Milano-Cortina 2026: il countdown olimpico entra nel vivo | Gazzetta delle Valli

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Milano – Un anno al grande appuntamento dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026. Una festa dei popoli, dei territori e della pace. Con questo spirito si è celebrato il 6 febbraio al teatro Strehler di Milano l’evento celebrativo “One year to go”, al quale ha partecipato anche il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher. Era presente anche il presidente del Cio, Thomas Bach, il quale ha consegnato simbolicamente gli inviti a partecipare ai componenti dei Comitati olimpici nazionali. Hanno presenziato, inoltre, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e dello Sport, Andrea Abodi, il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, i presidenti delle regioni Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, oltre ai sindaci di Milano e Cortina, Giuseppe Sala e Gianluca Lorenzi, il presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malagò e l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Andrea Varnier.

Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, ha sottolineato l’opportunità di celebrare le Olimpiadi di Milano Cortina come un evento in grado di unire la storia, i valori e le opportunità dei territori che ospiteranno la rassegna. “Una grande opportunità che sapremo cogliere per coltivare la bellezza naturale dei nostri luoghi, attraverso dei Giochi diffusi che andremo a vivere all’interno di impianti che vantano una storia ed una tradizione riconosciuta”, ha detto Kompatscher. “Percepire l’emozione trasmessa dalle parole di una campionessa olimpionica come Deborah Compagnoni (prima atleta ad aver vinto una medaglia d’oro in tre diverse edizioni dei Giochi olimpici invernali nella storia dello sci alpino, ndr) ci ha fatto capire quanto i Giochi rappresentino un’emozione unica per ogni sportivo, anche a distanza di tanto tempo. Ad Anterselva il recente test preolimpico alla Südtirol Arena Alto Adige è stato un grande successo: ora, in questi mesi che precedono i Giochi, avremo il compito di trasmettere lo spirito e la passione olimpica alle cittadine e cittadini e soprattutto ai nostri giovani”, ha concluso Kompatscher

A un anno esatto dai Giochi invernali Milano Cortina 2026 il presidente del Cio Thomas Bach ha consegnato gli inviti ai comitati olimpici nazionali

La consegna degli inviti ai rappresentanti dei comitati olimpici nazionali, le testimonianze degli atleti, le parole degli organizzatori e dei territori. Non sono mancate le emozioni alla mattinata per celebrare i 365 giorni mancanti alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026. La cerimonia aperta dai saluti dei governatori delle regioni coinvolte, a partire dal Trentino per il quale era presente il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti: “Per noi è un grande orgoglio far parte di questa squadra che rappresenta i territori che hanno creduto sin dall’inizio in queste Olimpiadi – ha affermato -. Dal primo giorno abbiamo lavorato sulla serietà degli investimenti, sulla sostenibilità e sull’eredità che lasceranno i Giochi. L’assegnazione a Dolomiti Valtellina dei Giochi olimpici invernali giovanili del 2028 con il coinvolgimento di Baselga di Piné certifica che gli investimenti sono stati effettuati con criterio e come più volte sottolineatogli impianti in corso di ammodernamento non esauriranno la loro funzione all’indomani della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, ma serviranno anche per molti anni a venire. Ci aspetta un anno di grande lavoro ma ci aspettano anche delle Olimpiadi molto belle ed entusiasmanti”.

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In seguito il presidente del CIO Thomas Bach ha ringraziato tutti i comitati organizzatori e assicurato come i Giochi di Milano Cortina 2026 saranno i primi a beneficiare delle riforme della rinnovata agenda olimpica dall’inizio alla fine, si svolgeranno in luoghi iconici che ospitano appuntamenti di livello mondiale e dove lo sport è parte integrante della comunità. Particolare accento è stato posto sull’eredità delle Olimpiadi e Paralimpiadi che si sta già diffondendo assieme all’entusiasmo per l’avvicinarsi dell’appuntamento a cinque cerchi. In seguito lo stesso presidente ha firmato e consegnato gli inviti ai rappresentanti dei sei comitati olimpici nazionali (Grecia, Cina, Francia, Cina, Stati Uniti, Australia e Italia) che hanno recentemente ospitato gli ultimi giochi olimpici estivi o invernali e che ospiteranno i prossimi.

