +1,8), mentre solo le Mele del Trentino segnano un peggioramento delle vendite all’estero (-7,9%), che peraltro rivestono una minor importanza rispetto a quelle nel mercato interno.

Tuttavia, l’incremento delle esportazioni dei distretti agro-alimentari non ha del tutto compensato l’andamento negativo dei due distretti della Meccatronica (Meccatronica dell’Alto Adige -3,9% e Meccatronica di Trento -1,4%) e del Legno e arredamento dell’Alto Adige (-12,5%). All’interno del distretto meccatronico dell’Alto Adige sono cresciute le esportazioni di alcuni comparti come i macchinari per impieghi speciali, mentre altri hanno registrato una flessione, come ad esempio la componentistica auto: nel terzo trimestre si sono evidenziati segnali positivi di ripresa nel mercato tedesco (+26,8%), in quello francese (+28,5%) e negli Stati Uniti (+22,8%). Nella Meccatronica di Trento si registrano ottimi risultati nei macchinari per impeghi speciali e per la formatura dei metalli, mentre si sono osservati cali elevati sia nella componentistica auto che nelle macchine per l’agricoltura e silvicoltura: tra i mercati di sbocco determinanti gli importanti incrementi negli Stati Uniti (+26,5%) e in Messico (+34,2%), che non compensano però il rallentamento in Germania (-19,4%).

I distretti del Friuli Venezia Giulia

Nel terzo trimestre 2024, i distretti del Friuli Venezia Giulia hanno superato i 721 milioni di euro di esportazioni a prezzi correnti e si sono distinti per un incremento rispetto allo stesso periodo del 2023 (+4,6%), nettamente superiore alla media distrettuale nazionale (+1,3%) e in controtendenza rispetto alle altre regioni del Triveneto. Merito soprattutto della ripresa del Mobile e pannelli di Pordenone (+4,3%), in territorio positivo per il secondo trimestre consecutivo, per effetto anche del rimbalzo sui dati piuttosto negativi del 2023, ma soprattutto grazie alle vendite negli Stati Uniti (+16,1%), in Spagna (+30,3%), in Polonia (+1,1%) e nei Paesi Bassi, che hanno compensato l’ulteriore contrazione nei mercati di sbocco più rilevanti (Regno Unito, Francia e Germania). Anche per gli Elettrodomestici di Pordenone valgono le considerazioni fatte per il Mobile: il distretto è in territorio positivo (+0,6%) nel terzo trimestre 2024 grazie al buon recupero in Francia (+34%) e in Germania (+30,1%), rilevanti mercati di sbocco che avevano registrato un arresto nel 2023. Buona la crescita registrata nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti. Le Sedie e complemento di arredo di Udine restano in territorio negativo (-4,2%), ma le vendite registrano una buona crescita negli Stati Uniti (+20,9%) e un balzo delle vendite in Tunisia, negli Emirati Arabi Uniti e promettenti risultati in Slovenia e Spagna.

Tra i distretti dell’agro-alimentare, tra luglio e settembre le esportazioni del Caffè di Trieste e dei Vini distillati del Friuli segnano una decisa accelerazione a doppia cifra (rispettivamente del +16,2% e del +18,4%): trainanti per il Caffè sono stati Austria, Stati Uniti, Paesi Bassi e Repubblica di Corea, mentre per i Vini hanno registrato una eccezionale crescita in Germania (+74,2%) e negli Stati Uniti (+44,4%). Il Prosciutto e altri carni conservate di Udine (la cui rilevazione dell’export si discosta da quella del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, poiché considera un insieme più ampio di carni conservate e di prodotti a base di carne) pur restando con valori inferiori a quelli esportati nel 2023 (-6,2%), tra luglio e settembre dà segnali di attenuazione delle perdite, grazie alle vendite tornate a salire con andamento dinamico in Germania (+77,9%).

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