Anche Bper entra nel risiko bancario, ops da 4,3 miliardi sulla Popolare di Sondrio. Premio del 6,6%. La regia di Unipol

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Bper entra nel risiko bancario: lanciata Ops sulla Banca Popolare di Sondrio

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Nel risiko bancario si inserisce a sorpresa anche Bper Banca che propone un’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio per un corrispettivo di 4,3 miliardi. Le azioni della target sono valutate a un prezzo implicito di 9,53 euro rispetto agli attuali 9,27 euro.

L’offerta, arrivata nella serata di giovedì 6, come rende noto la stessa Bper, «è finalizzata ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale» che consentirà di esercitare il controllo. In ogni caso, l’istituto modenese guidato da Gianni Franco Papa si riserva di rinunciare parzialmente a tale condizione purché la partecipazione acquisita, all’esito dell’offerta, sia superiore al 35% del capitale sociale dell’emittente. Se si superasse il 90% l’obiettivo è delistare l’istituto valtellinese.

Sia l’offerente che la target hanno come socio di maggioranza relativa Unipol che è anche partner assicurativo e, si mormora, sia stato il regista  con il vertice di Bper dell’operazione. L’obiettivo del presidente della compagnia bolognese Carlo Cimbri è quello di costruire un polo bancario attorno all’asse Modena-Bologna.

Tornando all’ops,  Bper offre 1,45 azioni ordinarie per ogni azione di Popolare di Sondrio con un premio del 6,6% rispetto al prezzo ufficiale di banca Popolare di Sondrio del 5 febbraio 2025 e del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi. 

Gli obiettivi industriali

«La business combination – spiega la nota – consoliderà la posizione del nuovo gruppo quale uno dei principali operatori bancari in Italia, con una forte presenza nelle regioni a maggior sviluppo economico d’Italia per la creazione di un gruppo più forte e più resiliente a servizio di famiglie, clienti private, pmi e clienti corporate crescita significativa della nuova realtà bancaria per effetto di sinergie di ricavo e di costo, facilitate da una complementarietà di business, di franchise e delle reti distributive».

«Il nuovo gruppo», continua il gruppo, «sarà agevolato da un forte incremento della produttività derivante da fabbriche prodotto condivise significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Banca Popolare di Sondrio». 

Il valore finanziario del deal

Bper prevede una «significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della  Popolare di Sondrio incremento dell’utile per azione, con utile netto atteso al 2027 maggiore di 2 miliardi, inclusivo di sinergie l’operazione si integra pienamente nel piano industriale e ne rappresenta un’accelerazione opportuna, soprattutto nel contesto di cambiamento in corso nel mercato bancario-finanziario».

La redditività del gruppo bancario risultante dall’operazione beneficerà di sinergie di ricavo stimate a regime fino a 100 milioni per anno e di sinergie di costo fino a 190 milioni ante imposte per anno, in conseguenza di economie di scala e di una migliore efficienza operativa.

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Nell’ambito dell’operazione, Bper stima inoltre costi di integrazione complessivamente nell’ordine di 400 milioni ante imposte una tantum, e prevede che gli stessi siano sostenuti per il 75% entro il 202  e per il restante 25% entro il 2026.

Si prevede che l’offerta si completi nella seconda metà del 2025 e che la piena integrazione sia realizzata entro la fine dell’anno, subordinatamente all’ottenimento delle autorizzazioni richieste dalla normativa vigente da parte delle Autorità competenti. Gli advisor che stanno seguendo l’operazione sono Chiomenti per la parte legale, Mediobanca, Goldman Sachs e Barclays per la parte finanziaria e infine Equita Sim come intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni.

Le parole di Papa

«Questa operazione – spiega il ceo di Bper Papa – basata su logiche industriali rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori. Il nuovo gruppo beneficerà di una scala significativa in termini di clientela, presenza geografica e sinergie, che consentirà di creare ulteriore valore per gli stakeholder di entrambi gli istituti. Sarà un gruppo bancario più solido e forte con un’offerta di prodotti e servizi più ampia a beneficio della clientela anche grazie a significativi investimenti IT e digitale e con un importante focus sul capitale umano. Il nostro piano industriale – continua Papa – sarà ulteriormente rafforzato e accelerato da questa operazione, grazie alla combinazione delle due realtà». (riproduzione riservata)



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