Sul palco anche l’azzurro del curling, il cembrano Amos Mosaner medaglia d’oro nel doppio misto alle Olimpiadi di Pechino nel 2022. Accanto al componente del Cio Ivo Ferirani, a Deborah Compagnoni, e agli altri campioni olimpici Catherine Raney Norman , Tahli Gill e Dean Hewitt ha raccontato la magia dei Giochi e l’importanza di rappresentare il proprio Paese e l’emozione di cantare l’inno sul gradino più alto del podiopodio. Chiusura con una tavola rotonda dedicata ai territori di Milano Cortina 2026. I Ministri della Repubblica Giancarlo Giorgetti, Andrea Abodi e Matteo Salvini, il presidente del Coni Malagò, i sindaci di Milano e di Cortina con i governatori delle regioni coinvolte dai Giochi, hanno fatto il punto sulla situazione organizzativa attuale tra cantieri aperti, speranze, impatto, visibilità globale ed eredità che Olimpiadi e Paralimpiadi lasceranno nel nome dei valori dello sport, non solo in termini sociali e culturali, ma anche per il sistema economico e di impresa.


Tra un anno esatto, e dopo settant’anni, le Olimpiadi Invernali torneranno a Cortina d’Ampezzo, l’unica località del nostro Paese a poter vantare questo prestigioso primato. Un riconoscimento che non è frutto del caso, ma della profonda tradizione sportiva di questo territorio e delle competenze consolidate nel tempo.
Questo ultimo anno di preparazione sarà decisivo: in qualità di EDE (Event Delivery Entity) locale continueremo a lavorare con determinazione e con impegno per affinare ogni dettaglio tecnico e per far sì che ogni aspetto delle 8 discipline olimpiche e paralimpiche che ospiteremo sia curato nei minimi dettagli. Il nostro impegno sarà massimo nel supportare il CIO e Fondazione Milano Cortina 2026 e nel creare ogni possibile sinergia con tutte le istituzioni e le realtà coinvolte, affinché quest’evento lasci un’eredità concreta e duratura per il territorio e per l’intero Paese.

Questa stagione invernale 2024-2025, l’ultima prima dell’appuntamento con i Giochi, è un banco di prova fondamentale, con eventi di altissimo livello. Lo scorso 18 e 19 gennaio la Coppa del Mondo di sci alpino femminile, disputata sull’Olympia delle Tofane, ha confermato l’efficienza e l’affidabilità dell’organizzazione e la straordinaria sinergia tra istituzioni, imprese e comunità locale, dimostrando che Cortina è pronta alla grande sfida.

Ora lo sguardo è rivolto ai prossimi appuntamenti della stagione, in particolare ai Campionati Mondiali Junior di Curling, che si terranno ad aprile nel rinnovato Stadio Olimpico del Ghiaccio. Anche questo evento rappresenterà un momento cruciale di test e perfezionamento, avvicinandoci con sempre maggiore consapevolezza al traguardo del 2026.

Cortina d’Ampezzo e tutto il territorio bellunese sono da sempre la culla dello sport e la casa di sportivi di primissimo livello. La tradizione e il saper fare che qui custodiamo sono preziosissimi tasselli del nostro presente e del nostro domani, e noi di Fondazione Cortina siamo pronti a difenderli e a custodirli.

Giochi Milano – Cortina 2026, Patto per il Nord lancia la proposta al presidente della Lombardia

Riportare la linea Tirano-Sondrio-Lecco-Milano in corsa per le Olimpiadi.







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Se non a medaglie, quanto meno a competere, a testa alta, nel mondo del trasporto ferroviario.

«Questione di rispetto per chi si muove utilizzando i mezzi pubblici, ma anche di dignità e di orgoglio – dice Jonny Crosio, referente provinciale dell’associazione Patto per il Nord -, perché la nostra ferrovia è passata dall’essere la prima al mondo a vestire le orecchie da somaro dell’ultima della classe, la peggiore delle linee lombarde, secondo il recente report di Trenord».

«È imbarazzante vedere come nella ricca e moderna Lombardia punto di riferimento in campo internazionale in molti settori, ci ritroviamo con una gestione e una qualità sul trasporto ferroviario da terzo mondo. Una situazione ormai inaccettabile», aggiunge Paolo Grimoldi uno dei fondatori dell’associazione Patto per il Nord che con Crosio ha condiviso l’attività parlamentare nella Lega Nord.

Presupposti per lanciare un appello direttamente al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore ai Trasporti Franco Lucente ora che all’appuntamento a cinque cerchi manca un anno esatto. «Quelli del 2026 saranno i Giochi olimpici di tutta la comunità – dice Crosio – e quindi cosa c’è di meglio che dare un segnale concreto di attenzione anche ai cittadini valtellinesi che vivono da Tirano in giù, lontani dalle sedi di gara?». Un segnale che va sotto il nome di “treno olimpionico”, una corsa che copra la tratta Tirano – Milano con un tempo di percorrenza ridotto: dalle attuali 2 ore e mezza (150 minuti) a 1 ora e 50 (110 minuti). Come? Con sole 5 fermate – Tirano, Sondrio, Colico, Lecco e Milano -, coprendo le altre con un locale che lo preceda, esattamente come succede con la linea Colico-Chiavenna.

Un treno al mattino presto, che ritorni con la stessa modalità in serata, da introdurre intanto in via sperimentale. «Sperimentale come fu nel 1902 – ricorda Crosio -, quando il 15 ottobre la linea balzò all’onore delle cronache mondiali per essere la prima elettrificata al mondo ad impiegare la corrente alternata trifase ad alta tensione per la trazione dei treni, alimentata dalla centrale idroelettrica di Campovico. Un modello che divenne poi uno standard nel trasporto ferroviario». L’auspicio di Patto per il Nord è che anche l’introduzione del “treno olimpionico” possa avere la stessa fortuna. Peggio dell’attuale inefficienza, cui si sommano i blocchi estivi – «una follia per gli utenti e un lusso per il gestore poter eseguire le opere di miglioria a rete ferma» -, è comunque difficile.

«Sui minuti non stiamo a sindacare lasciamo il lavoro ai tecnici – dice Crosio -, magari non gli stessi che gestiscono l’esercizio attuale, fatto di ritardi, cancellazioni e mala gestione. Di certo per le Olimpiadi 2026 chiediamo con forza di mettere in competizione un cavallo di razza e non un ronzino».

Patto per il Nord è convinto che questa sia la soluzione migliore, non la proposta di chi ritiene che la soluzione ai disagi sia quella di togliere corse. «La pianificazione del trasporto ferroviario viene fatta in base alla capacità effettiva della linea – conclude Crosio -, proporre di togliere treni vuol dire non conoscere il mondo ferroviario».


L’Alpine Energy ha contraddistinto la première dell’opera inedita voluta da Livigno e firmata dai Kataklò
A un anno esatto dall’inizio dei Giochi Olimpici del 2026, che in quel di Livigno prenderanno il via il 5 febbraio, un giorno prima dell’accensione del braciere, Livigno ha deciso di raccontare lo sport in modo innovativo, attraverso la lente della cultura e dell’intrattenimento. E così, in una notte magica, è andato in scena “Circles, il viaggio dei Giochi”, un’inedita opera teatrale at the highest level realizzata da Kataklò Athletic Dance Theater in collaborazione con l’autore Jacopo Pozzi, voce narrante dello spettacolo. Un vero e proprio viaggio nel cuore dello sport Olimpico e dell’Alpine Energy di Livigno, quello ideato da Pozzi e da Giulia Staccioli, founder e direttrice creativa dei Kataklò, per oltre 70 minuti di meraviglia che hanno tenuto col fiato sospeso gli ospiti giunti nel Piccolo Tibet per l’occasione.

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“Abbiamo voluto un momento di spettacolo che fosse di grande ispirazione e riflessione collettiva sul valore dello sport, che è molto più che atletismo e competizione: è stile di vita, voglia di stare insieme e condividere emozioni intense” ha commentato Luca Moretti, Presidente di Livigno Next. “La serata di ieri ci ha permesso di iniziare a sentire davvero lo spirito Olimpico e, allo stesso tempo, di rappresentare anche l’Alpine Energy che ci contraddistingue. Un paese che ha un rapporto profondissimo con le discipline che ospiterà nel 2026 e che guarda con amore a ciò che lo sport ha da offrire, ogni giorno, per il benessere di tutti. Siamo fieri di poter offrire al pubblico altre sei repliche gratuite, perché “essere” Olimpiade significa proprio questo: guardare sempre avanti e costruire insieme”.

Cinque quadri narrativi, a richiamare i cinque cerchi olimpici, per un racconto che ha abbracciato tutta la storia del rapporto tra l’uomo e lo sport, dall’antichità ai tempi presenti, culminando in un emozionante crescendo dedicato alle discipline dello snowboard e del freestyle, che saranno protagoniste a Livigno durante i Giochi del 2026. Il tutto è stato reso ancora più unico e indimenticabile dalla location esclusiva progettata per l’evento, l’Alpine Sky Theather: una struttura dedicata, perfettamente integrata in un ambiente montano da sogno e capace di offrire un punto di osservazione unico sul paese e sul cielo stellato.

Una serata speciale, resa indimenticabile anche da uno spettacolo pirotecnico a sorpresa, che ha illuminato la valle e i cinque cerchi olimpici, incantando il numeroso pubblico presente all’evento.

Il valore dello sport come motore di rinascita e l’importanza della collaborazione tra Inail e Regione Lombardia per garantire la sicurezza sul lavoro. Questi i temi principali emersi durante il convegno ‘Milano-Cortina 2026: un ponte tra grandi opere, sicurezza e sport’ tenutosi a Palazzo Lombardia alla presenza del presidente della Regione, Attilio Fontana, dell’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi. All’evento hanno preso parte, tra gli altri, Fabrizio D’Ascenzo, presidente nazionale dell’ Inail e Luca Pancalli Presidente del Comitato Italiano Paralimpico.

PRESIDENTE FONTANA: – “Milano-Cortina 2026 – ha sottolineato il presidente Fontana – rappresenta una sfida ambiziosa che la Lombardia sta affrontando concretamente sul fronte della sicurezza dei luoghi di lavoro. Uno degli elementi chiave su cui stiamo puntando è un approccio integrato su questo tema, che promuova la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti: istituzioni, enti di vigilanza, associazioni di categoria, rappresentanti dei lavoratori, aziende e comunità locali. E, l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con associazioni di categoria e sindacati uniti per rendere più sicura l’attività dei lavoratori nei cantieri, è un esempio concreto”.

PANCALLI: (COMITATO ITALIANO PARALIMPICO): OPERE RIMARRANNO A BENEFICIO DEL TERRITORIO – “Il bilancio a un anno dalle Olimpiadi – ha evidenziato Luca Pancalli Presidente del Comitato Italiano Paralimpico – è positivo sia per quanto riguarda i risultati raggiunti dal mondo dello sport sia per quanto riguarda il lavoro impostato dalla Fondazione Milano Cortina 2026 , che ha fatto grandi sforzi e ha superato tanti ostacoli. Realizzare un grande evento come i Giochi Olimpici richiede infatti un grande impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, in modo da affrontare al meglio una sfida che coinvolge un vasto territorio. Per il mondo paralimpico questo fattore rappresenta una sfida concreta che ci stimola a crescere, una sfida legata alla possibilità di realizzare opere che rimarranno nel tempo a beneficio della comunità e del territorio”.

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D’ASCENZIO (INAIL): SINERGIA TRA INAIL E REGIONE E’ FONDAMENTALE – “Opere costruite bene, anche con il nostro supporto – ha dichiarato il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo – salvaguardano l’incolumità delle persone che ci lavorano. In questo, la sinergia tra Inail e Regione Lombardia è fondamentale, perché la preparazione di un evento contribuisce poi al successo dell’evento stesso”.

“Lo sport – ha continuato D’Ascenzo – è una disciplina che può aiutare il recupero delle persone che soffrono. Questo vale non solo per le Olimpiadi, ma anche per le sfide da affrontare nelle varie attività quotidiane”.




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